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12-06-2004, 22.18.14 | #24 |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-06-2004
Messaggi: 493
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Re: Re: Re: il mondo che sta lì fuori
Ciao Binosoma,
ho letto il tuo "sfogo" e sento di doverti dire qualcosa. Io non ti conosco e forse non ho alcun diritto di darti consigli in merito al tuo stato d'animo (spero non me ne vorrai), però penso anche che se hai sentito il bisogno di scriverlo qui, probabilmente sei disposto ad ascoltare (o meglio... a leggere ) ciò che ha da dirti anche uno sconosciuto. Mi sento molto vicina al tuo problema, perchè non è molto che ho provato delle simili sensazioni, e forse non ho ancora risolto a pieno la questione. Probabilmente prima o poi capita a tutti di arrivare ad un giorno in cui sentiamo un enorme senso di inappropriatezza nei confronti del mondo che ci circonda, delle persone che ci "girano" intorno e anche di chi ci è estraneo. Viene a mancare ogni stimolo, niente più ha senso, non esiste più alcun confronto (se credi che io stia sbagliando ti prego di dirmelo), perciò vorremmo chiuderci in noi stessi, nel nostro mondo, per capire quello che ci sta succedendo; poi però non abbiamo alcuna voglia di uscire dal nostro isolamento, perchè ci protegge, mentre fuori siamo più vulnerabili e sentiamo di non avere alcuna voglia di ricominciare a confrontarci. Sai... in determinati momenti è difficile capire cosa è più giusto fare, sia perchè ci troviamo in una condizione di malessere dalla quale, chiamiamola pure forma di masochismo, non abbiamo alcuna voglia di uscire, sia perchè in realtà è difficile essere gli psicologi di noi stessi. Credo che Neman1 abbia ragione; non è detto che il suo consiglio possa rispecchiare ciò di cui hai bisogno, come al contrario potrebbe esserlo! Il punto sta nel fatto che da qualcosa dovrai pur cominciare e devi essere tu a volerlo, per avere la forza di risolvere la tua situazione. Il superamento del tuo malessere deve avvenire dopo che lo hai vissuto pienamente (sembra assurdo, ma credo che sia così; più o meno è lo stesso principio dell'elaborazione del lutto, non so se sai a cosa mi riferisco), perchè solo così potrai trovare la forza di affrontarlo e risolvero. A mio parere non bisogna mai cercare di superare uno stato d'animo precario che non sia stato pienamente elaborato, perchè così facendo rischiamo di ricaderci nuovamente; per questo non mi trovo d'accordo con chi spinge a reagire "qui e subito" se non è il momento giusto. Credo che da parte tua, almeno per quanto posso aver capito dalle tue risposte, tu sia arrivato al momento in cui sei disposto a reagire. Spero di esserti stata in qualche modo d'aiuto e ti auguro di ritrovare presto la serenità. Buona fortuna ciao |
12-06-2004, 23.51.46 | #25 | |
Ospite abituale
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Re: Re: Re: Re: il mondo che sta lì fuori
Citazione:
il punto è quello...si può volere di volere? e se uno non lo vuole, come o cosa potrebbe farci ritornare questa voglia? In fondo, questo mio malessere dura in pratica da quando sono nato(da quando io possa ricordare), ha solo adesso assunto una forma più decisa. |
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13-06-2004, 00.46.44 | #27 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-06-2004
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Re: Re: Re: Re: Re: il mondo che sta lì fuori
Citazione:
E se tu per un attimo la smettessi di arrovellarti il cervello e agissi? |
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13-06-2004, 00.48.59 | #28 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-06-2004
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Citazione:
A questo punto credo che il problema sia un altro... non l'ha mai avuta! Ma, come ho già detto, da qualche parte si dovrà pur cominciare no? |
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13-06-2004, 07.22.57 | #29 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-01-2004
Messaggi: 343
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molti fantasmi nascono dalle nostre fantasie;non sei inadeguato come credi ma semplicemente perchè nessuno è adeguato al cento per cento alle cose, realtà ecc.Ognuno cerca di adeguarsi a quello che gli passa davanti, a volte riuscendovi, a volte no; poi, c'è chi prende coscienza di non essere amalgamato al resto e di essere quindi una persona singola, chi invece pensa di far parte di un megagruppo umano......ma l'individualità dove andrebbe a finire se tutti facessimo parte di un unica marmellata generale? Mi ha fatto sempre un po' impressione vedere i cinesi tutti vestiti con la tutina blu tutte le mattine con le biciclette identiche...........
Bene; hai fatto una scoperta che molti si rifiutano di fare.Sei una persona, non un gruppo e come tale trai definizione da te stesso, non da un contesto sociale al quale puoi ora scegliere di appartenere o meno, nella misura che più ti aggrada....sei libero di scegliere.......non direi che è un gran male.C'è gente che con questa consapevolezza ha scalato montagne...non vedo perchè si debba aver paura di se stessi. Hai paura di essere indipendente, libero ? per quanto attiene poi il problema della volontà, eh beh, sai, anche lì non è che si scappi molto : anche decidere pervicacemente di non volerne avere, e di mantenere questa decisione ferma nel tempo come dici di aver fatto nella tua vita intera è un atto di volontà.... semplicemente hai indirizzato la tua volontà verso una scelta decisa e ferma nel tempo di subordinazione dell'azione ad altro. posso farti una domanda a latere?quanto conta per te l'essere stimato dagli altri? Ultima modifica di mark rutland : 13-06-2004 alle ore 07.28.48. |
13-06-2004, 09.08.36 | #30 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-05-2003
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"Mi ha fatto sempre un po' impressione vedere i cinesi tutti vestiti con la tutina blu tutte le mattine con le biciclette identiche..........."
i cinesi... già perchè noi invece siamo molto diversi vestiti tutti alla moda incolonnati per le vie cittadine nelle nostre macchinine lucidate a specchio... siamo molto diversi ? davanti ai nostri televisorini a guardare ogni giorno lo stesso quiz alla stessa ora... - ma nemmeno dalle formiche ! "In fondo, questo mio malessere dura in pratica da quando sono nato(da quando io possa ricordare), ha solo adesso assunto una forma più decisa." non preoccuparti ciò di cui parli è un malessere comune che però diventa particolarmente duro da sopportare quando si trova nella fase più acuta bisogna sopportare,poi passa e comunque serve alla vita,vedrai... <<<w.>>> |