riempiono tre quaderni, fitti fitti. Ora poi anche tre fogli da disegno. Da ciò avrai capito che per me i sogni sono importanti. Sono l'altra parte di me, quella che i miei occhi non possono vedere....o non vogliono. D'altra parte non diceva Eraclito che l'essenziale è invisibile agli occhi?
Ormai sono due anni che lavoro sui miei sogni con il mio analista. Mi hanno insegnato molto.
Però, se me lo chiedessi, ti direi che di sogni non ne capisco nulla. Solo tu puoi capire i tuoi. Sono la tua storia, l'altra metà di te. Se ne avrai voglia ti racconteranno storire meravigliose, altrimenti....altrimenti costano comunque meno del cinema!

non ho niente da dire su tutto quello che ho letto fino ad ora...anche se, dico la verità, mi sembra di essere vittima di una dimenticanza....mah...probabil mente mi sbaglio...

cosa cerco nei sogni?
quello che cerco nella mia vita quotidiana quando la analizzo...capirmi!
e poi è un piacevole rebus..

"Cosa cerchiamo nei nostri sogni?"

Secondo me non cerchiamo previsioni sul futuro,
non cerchiamo soluzioni ai nostri problemi,

cerchiamo solamente di conoscerci di più, in profondità,
come se nel sogno fossimo più liberi di fare, di dire, di pensare...
cose che nella realtà provvederemmo a censurare anche solo nel più intimo pensiero.

come se nel sogno, essendo liberi da ogni autocensura, da ogni freno, da ogni inibizione, fossimo veramente noi stessi.

perciò ci incuriosisce poter sbirciare nel nostro inconscio.

io non ricordo quasi mai i miei sogni: mi devo preoccupare?

Cosa cerco nei sogni?
In tempi recenti ho smesso di interrogarli in termini concettuali, e li lascio semplicemente agire su di me come potenti serbatoi di bellezza in grado di indicare, a volte, la direzione da prendere, la "tonalità emotiva" in cui muoversi.
Tra parentesi, mi accade molto spesso di sognare "in musica". Veri e propri accompagnamenti sonori di scene quasi sempre coloratissime, e quasi mai articolate in contesti a me quotidiani e con persone conosciute.
Quando mi sveglio, cerco puntualmente di ricordarmi gli accordi musicali che ho sognato, per trascriverli e riprodurli al piano, ma ogni volta mi accorgo che la memoria di essi è completamente svanita, lasciandomi sempre il rimpianto di essermi fatta scivolare tra le dita qualcosa che nel sogno aveva disegnato passaggi sonori di suggestione inconsueta ed indecifrabile, e che non potrò mai più ascoltare....

fantastico...

In cosa ti senti dimenticato, Rubin? Sarei felice di porre rimedio.
ciao

r.rubin!

Dimenticanza...da parte di chi? Qui dentro nessuno si deve sentire dimenticato!

So che sto per fare un intervento OT e me ne scuso ma questa frase...

Mi ricordo che quando ero bambina cercavo disperatamente, davvero disperatamente, di catturare l'istante esatto in cui il la veglia diventava sonno. Ci diventavo matta e tutte le volte che mi risvegliavo, senza ovviamente riuscire a ricordarlo, era una delusione pazzesca!
Non so cosa mi aspettassi da quel momento ma la mia esperienza di vita mi suggerisce che le cose che sono state tanto importanti da bambini di solito hanno un contenuto fondamentale per la nostra esistenza.
Se devo essere sincera non ho mai spesso di pensarci.
Sono abbastanza consapevole del "processo", del sorgere delle prime immagini ipnagogiche... a volte sono consapevole di stare sognando e dello sfumare di un sogno nell'altro... ma la soglia esatta tra il sonno e la veglia... non la ricordo mai!

Hai voglia di raccontarmi qualcosa, se è possibile?

ciao e grazie

Bello! Probabilmente sei una musicista o comunque hai un rapporto molto stretto con la musica!
Ogni tanto mi capita di sognare dei flussi di codici binari su uno schermo (lavoro nell'informatica ma in realtà non sono in grado di leggere un codice binario, se non con immensa fatica e tantissimo tempo a disposizione) e sono certa (nel sogno) che quelle sequenze contengono rivelazione fondamentali sulla parte più profonda di me. Eppure mai riesco a ricostruirle. La stessa cosa mi è accaduta con delle coreografie di danza, ma lì mi è più facile, molto più facile, ricordare.

ciao

Ci provo, Fragola.

E' un processo graduale, non istantaneo. Credo che tu sia andata molto vicina a coglierne tutti i passaggi. Secondo la mia esperienza sono questi:

1. dell'intreccio di pensieri volontari e involontari che caratterizzano la veglia rimangono solo questi ultimi;
2. cominciano a formarsi frasi di senso compiuto anche se slegate le une dalle altre;
3. compaiono i primi sprazzi di immagini slegate;
4. le frasi e le immagini si strutturano in maniera più complessa e acquistano una sempre maggior 'coerenza' (relativa, si parla sempre di sogni!). E' il sonno vero e proprio.

Quello che è sicuro (ne ho trovato conferma anche in alcuni testi) è che non è solo la fase di sonno REM ad essere caratterizzata dai sogni.

Riguardo le "musiche oniriche" di cui parlava Irene, be', è capitato anche a me, con lo stesso rimpianto per non averne saputo catturare la melodia.


ciao