Su cosa si basa la scelta dell'altro in un rapporto di coppia?

bella domanda.Per me si è sempre basato sul malfunzionamento del mio cervello bacato, direi estremamente tendente all'errore, però a parte questo credo che conti in certi casi quello che si sente "a pelle", forse un po' l'istinto, insomma; in altri invece credo conti l'aver vissuto molto con quella persona, il conoscere quasi tutto di lui, magari perchè così si crede di non aver sorprese, che tutto andrà liscio, e allorà si sarà felici... a volte invece è quello che si vuol vedere in quella persona, e che magari invece poi non c'è o si perde con il tempo...credo comunque che in una scelta del genere spesso la componente irrazionale giochi un ruolo decisivo...

Si, ma qual'è il criterio che spinge a conoscere (partendo da zero) l'altro? Cioè in base a cosa una persona di sua spontanea volontà fa un'approccio a un'altra? Qualè il criterio di preferenza?

che domanda stimolante .... ma non sò rispondere

posso solo dire che il rapporto di coppia ideale per me consiste nella mancanza del legame , una forte capacità comunicativa reciproca legata a del sesso da serie A ( facciamo da champions league ) ... paradossalmente la miglior complicità la vivo con le amicizie , quelle che non ti obbligano a dimostrare , forzare o ferire

Secondo me dipende molto dal caso...

Pensa che io, quando conobbi l'amore per la prima volta fu per una compagna di classe e la conobbi bene soltanto grazie ad un "gruppo di lavoro" in italiano; come vedi il caso ci ha spinto a conoscerci. Poi da qui in avanti credo sia una questione di compatibilità di idee, modi di pensare e così via che ti spinge a continuare a vedere una persona per poi magari farci nascere qualcosa...

Non scegliamo, nè siamo scelti.
A mio parere quello che ab externo si definisce "scelta" è, di fatto, in primo luogo irresistibile attrazione sessuale, e poi (ma dovrei forse dire contemporaneamente) necessità di avere vicino persone di cui in quel momento abbiamo bisogno per motivi più inconsci che consapevoli, magari anche cadendo in quelle storie che razionalmente si definiscono "sbagliate", ma, almeno in quel momento, funzionali all' assetto, o al riassetto, della nostra "economia" interiore, e alla presa d'atto di essa ( per vie più o meno traverse)
Va da sè che io non credo affatto all'attrazione motivata da affinità di pensiero, o culturali, etc...Questi sono fattori il cui peso si rivela, semmai, in seconda battuta, a cementare o meno l'intesa di una coppia che comunque si forma a prescindere da essi, per una sorta di convergenza tra risonanze interiori ed alchimie emozionali a cui la ragione cede il passo, inesorabilmente.
Secondo me, ovviamente...

Concordo pienamente con Irene, per quanto mi riguarda scelgo un uomo per istinto e per attrazione. Non parlo di un semplice amico ovviamente... quindi non potrei sceglierlo se l'idea di baciarlo mi lasciasse indifferente o peggio mi disgustasse. Se mi andrebbe di baciarlo è chiaro che ne sono attratta e ci deve essere qualcosa in lui che mi stuzzica. Poi magari col tempo scopri che al di là di quel non so che è una ciofeca e con te non si prende per niente e allora decidi che non è il caso, ma lì per lì è l'istinto che sceglie! Con questo non si può negare che a molti capita di conoscere una persona e non vederci niente di particolare, poi col tempo e la frequentazione se ne innamorano.
A me però di solito non capita così!

Mi capitò proprio così...

... ....

scelta.. mi sono sempre chiesta... se mi rendo conto di scegliere... o se mi trovo coinvolta direttamente in un vortice di emozioni...

difficilmente vengo attratta da qualcuno che inizialmente non mi attrae, anche se uno di questi l'ho sposato... e poi l'ho lasciato..
Se c'è feeling... lo senti subito.. poi il tempo mi può dire o meno se c'è affinità e desiderio di continuare... ma subito è a pelle, a istinto che mi rendo conto se una persona sarà qualcosa per me..

per una che come me mette al centro l'amore nella propria vita, non può essere diversamente, per esempio non potrei tollerare di stare con un uomo perchè ho paura della solitudine, o perchè due è meglio, o perchè ho l'età per avere un uomo... cosa che invece mi rendo conto molte persone fanno... in questa società dove si ha "paura" di stare con se stessi e basta.. ma piuttosto che star sola in un rapporto a due, preferisco sola ma libera di starci con me ... però son scelte...azzz mi sono allontanata dal discorso iniziale, mo me ripijo...

Un uomo per attirarmi mi deve far ridere, mi deve stupire, mi deve stimolare, mi deve provocare, mi deve cercare, mi deve amare, ma soprattutto deve essere sincero... non se ne può più di uomini che inizialmente fingono di essere chi non sono, solo per "averti", non se ne può più di uomini che all'inizio ti riempiono di mille attenzioni e poi una volta messe "le radici"... si siedono...

movimento, emozione, vita, ricerca, evoluzione... non a ritmi elevati, se no "se sciopa fo"... per intenderci... (si scoppia..)
ma sicuramente la mia scelta cadrà su una persona che ha un passato, ma non ne è schiava, che vede un futuro ma non gli crea ansia... e che ha un presente nel quale è protagonista...

azzzz quando l'ho trovato... je faccio na foto, je fo n'ingrandimento e posterizzo tutta la mia casetta...

ma so che lo troverò... miiiiiiii ne ho di km ancora da fare... mica sarò già stanca!!! e che cavolo... il bello è appena cominciato!!

Messaggio originale inviato da Sarpina
Quello che si sente a pelle presume che già ti trovi davanti a quella persona, quindi la scelta è già stata fatta. Nell’eventualità che quella persona ti fosse stata presentata, la sua conoscenza, non dipende rigorosamente dal voler instaurare un rapporto a due, ma nel caso ti passasse per la testa l’idea del rapporto, che cos’è che la fa scattare?

L’aver vissuto molto con quella persona, implica ancora una volta che non sei tu a fare la scelta : vedendo una persona per strada, non sei tu che decidi : “ora vado a conoscerla/lo, mi interessa”. L’aver condiviso certe cose , può esser un motivo di sviluppo dell’amicizia in amore, per esempio. Non ha niente a che fare con il caso : “ora vado a conoscerla/lo, mi interessa”.

Messaggio originale inviato da Pennac

Ok. Puoi spiegare il perché di questa affermazione con qualche esempio?

Messaggio originale inviato da Alby83

L’incontro dipende dal caso, non la scelta.

Messaggio originale inviato da Irene
Condivido pienamente. Allora, cosa passa dall’attrazione sessuale alla scelta del rapporto “durevole”?

Messaggio originale inviato da Nauma
Vero, allora che cos’è questa cosa comune a tutte le situazioni, che tutti hanno riscontrato ma che nessuno ha spiegato?

Messaggio originale inviato da Moni
Ok, ma cos’è quindi che fa la differenza tra te e quelli che critichi?
Cioè, su che cosa si basa la loro scelta, solo sulle loro paure?

P.S. Ipotizzando un individuo privo di queste paure, la scelta viene quindi fatta in base all'attrazione. Oltre all'attrazione c'è anche la conoscenza e la condivisione di alcune cose. Tentando di scrivere una scala di valori di queste cose condivise, come la compilereste in ordine di importanza?

Ciao .