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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 13-01-2004, 23.18.52   #1
irene
Ospite abituale
 
Data registrazione: 19-11-2002
Messaggi: 474
I bugiardi "cronici"

Ne conoscete qualcuno?
A me capita forse più spesso che ad altri di imbattermi in questi singolari personaggi, forse perchè essendo attratta istintivamente dalle persone creative, e mai del tutto prevedibili, mi sono persuasa che i bugiardi cronici siano in primo luogo persone a cui la realtà così com'è non piace, hanno bisogno di crearsela e ricrearsela continuamente a seconda dell'estro del momento, e condividerla così, in questa veste più seducente, con gli altri.
Conosco una persona, ad es, che proprio sistematicamente carica di particolari volta a volta inquietanti, o romantici, o comunque spettacolari ogni evento minimo della propria vita.
La materia prima, dunque, in genere è quella effettivamente fornita dalla realtà, che viene poi elaborata e riadattata a proprio piacimento, e non di rado fornendo a ciascun interlocutore una versione un po' diversa dei fatti.
Questo, come aspetto "veniale" della faccenda.
L'aspetto meno veniale emerge quando la bugia non si limita più ad essere un semplice maquillage dei fatti oggettivi privo di effetti, come dire, "collaterali", ma porta alla costruzione di situazioni inventate di sana pianta...o, al contrario, alla negazione in toto di fatti reali.
Ho notato che chi è predisposto alla bugia/maquillage (quella più o meno fine a sè stessa) non ha nessun problema a mentire per garantirsi, se necessario, una via di fuga, o per ottenere un vantaggio.(bugia/strumentale)
Dunque mi chiedo. I bugiardi "cronici" andrebbero in realtà meno ottimisticamente definiti bugiardi "patologici"?
Mentire, sia quando non ce ne sarebbe bisogno , sia quando appare "necessario" è insomma una patologia vera e propria, quindi in qualche modo deresponsabilizzante, o invece il bugiardo cronico è pienamente consapevole dei suoi atti, e come tale non meritevole di nessuna indulgenza o attenuante?

Ultima modifica di irene : 13-01-2004 alle ore 23.29.19.
irene is offline  
Vecchio 13-01-2004, 23.59.34   #2
Uno
ospite sporadico
 
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
Ciao Irene ben ritrovata,
un bel tema.. un mio parere è che i bugiardi iniziano piano, piano, una bugia qua una là e poi con il tempo come un tossicodipendente o un'alcolista sono sempre più presi nel giro e finiscono col mentire anche a se stessi non riuscendo piu a capire qual'e la realtà.
Personalmente i bugiardi, come tutti quelli che non mi vanno a genio, se posso e se non creano problemi a me e alle persone a me care, li evito.
Cosa ne pensate della bugia a fin di bene?
Uno is offline  
Vecchio 14-01-2004, 08.41.34   #3
moni
Ospite abituale
 
Data registrazione: 03-11-2003
Messaggi: 78
la bugia...il bugiardo... ... poco pane per i miei denti...

il colorire la realtà per raccontare e raccontarsi in veste simpatica, giocosa, da sbirulino per intenderci, mi fa sorridere perchè conosco persone e anche io a volte mi ci metto dentro, che nel raccontare episodi, aneddoti ne inventano di ogni... ma questo è visto come modo per "ilarizzare" per creare sorriso e mi sta bene, lo accetto...perchè si vede proprio senza lente che si sta "eccedendo" proprio per il gusto di farlo...

nella bugia a volte ci metterei il pettegolezzo... vi capita mai di esserci nel mezzo e ti rendi conto che da una donna che è andata a far la spesa in ciabatte...dopo un'ora quella donna si è ritrovata descritta come colei che è andata sì a far la spesa ma sotto il "cappotto" miiiiiiiii nun c'aveva niente... ??

non esiste la bugia a fin di bene, se sai la verità anche se ci soffri per la verità in quel caso poco "bella"... puoi farti le tue ragioni, ma quelle reali, quelle che hanno un senso e una logica, le verità non dette per paura di ferire, per paura che l'altro non le sappia accettare... per me sono semplici paletti...sono costrizioni a farci vivere in una situazione "falsa"...

poi certo c'è chi nelle verità ci naviga ma preferisce far finta di non vederle e s'illude che è tutta una farsa la vera verità...quella però è una scelta... e se riguarda direttamente la persona in questione allora va bene...

Si parlava nella discussione sulle persone intelligenti che lo sguardo spesso ci fa rendere conto di quanto una persona possa o meno esserlo, intelligente. Per me la stessa cosa vale anche per uno che della bugia fa casa e giardino... lo sento, forse perchè ha abitato la mia casa in passato... ma non è un bel ospite. La conosco, la saluto, ma non la tengo mai come "amica"..

Le persone che mi conoscono sanno che se mi vogliono dire le cose le loro o di chi altro, non devono lasciar fuori nulla, se poi devono dire delle cose su di me a maggior ragione.. non è possibile confronto, discussione, risoluzione là dove non abita la verità... non è davvero possibile... perchè allora si sta ancora parlando di sogno, di visione distorta di ciò che invece è...

sì lo so, lo so... non so capace de nun fa confusione...
ecchecepossofa'?? uffi uffi...

ehm.... potremmo inserire nel forum... qualche lezione di recupero per i casi persi... di sicuro io mi iscriverei... ... chissà magari davvero comincio a farmi capire....

fuori sembra abbia nevicato dal bianco che c'è!!! freddofreddissimissimooooooooo !!

moni is offline  
Vecchio 14-01-2004, 09.14.33   #4
rodi
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 07-05-2003
Messaggi: 1,952
Per favore non prospettare lezioni che ci spunta qualche altro maestro!

Vai benissimo 'caotica'!

Per tornare alle bugie:

vista la diffusione che c'è più che comportamenti 'singolari' li definirei 'plurali'...

Secondo me, esclusi i casi in cui la realtà si esagera ai fini dello scherzo (tanti comici lo fanno e fanno percepire al volo ciò che intendono), qualcosa di patologico c'è.

Esiste chi usa la bugia per uscire da una realtà in cui ha problemi ad identificarsi e, tutto sommato, male agli altri non ne fa.
Magari è bene per lui cercare di riportare vicine le due versioni...

Esiste chi usa la bugia per fare i propri comodi e 'sfruttare gli altri' e verso costoro sono in una posizione un po' meno gentile e diplomatica.
Anche in alcuni di questi casi si può parlare di patologie, ma decisamente più dannose per gli altri di quelle del caso precedente.

Non trovo positivo neanche dire 'bugie a fin di bene', magari una restrizione mentale, un non riportare un fatto inutilmente doloroso, questo magari si.

Ma, secondo me, dalla bugia vera e propria è difficile costruire qualcosa di positivo.

rodi is offline  
Vecchio 14-01-2004, 10.21.15   #5
Naima
Ospite abituale
 
L'avatar di Naima
 
Data registrazione: 06-10-2003
Messaggi: 672
Io sono per le bugie a fin di bene, quando queste ci tolgono da situazioni troppo pesanti. Per esempio sul lavoro. Ovviamente non si tratta di cose gravi, ma di tutte quelle rognette con colleghi e capi. Ad esempio se ho bisogno di un permesso dirò al mio capo che vado a fare una visita sia che vada a fare una visita, che vada ad accompagnare mia madre da qualche parte o che semplicemente debba fare dei lavori in casa. Lo so che ne ho diritto, ma i commenti del mio capo mi danno fastidio e non vedo perchè me li debba sorbire. Se sa che sono ad una visita non mi telefonerà, se invece gli dico che sono a casa mi chiamerà cento volte per chiedermi qualunque cosa gli passi per la testa. Penso capiti a tutti di "esagerare" un pò nelle descrizioni o al contrari di sminuire degli eventi. Sono bugie anche quelle, ma non vedo il problema, a parte che io me ne accorgo quasi sempre se uno esagera e penso che se ne accorgano anche gli altri. L'importante e dare il giusto peso. Il costante mentire invece è un'altra cosa. Ho una cara amica che lo fa, all'inizio è stato difficile accettarlo, ma poi conoscendola ho imparato a gestire la situazione. Il fatto è che prima o poi il bugiardo, se non è un campione in materia, si contraddice, qualcosa se lo dimentica e finirà per raccontarvi la verità prima o poi. Una persona a cui mi è sempre stato difficile mentire, anche per cose sciocche, è mia madre. No, non me la sento di condannare qualche bugia detta a fin di bene, sia che il bene sia il nostro o quello di un altro. Io credo sia impossibile non dire mai qualche bugia. A volte mentiamo anche su noi stessi, questo non porta niente di buono, meglio mostrarsi per quello che si è. Sono contraria anche a chi mente discreditando gli altri per danneggiarli. Insomma, mentire ogni tanto senza far male a nessuno...
Naima is offline  
Vecchio 14-01-2004, 14.07.40   #6
Fragola
iscrizione annullata
 
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Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
Eccomi!

Citazione:
Messaggio originale inviato da rodi
Per favore non prospettare lezioni che ci spunta qualche altro maestro!

Chi si iscrive al mio corso? A raccontare "bugie" sono una maestra!! Solo che di solito le scrivo, ci metto un titolo e le chiamo storie

Ci sono tante sfumature della menzogna e nessuna di queste mi piace, anche se tutti mentiamo. A noi stessi e agli altri.

Ci sono persone che mentono consapevolmente, per comodità, per ottenere quello che vogliono o ... "a fin di bene". Non mi piace. Non mi piace nemmeno la bugia a fin di bene. Ma, tranne in casi estremi, tutto questo non mi sembra una patologia.

Ci sono persone che non sono nemmeno consapevoli di mentire. Che non riescono più a vedere la soglia tra la loro costruzione mentale e la realtà. O che, pur vedendola, sono assolutamente incapaci di dire la "verità". (metto verità tra virgolette, mi riferisco all'accezione colloquiale del termine, senza implicazioni filosofiche )
Questa, io credo, è una vera malattia.

ciao
Fragola is offline  
Vecchio 14-01-2004, 15.15.27   #7
irene
Ospite abituale
 
Data registrazione: 19-11-2002
Messaggi: 474
Ecco, appunto, Fragola, era esattamente a questo genere di persone che intendevo riferirmi.
A chi non sia capace di vedere la soglia tra la propria costruzione mentale e la realtà o che, pur vedendola, sia assolutamente incapace di dire la verità.
Che genere di retroscena interiori esistono, dietro a un comportamento simile?
Dal momento che sono interessatissima all'argomento, ma non riesco a trovare testi pertinenti e illuminanti al riguardo, esiste che tu sappia qualche saggio ( inteso come libro, e non come sedicente "illuminato",ovviamente... ) che possa aiutarmi a fornire qualche chiave interpretativa della faccenda?
Ciao e grazie.


Ultima modifica di irene : 14-01-2004 alle ore 15.20.26.
irene is offline  
Vecchio 14-01-2004, 16.22.02   #8
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
è comune non dire e non dirsi la verità, perchè: la verità ti fa male lo so. custruirsi una realtà di comodo, più o meno palesemente irreale: vedi la favola della volpe e l'uva.
anche l'orgoglioso in un certo senso è un bugiardo cronico, non ammettendo mai la verità dei propri errori, agli altri in primo luogo, ma anche a se stesso.
r.rubin is offline  
Vecchio 14-01-2004, 20.34.09   #9
Uno
ospite sporadico
 
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
E il tono,timbro della voce pensate che può essere indicativo del cantastorie o più semplicemente bugiardo?
Uno is offline  
Vecchio 15-01-2004, 12.40.39   #10
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
...dipende dall'abilità. Se ha un buon autocontrollo emotivo, una buona parlantina...vedi i venditori.

Ad ogni modo la bugia spesso esce con le parole e la verità con il corpo, quindi anche il tono il volume della voce.
ma è così soprattutto se chi canta frottole non è nemmeno lui convinto della (verità) della bugia.

nel momento in cui ne è perfettamente convinto tutta la sua emotività sarà una cosa sola con la "verità".
r.rubin is offline  

 



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