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09-07-2004, 16.38.49 | #22 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Si deve cercare di essere se stessi per....se stessi e non per gli altri.
Ed essere se stessi non vuol dire sbandierare quel che è dentro di noi, anzi a volte è proprio il contrario. Occorre discrezione e riflessione nel parlare, pensare, agire. Vuol dire essere capaci di riconoscere l'auto che ci troviamo a guidare, e non le mille cose ci ritroviamo appiccicate dentro e fuori. La capacità di riconoscere se stessi ha un piccolo effetto collaterale: permette di riconoscere meglio gli altri. E' come scoprire un nuovo linguaggio. E' un bellissimo gioco se ci prendete gusto. Un gioco che non stanca mai perché non ha mai fine. Ti mette sempre in discussione. Quando apri una nuova porta te ne ritrovi altre da aprire. Ho un nuovo collega antipatico, presuntuoso, arrogante. Essere me stessa non vuol dire dirgliene quattro e cinque e sei. A volte sono tentata di farlo, dicendomi: sìì te stessa, fatti sentire. No, io ho uno specchio davanti a me. E devo specchiarmi. Posso così guardare la me stessa antipatica, presuntuosa, arrogante. E mentre mi guardo, senza sfuggire lo sguardo, posso sorridere di me stessa. Ed anche del mio collega. Sono ancora in fase di sperimentazione. Quando si avvicinerà a me con il suo fare indisponente per chiedermi questo e quello mi sentirò il sangue bollire nelle vene?! Spero meno di ieri. Lunedì ve lo saprò dire. Se e quando riuscirò a non incavolarmi più, sarò me stessa perchè sarò divenuta consapevole e libera delle mie emozioni. Mary |
09-07-2004, 17.13.31 | #23 | |
Utente bannato
Data registrazione: 09-07-2003
Messaggi: 558
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Citazione:
Si può essere se stessi anche incavolandosi. Se il tuo collega insiste nel suo atteggiamento, ogni tanto diglielo ... Ciao, Giulio |
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09-07-2004, 17.26.24 | #24 | |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Re: Re: Re: Re: sono contento che il mio questito abbia sollevato un bel dibattito...
Citazione:
insisto: la mente non sta dentro di noi, ma la mente (cioè i pensieri) sono noi. in quei momenti noi perdiamo il controllo di noi stessi. secondo me ti stai complicando la vita per niente separando mente ed io. |
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12-07-2004, 10.10.14 | #25 | |
Utente bannato
Data registrazione: 09-07-2003
Messaggi: 558
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Re: Re: Re: Re: Re: sono contento che il mio questito abbia sollevato un bel dibattito...
Citazione:
La mente, i pensieri, sono noi, ma certo! Ma si può essere di più, però, capito? Piuttosto che identificarsi nei pensieri, ... Non sto separando mente ed io. Anzi. Ciao, Giulio |
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12-07-2004, 19.51.02 | #26 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-06-2004
Messaggi: 493
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Re: Re: Re: Re: sono contento che il mio questito abbia sollevato un bel dibattito...
Citazione:
Non sono d'accordo. Secondo quanto dici la mente è la 'causa di tutti i mali', stiamo male perché in preda alla 'mente' o meglio ai pensieri. Il mio parere invece è che proprio grazie alla mente siamo in grado di elaborare una soluzione al nostro problema e a superare uno stato di 'depressione', sofferenza o come lo vogliamo chiamare. Il cadere in uno stato di depressione non è provocato dall'eccessiva presenza della mente, ma bensì da un'incapacità di riuscire a rielaborare una situazione critica e di trovare una soluzione per poter ritrovare uno stato di benessere. Non riesco a immagire come la mente possa essere 'il nostro nemico'. Puoi provare a spiegare meglio ciò che intendi dire? Forse sono io che non ho ben capito il tuo punto di vista. Ciao |
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12-07-2004, 20.29.35 | #27 | |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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pensieri e altro, ma cosa?
Citazione:
tu pensi che i pensieri siano un sottoinsieme dell'Io, cioeè noi siamo i nostri pensieri e qualcosa d'altro? a cosa dovremo tendere? (non stare generico tipo "superare la mente" o cose del genere) |
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13-07-2004, 13.40.14 | #28 | |
Utente bannato
Data registrazione: 09-07-2003
Messaggi: 558
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Re: Re: Re: Re: Re: sono contento che il mio questito abbia sollevato un bel dibattito...
Citazione:
E perchè si starebbe male, se non perchè si crede in ciò che si pensa? Siamo sempre preda della nostra mente, perchè è così che siamo fatti. Ma si può imparare a superare tutto questo, enon lo dico mica io, lo dicevano da migliaia di anni. E' vero che grazie alla mente siamo in grado di elaborare una soluzione al nostro problema, ma è una soluzione comunque illusoria: alla fine, sparirà come ogni cosa, creando sempre dolore. L'incapacità di rielaborare ecc.. ecc... è sempre determinata dalla mente, che utilizza il cervello come recettore fisico. Una mente limpida non crea depressione. La mente è il nostro nemico nel senso che tende ad imporsi con i suoi pensieri facendoci credere che noi siamo quelli, ma noi non siamo i nostri pensieri che sono fatti solo di energia astrale. Sono finiti e mortali. Fino a chè ci si identificherà con questo, si vivrà sempre nel dolore (anche se in molti momenti è un apparente felicità, ma solo mentale,e dunque destinata a finire), la prima santa verità di cui parlava il Buddha, che chiaramente conosceva bene tutto ciò, e non si uscirà mai dal ciclo delle rinascite "passivo". Tutto quì. Poi ognuno faccia come vuole. Ho cercato di spiegare un pò meglio. Ciao, Giulio |
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13-07-2004, 13.41.56 | #29 | |
Utente bannato
Data registrazione: 09-07-2003
Messaggi: 558
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Re: pensieri e altro, ma cosa?
Citazione:
Alla parte eterna di noi, quella intuitiva, ad esempio, che non si fà ingannare dalla mente e che vive le leggi, quelle oggettive. Ciao, Giulio |
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