simpatica parola... TI AMO. In fondo sono solo 3 lettere. Facile e veloce da scrivere e dire... ma ...

Se ne parla tanto. Talmente tanto da far venire la nausea. Lo si cerca sempre, lo si scambia spesso per innamoramento dell'idea dell'amore. Lo si desidera cosi' tanto da non riuscire mai a torvarlo. E' fugace e di breve durata.

Eppure... pronunciarlo è semplice. Bastano poche parole. Tramite email, tramite SMS, a voce o tramite posta per i più romantici, è facile esprimerlo. TI AMO !. Ma non tutti sanno dargli una definizione.

Lo si puo' analizzare dal punto di vista scientifico ed identificarlo come un temporaneo "ubriacamento cerebrale". Una scarica di ormoni e legami chimici che avvengono nel nostro cervello. Lo si puo' analizzare da un punto di vista spirituale, assegnado il concetto di "bene supremo per l'altro".

Infine lo si puo' associare al "verdetto" di Nietzsche, secondo il quale, l'amore nei confronti dell'altro non è altro che un riflesso dell'amore che abbiamo per NOI. Si ama solo pechè stiamo bene... NOI. E si teme la mancanza dell'altra persona solo perchè si ha paura della perdita del nostro giocattolo di piacere mentale e sessuale.

La domanda rimane....


COSA E' L'AMORE. Inteso in senso generale, rivolto non solo verso una donna (o un uomo), ma generale.

L'amore in senso generale è un'emozione che ci fa stare bene.
Io amo un poeta nel momento che la sua poesia mi trasmette una sensazione di benessere.
Amo la musica perchè mi rilassa.
Amo il mare perchè in esso mi ritrovo.
Quando ho amato un uomo le sensazioni di benessere erano tante, come anche le sofferenze. La gelosia, il tradimento, l'attesa nei ritardi. Non sono d'accordo con Nietzsche, perchè amare veramente è anche darsi totalmente, e spesso non è fonte di piacere personale, ma gioia di vedere,chi si ama, felice, non importa se non riceviamo altrettanto.
Penso che, chi ha provato l'amore, non lo dimenticherà più, chi non l'ha mai conosciuto, vorrebbe sapere cosa si prova. Questo riferito all'amore verso uomo/donna naturalmente.

penso che l'amore è difficile da spiegare razionale, perchè sono le emozioni ...

l'umano cerca le parole per questo che senta perchè vuole far sapere queste emozioni: TI AMO = sono felice se siamo insieme, sei sempre nel miei pensieri, anche se sono lontano ... e anche ho paura che ti perdo, spero che anche tu mi ami ... così può "ti amo" anche intendere la insicurezza o una catena per l'altro/a ...

e se si dice: "ti amo" troppo spesso, c'è senza valore ... le parole vuote ...

però credo se c'è l'amore vero - gli amanti possono sentire questo e non si deve più dire "ti amo" ...

ma anche a volte è bellissimo, se si può sentire questo, se lo viene del cuore

Penso lo stesso Vi@nne.

Se è l'amore reciproco, c'è anche una reciprocità di dare e ricevere (delle emozioni sopratutto) - senza aspettive ... c'è automatico, un'espressione dell'amore.

Cosa Nietzsche ha detto è interessante, però si può certo discuterlo ... Nietzsche ha sofferto di depressioni forte tutta la sua vita (c'è anche una fortuna per suo pensiero profondo e i risultati per la filosofia e la letteratura) ed Nitzsche non è stato anche molto felice con l'amore - forse perchè le sue idee erano troppo ideale, illusorio per l'essere umano. Queste idee negano le emozioni "negative", che sono anche una parte dell'essere umano. Il problema della depressione di Nitzsche è, che queste emozioni erano nella sua ombra troppo inconsapevole.

Quindi l'amore può essere molto differente - se amo i miei genitori, i miei figli ... gli amici ... oppure un'amante. Nel primo caso sono i legami di parentela anche importante. Se non sono i grande problemi, quest'amore non starebbe per finire mai. L'amore cogli amici o con un' amante cresce con la tempo, collo stare insieme nei periodi buoni e male. Ma certo è la differenza se amo gli amici o amo un'amante che esiste un'attazione sessuale - anche se lo non deve essere la cosa più importante nella relazione amorosa.

La mia esperienza: il mio convivente mi ha deluso, non per cattiveria o per malafede, ma per paura, per debolezza.
Io ho deluso lui, per fragilità, per insicurezza.
Dopo le promesse, le belle parole, le emozioni e i sospiri, ci siamo guardati in faccia: umani, umanissimi, fragili e spaventati.
Lui non poteva soddisfare ogni mia aspettativa e ogni mio bisogno, come io non potevo essere tutto per lui. In questo modo si carica il partner di aspettative che umanamente non può soddisfare, non a lungo perlomeno. E’ questo rappresenta la via più breve per la delusione e per la separazione.
Ci siamo guardati in faccia e …ci siamo perdonati. L’importante, alla fine e comunque, era solo stare insieme.
Secondo me l’amore non è né un ubriacamento cerebrale, né il bene supremo dell’altro, né un trastullo egoistico … è fare “semplicemente” un pezzo di strada assieme, magari fino alla fine, accettando i limiti e le debolezze proprie e dell’altro, grati solamente del calore, della vicinanza, della preziosa compagnia.
Lui è la mia famiglia, la mia casa, il mio complice … anche se ho dovuto perdonarlo, come lui ha dovuto perdonare me. Per questo è il mio amore…semplicemente.

Una domandina semplice semplice! C'è chi ha scritto dei libri interi su questo!
Posso dirti che non credo che l'amore sia un'emozione.
Forse potremmo chiamarlo un sentimento ma credo che ancora non ci saremmo appieno.
Credo che l'amore sia una scelta e, come dice Fromm, un'arte.
Non è facile spiegare ed argomentare quello che sto dicendo, siamo in un campo in cui le parole non sono sufficienti.
Magari ci torno.

ciao

non potrei aggiungere nulla di più... perchè è così veramente. Spesso succede che invece ci "incappelliamo" e ci perdiamo dietro il famoso dito...eppure, basterebbe davvero guardarsi con occhi meno filtrati e rendersi conto che forse... manco noi...perfetti perfetti siamo... e andare avanti, ma non per forza d'inerzia o per abitudine, ma perchè ci si mette dentro del proprio.. e quando si smette di metterci del proprio...avere il coraggio di voltar pagina..

perchè appunto può essere che il pezzo di strada diventi un percorso per la vita....come può essere che il percorso della vita che si pensava venga tradotto solo in un pezzo di strada.

Ultimamente una persona cara mi ha detto una cosa...

"prendi di tutto il buono..." ed è così veramente, chissà come mai azzarola spesso ce ne dimentichiamo...

bacibaci

Cara Fragola, hai parlato dal mio cuore!

E cara Ariella, questa è una espressione molto bella per l'amore quando dici: "Lui è la mia famiglia, la mia casa, il mio complice … "

spero di dare un contributo alla discussione. Anche se aperta da me, posso comunque dare il mio piccolo contributo a spostare la discussione su un dato di fatto.

Secondo me, si parla di AMORE puro, non inquinato da altri sentimenti quali "senso del possesso", "gelosia", "paura della solitudine" ecc... quando si prova piacere nel vedere felice, ed adoperarsi verso questo obbiettivo, una persona, senza chiederne assolutamente nulla in cambio se non la sua esistenza.

Praticamente voler bene senza chiedere nulla in cambio.

Quante volte si scambia l'AMORE con il DESIDERIO di avere una persona con te ?
Chi ama di più, colui che tiene l'uccellino in gabbia o colui che apre la gabbia ?

Quante volte si scambia l'AMORE con l'obbligare una persona ad occuparci di noi o meglio a ricordarsi di noi ?
Chi ama di più, colui che ci pensa senza dircelo o colui che non ci pensa ma si adopera a ricordarci continuamente "TI AMO" ?

Quante volte si scambia l'AMORE con la gelosia ? (o senso del possesso).


E dal punto di vista scientifico ? Cosa è l'innamoramente se non un "ubriacamento cerebrale", dato grazie a delle vere e proprie alterazioni chimiche che avvengono nel cervello ? Che ci fa vedere l'oggetto del NOSTRO piacere quale persona perfetta, priva di difetti. Questo anche quando i nostri amici tentano invano di svegliarci ?

E dal punto di vista filosofico ? Non si ama solo perchè il nostro ''Presunto'' amore ci rende felici (NOI) ?



... agli innamorati... (poi passa )

ehmm.... occuparci voleva essere un occuparsi