Ho già risposto. Perchè fai domande ripetute che dimostrano solo di non aver seguito con attenzione la discussione.
Ti riscrivo quello che hai domandato:

"Quindi sapresti anche rispondermi ad una domanda:
se osservare al 100% il proprio Io è possibile, chi è che osserva in quel momento? Su due piedi mi verrebbe da rispondere che, se la nostra vera essenza è l'Io, conseguentemente è l'Io che osserva se stesso, quindi... se per osservare è necessario avere una 'visione esterna' di ciò che viene osservato... come può l'Io osservare l'Io? O mi sto confondendo, o c'è qualcosa che non torna (ammetto che è molto probabile che sia io a confondermi)!"


Ecco, a questo ho già risposto, in qualche risposta prima. Non l'hai letto?


Ciao, Giulio

Accidenti Giulio... se non sapessi cos'è non mi permetterei mai di parlare di qualcosa che non conosco o almeno mi documenterei prima di poter affrontare un argomento, non credi?
Certo... se te per conoscenza intendi la conoscenza diretta allora la mia risposta è no, ma se, invece, per conoscenza intendi la non completa estraneità grazie alla documentazione, vuoi per curiosità o 'situazioni di vita' che mi hanno portato a documentarmi, allora la mia risposta è che la conosco.
Tutto dipende da ciò che intendi tu quando mi chiedi se conosco lo yoga. In ogni caso adesso ti ho risposto.

Ciao

E che cos'è allora per te lo yoga? Dici di saperlo, anche solo per conoscenza non diretta, ottimo, ti amo lo stesso: ma che cos'è?
Me lo spieghi? E non farmi più arrabbiare ...



Ciao, Giulio

Io solitamente cerco di evitare di giudicare, visto che la semplice lettura di frasi scritte sullo schermo di un computer può portare a interpretazioni che si discostano dal senso vero che lo scrittore voleva dare alle sue parole.
Ho letto ciò che hai scritto, ma non è bastato a darmi una risposta, per questo ho riformulato una domanda che era già stata fatta.
Tu hai scritto:
Non è una risposta, hai scritto solamente che non è possibile negare la possibilità che l'Io può essere osservato al 100%, come non è possibile affermare il contrario, ma che dobbiamo accogliere l'esistenza di un dubbio; quindi sei entrato in contraddizione con ciò che avevi precedentemente affermato, cioè che si può osservare l'Io al 100%... perciò... ciò che dici non è chiaro.
Inoltre... ribadisco il concetto... per poter affermare l'esattezza di ciò che dici devi per forza aver constatato direttamente quest'esperienza, altrimenti non puoi far altro che accogliere l'esistenza di un dubbio, perché non puoi dire "è vero" solo perché 'si dice' che altri lo abbiano provato.

Ciao

Eppure ho risposto. Va bene, ne riparliamo domani. Te lo spiegherò meglio, ma tu non hai letto bene tutto ... sei disattenta ...


Ciao, Giulio

Ok... ne riparliamo domani... ma evitiamo di fare inutili discussioni che non portano a niente. A volte possiamo anche accettare che l'altro non sia d'accordo con il nostro punto di vista o che non abbia compreso ciò che diciamo, non credi?

avevo citato Goedel per indicare la via giusta per capire la motivazione di ciò che ho detto, comunque è giusto che io espliciti meglio...

come si fà ad osservare ciò che osserva?

bene, la logica matematica ha dimostrato che questo è impossibile, quindi o si assume l'esistenza di una sorta di meta-io (che non è l'Io) che osserva l'io, oppure non è possibile.

comunque la soluzione del meta-io è un po' troppo semplicistica perchè si lascierebbe fuori dalla nostra analisi una parte, e questo non si vorrebbe. (come si fa a lasciare fuori il meta-io che in parte ci identifichiamo, e quindi bollarlo come non-io?)

va bene la mia dimostrazione?

ciao

P.S. domani mattina parto, e torno i primi di agosto, quindi:

Che onore!!

Vediamo.... rispondo brevemente... per quanto ne so, lo yoga non s'identifica solo con il controllo del respiro come molti credono (che poi prende il nome di Pranayama), ma, in senso più specifico, si realizza con il 'controllo dei sensi'. Sono promossa?

Ciao

E' proprio a questo che mi riferivo!!!!
Grazie Epicurus, la tua dimostrazione spiega perfettamente ciò che intendevi dire e ciò che poi anche io ho cercato di spiegare (purtroppo però non ci ero riuscita così bene)!

p.s. di nuovo buone vacanze

Cara Iris,
proviamo a buttarla sull’esoterismo. Ma a questo punto dovremo rinunciare al discorso più prettamente scientifico. La butto là. Dunque, diciamo che ciò che può osservare l‘Io è quella “scintilla divina”, o “intelligenza superiore”, non meglio identificabile per me adesso, che tutti noi abbiamo e che ne è al di sopra. L’Io in fondo è soltanto una “apparenza”, una manifestazione che dall’emanazione dell’Uno prende forma su questa Terra… come tutte le altre forme.
Del resto vedo una difficoltà di fondo nell’autoindagine dell’Io, e non soltanto per un problema di ricorsività, come affermava Epicurus. Se l’Io, come si è già detto, è ingannevole, allora può ingannarmi nel momento stesso in cui cerco di comprenderlo proprio attraverso il mio Io. L’Io deve essere compreso e superato.