(un thread a me stesso)
Mi trovo nella condizione di aver fatto, nel bene o nel male, tutto ciò che volevo fare in vita mia.
Ho fatto vari sport, anche a livello agonistico, ho studiato musica e ho suonato in vari complessi musicali, ho collezionato molti cd, ho letto abbastanza (non molto, però credo di essere superiore alla media). Nel mio peregrinare in internet ho frequentato vari forum e comunità, avendo modo di scambiare opinioni e commenti sugli argomenti più disparati; il mondo, la natura, il futuro, la storia, l'attualità e la politica, la filosofia, la psicologia, con persone di tutte le nazionalità, religioni, età, estrazione sociale.
Ho fatto delle buone scuole, liceo scientifico e poi economia e commercio, non finita. Non dico di essere una cima, ma non era per una mancanza di intelligenza, era per una mancanza di volontà. Ricordo con chiarezza che se mi impegnavo veramente riuscivo ad ottenere buoni risultati senza troppi sforzi, e di aver studiato abbastanza tutto sommato.
Non pretendo certo di avere la verità assoluta in tasca, ma credo di avere una visione della realtà che mi circonda abbastanza oggettiva.
Ho avuto le mie esperienze di coppia, e ho parlato di amore e di rapporti interpersonali con varie persone, sia dal vero che in internet; io non posso dire cosa sia l'amore, ma so che cos'è l'amore per me, e devo dire con sincerità che avere o non avere una donna al fianco per me è indifferente in questo momento. Conosco bene la felicità di un rapporto d'amore, come conosco altrettanto bene le difficoltà che si incontrano negli anni successivi del rapporto.
Non ho alcuna intenzione di avere figli, credo che crescere un figlio sia la cosa più difficile al mondo; sarebbe più facile aprire un'azienda di computer e arrivare a far concorrenza a Bill Gates.
Ho vissuto molto intensamente questi ultimi anni della mia vita, quasi come ogni giorno fosse l'ultimo.
Ed ora mi trovo a non desiderare intensamente più nulla.
Certo dei piccoli obiettivi ci sono, ce li hanno tutti, per carità.
Ma non si può campare di piccoli obiettivi, serve un obiettivo che catalizzi la volontà di vivere.
Discutendo sul significato della vita, e sul fatto che ognuno di noi deve trovare il proprio, qualcuno una volta mi ha fatto notare giustamente che per vivere felici bisogna cercare di interpretare correttamente i bisogni del super-io, dell'inconscio, e seguire quelli. Aveva ragione, secondo me, nel senso che nel momento in cui cerchiamo di negare con la razionalità i nostri bisogni primari ci avviciniamo inesorabilmente verso il baratro dell'autodistruzione.
Io credo di aver soddisfatto i miei bisogni primari, almeno in larga parte.
Mi trovo in questo periodo a dover prendere delle decisioni importanti per il mio futuro; la vita in casa con i miei genitori comincia ad essermi veramente stretta; Il lavoro che faccio non lo sopporto più, dovrei cambiarlo e cercare qualcosa di più gratificante, ma con a crisi che c'è in giro è veramente dura...
Insomma, ogni giorno che passa sento sempre di più l'urgenza di un cambio di direzione radicale; il problema è che non ci sono motivazioni. Perchè cercar casa, cambiare lavoro, se non ho obiettivi? Perchè cercare di migliorare la mia condizione se non ho intenzione di costruire una famiglia?
Per come il mondo sta cambiando, a livello economico (sviluppo economico asiatico massiccio e pressochè esponenziale, lasciatevelo dire da uno che l'ha visto con i propri occhi), a livello sociale (individualismo, consumismo), a livello politico (sono gli interessi economici quelli che muovono i fili della politica e della guerra), a livello ambiente (sulll'inquinamento noi conosciamo solo la punta dell'iceberg, il vertiginoso aumento dei casi di tumore in questi ultimi decenni della nostra storia è un dato molto indicativo)...
dicevo... per come va il mondo e per quello che voglio io dal mondo, a me non frega nulla di vivere altri 50, 60, 70 anni in questo caos.
Sono contento di quello che ho avuto, dell'amore che ho ricevuto e di quello che ho dato, e per quanto mi stia sforzando in questi mesi di trovare una motivazione o un insieme di motivazioni abbastanza forti da smuovermi, mi ritrovo sempre a guardarmi allo specchio ed essere incapace di fare le scelte, di prendermi le mie responsabilità, di cambiare.
In questo periodo ho persino conosciuto una donna speciale, una ragazza molto simpatica con cui ho molto in comune... eppure nemmeno lei riesce a smuovermi dalla mia apatia verso il mondo, verso la mia esistenza.
Ciò che dico non lo dico con disperazione o con tristezza; i sentimenti che provo in questo momento sono di una strana calma, una pace, una tranquillità talmente totale da sembrarmi artificiale (ma vi assicuro che non ho assunto sostanze
)
Non sono triste, nemmeno felice, sono "medio" direbbe Elio.
Non mi sento vuoto, perchè sono pieno di ciò che ho vissuto fin'ora, e tanto mi basta, che ci crediate o meno.
Credo di essere in pace con me stesso.
Non dovete preoccuparvi, dopo questo scritto non mi toglierò la vita.
Prima di essere libero ho ancora delle cose da sistemare, anche se a dire la verità si fa una gran fatica a finire quando non si sà perchè si deve finire.