Ma quando siamo innamorati siamo noi stessi?

Se si impara a vivere fluendo (ciao, klee, sono perfettamente d'accordo con te), caro HE(c), sì, assolutamente
Hrzg

Caro (H) e_r / zog,

e io che pensavo di essere fuori di me....

Sei fuori di te...perché usi troppo la testa...nel fluire, sei sempre dentro a qualcosa....
Herzog

qualcosa non mi torna ma siete sicuri di quell che dite ???
fluire o non fluire questo è il problema...

Fluire come l'acqua del fiume...Tutti i fiumi prima o poi vanno a finire nel mare,poi nell'Oceano...innamorarsi è come il fiume che parte dalla cima di una montagna..l'acqua è freschissima e limpida.Attraversa campi,prati...porta con se alluvioni...detriti e poi,poi...????!!!

Indubbiamento lo stato del "fluire" (penso che intendiamo la stessa cosa, la metafora di Klee del fiume va benissimo) è auspicabile e anche più bello.

Io intendevo dire che quando siamo innamorati ( non l'amore) non siamo noi stessi...siamo come posseduti...fuori di noi...ci batte il cuore...facciamo cose strane...perdiamo il controllo...o meglio PERDIAMO NOI STESSI....

Forse nell'amore siamo noi stessi...
Ma scusate, se c'è uno stato anormale è proprio quello dell'innamorato...

Penso che l'innamorato non sia nè dentro , nè fuori dal fluire, ma che sia semplicemente POSSEDUTO

Un salutone

Allo stesso modo, forse, come queste donne si piacciono. Dal momento che cercano è forse perché vorrebbero essere qualcosa di diverso da quello che sono? E quindi come sono? Se si piacessero per come sono, non cercherebbero di diventare qualcosa di diverso, per cui se cercano può voler dire che non si piacciono. E se no nsi piacciono, come come potrebbero pensare di piacere all’altro?

Parliamo e dialoghiamo sempre, anche quando sembra non si parli… ma se non lo si coglie non è un problema dell’altro…

Possiamo creare ciò che non siamo? Forse l’uomo e la donna si uniscono non per diventare.. ma per essere… ciò che sono, e non per quello che, forse, credono di dover essere… di dover divenire. Infatti se già sappiamo cosa dovremmo diventare faremo in modo da conformarci a quel modello di pensiero che abbiamo in mente. Ma quel modello è quello che siamo o quello che crediamo di dover essere? Quindi se abbiamo un modello da seguire come possiamo dire di poter scoprire l’altro dal momento che stiamo nascondendo noi stessi?



Perché cerchiamo la responsabilità nell’altro, quando invece la nostra responsabilità si limita a seguire un certo modello di comportamento? Cosa è la responsabilità? Come possiamo assumerci la responsabilità di un comportamento conforme a quello che crediamo di dover essere? O forse la responsabilità nasconde solo quello che non vogliamo vedere di noi stessi… e cioè che nessuno ci obbliga a stare con chi stiamo, e se ci stiamo non né perché l’altro ci ha detto quello che volevamo sentirci dire, ma perché semplicemente ci piace? Ma ci piace fintanto che si comporterà come noi vogliamo, non come l’altro è… quindi non ci interessa come l’altro è ma come si dovrà comportare…
… per cui può accadere quello che dici. Ma che donna è quella che hai ora descritto? Forse ognuno si merita l’uomo o donna che ha accanto a se… e se non dovesse avere nessuno accanto, ci sarà senz’altro un motivo… interiore.

ciao
spada di fuoco

Ad Hec, ad hoc:
"Penso che l'innamorato non sia nè dentro , nè fuori dal fluire, ma che sia semplicemente POSSEDUTO"....da una delle tante composizioni che l'acqua, in quel momento, ha preso...restando alla metafora del fiume...

Herzog

Cosa significa per Ettore e Erzog il termine POSSEDUTO! help!!thanks