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16-05-2004, 16.21.02 | #43 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
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Citazione:
da quando cio |
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16-05-2004, 16.25.55 | #44 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
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Re: Divergenze
Citazione:
beh si ovviamente è la serenita che da unasvolta positiva nell'educazione del figlio .... non penso pero che nel momento della separazione ci sia rserenità nella coppia di genitori, ovviamente se questo se poi capita in un periodo particolare dello svp.. |
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17-05-2004, 22.56.32 | #45 | |
Ospite
Data registrazione: 24-04-2004
Messaggi: 18
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Re: Divergenze
Citazione:
quanto è vero purtroppo.... |
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18-05-2004, 10.57.11 | #48 |
Ospite abituale
Data registrazione: 20-06-2003
Messaggi: 195
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Cosa lega la paura al matrimonio? Cosa non lega la paura con il matrimonio?
Ma cosa è la paura? La possiamo definire come la mancanza di sicurezza? Quando non si ha la sicurezza, la certezza, di qualcosa, forse, se ne ha paura? Quando cerchiamo la sicurezza, quando desideriamo la sicurezza, ma non abbiamo questa sicurezza, subentra la paura… La paura è quindi il desiderio di una sicurezza che non troviamo? Se l’avessimo… non avremmo paura, vero? Per comprendere la paura dovremmo quindi indagare sul nostro desiderio di sicurezza… Perché nel matrimonio, come, forse, del resto anche nella convivenza, ci vogliamo impegnare con il nostro partner, così come pretendiamo che anche dal nostro partner faccia altrettanto? Perché è importante stabilire questo vincolo? Siamo in grado di prevedere che quello che sentiamo oggi per quella persona sarà anche quello che sentiremo in futuro? Non credo lo si possa prevedere, vero? E allora perchè ci piacerebbe poterlo credere? Perché desideriamo che sia così? Se fossimo certi di questa promessa, non avremmo bisogno di impegnarci, vero? Semplicemente staremo insieme. Ma lo stare insieme presuppone in qualche modo il rispetto di questo impegno, anche se non detto, ma pensato da entrambi. Se fossimo certi di questo impegno, perché chiederlo? Perché dirlo? Facciamolo e basta. Certo può darsi che sia così, che il chiederlo e il dirlo non voglia dire assolutamente niente… che sia semplicemente un modo di esprimere i propri sentimenti, vero? Sentimenti che sentiamo in quel momento o che sentiremo anche per il futuro? Non dico che non possa succedere, ma se succede è… perché lo abbiamo previsto? Altrimenti… se potessimo prevedere il futuro… Avviene che ci impegniamo in qualcosa e poi cerchiamo di mantenere questo impegno, vero? E per mantenere questo impegno facciamo di tutto. L’impegno costituisce quindi il nostro ideale, e ne consegue che il nostro comportamento dovrà essere coerente con questo ideale. La coerenza stessa, produce inevitabilmente resistenza, conflitto interiore. Infatti la coerenza non è comportarsi secondo quello che è il nostro ideale, in questo caso… il matrimonio o la convivenza. Perché dobbiamo essere coerenti? Forse perché accade di sentire di voler fare cose che per l’impegno preso, e quindi per poter essere coerenti con esso, non dobbiamo fare. E questo non produce conflitto interiore? Se così non fosse non avremmo bisogno di un ideale, non ci sarebbe la coerenza verso l’ideale, ma semplicemente quello che facciamo sarebbe ciò che siamo. L’ideale è qualcosa che non siamo, ma che ci piacerebbe essere, altrimenti non sarebbe un ideale… L’impegno è ciò che crediamo debba continuare nel tempo… Perché? Perché vogliamo che questo sia protratto nel tempo? Come ci fa sentire il fatto di poter sapere che c’è quest’impegno nel tempo? E come ci farebbe sentire il fatto di sapere che non c’è nessun impegno? Cambia qualcosa in ciò che sentiamo verso l’altra persona? Impegnarsi non significa legarsi a qualcosa? Certo, legarsi ad un’altra persona può anche piacere e, forse, lo è! Ma legarsi vuol dire anche tenere, vero? E se teniamo non vuol dire che abbiamo, che vogliamo avere, che vogliamo possedere questo qualcosa, questa persona? Però dal momento che possediamo qualcosa, temiamo anche di poterla perdere, vero? Altrimenti non potremmo dire di possedere quel qualcosa… Cosa è allora il temere di perdere questo qualcosa? E che, forse, è la stessa cosa di temere di perdere quella persona? E quindi cosa facciamo per non dover temere questo? Non cerchiamo, forse, di legare questo qualcosa, questa persona, a noi? E come? A questo punto, penso, che ognuno possa rispondere per proprio conto su quello che potrebbe essere la… paura. Potrebbe, non è detto che sia così. Il fatto che l’abbia scritto non vuol dire che sia nel modo che ho descritto. Così come ognuno ha le proprie idee, e non tenta di imporle agli altri, proprio perché è cosciente che la sua non sia la verità… ma solo e soltanto ciò che pensa. Ciao spada di fuoco |
18-05-2004, 11.43.01 | #49 |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-05-2004
Messaggi: 301
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.....matrimonio !
Cara Mariel ,
ciao innanzittutto ! Sei tenerissima e non ho potuto fare a meno di rispecchiarmi nelle tue parole , identiche alle mie di quando avevo 20 anni......e di fare tante belle riflessioni ! Anche le repliche degli altri mi hanno aperto tante finestre... Io credo che tanti di noi si soffermino parecchio , gira e volta , solo sulla parola ! ( lo diceva un caro mio amico che ora nn c'è più..) Io stesso , per anni , inconsapevole , ho prestato attenzione solo al suono di questa parola , ma NON al vero significato ! Ci si può perdere facilmente nel significato che altri ( la Chiesa , lo Stato , i parenti...) danno a questa parola , dimenticandosi , BANALMENTE ..nel frattempo ..di cosa essa significhi per NOI.. Vedi cara Mariel.....io facevo il tuo stesso discorso ....del domani..che succederà...basilarmente mi lasciavo travolgere dalla paura dei cambiamenti....... ( cambiamenti che poi sono la linfa stessa della vita e si possono avere anche in una coppia rimanendo affiatati...) Cambiamenti che sono essenziali e fisiologici e nessuno mai sarà in grado di prevenire o fermare .........! Cara Mariel... La verità di base è che nessuno di noi conosce a sufficienza se stesso......ed immagina i cambiamenti che potranno interessarci perciò andiamo a finire su questi pensieri...e la cosa ..ovviamente , ci spaventa e ci lasciamo inghiottire dalla paura , perdendo di vista l'oggetto principale : il significato della parola matrimonio. e..allora ...per rispondere alla tua domanda .......chiedi a te stessa cosa vuol dire questa parola ...in fondo.....al di là del contratto civile o religioso che , sono d'accordo , non fa solo altro , forse , che tentare di vincolare l'impossibile : la nostra anima....! Scava e scava , nel profondo....ed emergerà la parola rapporto Pian piano le tue ansie e le tue perplessità cadranno...... ......to be continued....... Un caro saluto a tutti Rocco |