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27-10-2003, 20.48.24 | #32 |
tra sogno ed estasi...
Data registrazione: 21-06-2002
Messaggi: 1,772
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Ciao Oby, io credo che molto dipenda dai vari "livelli d'accettabilità " che un individuo si pone, l'esistenza per come la viviamo noi..offre diverse possibilità di scelta, poi, rapportando il proprio carattere alle varie ipotesi, si forma un'opinione e... alla fine..una sorta di giudizio. (detesto questo termine..ma, come tutti, non sono esente dal morbo )...
Perverso=negativo... negativo..... non accettabile, da eliminare... credo siano dei processi mentali automatici... Vai a monte... tutto dipende dall'esperienza, osare, provare...tentare... forse.... ma.... anche questo..dipende dal tipo di cultura e contesto sociale in cui una persona cresce, il carattere...ecc... il discorso si amplifica tantissimo.... si, credo che si debbano analizzare gli aspetti a monte... non so, spesso ho l'impressione che l'uomo sia un tentativo venuto...hem.. maluccio...di qualcosa di "meglio"... (spero non mi meni nessuno) heeh..la bottiglia, accidenti..quando? ciao |
28-10-2003, 06.48.41 | #33 |
Tamagochi
Data registrazione: 30-03-2002
Messaggi: 151
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Non darmi baci, non dirmi parole dolci, non voglio annegare nel mare dell'ipocrisia..
Ma scendimi il crick in taa fazza che il lak di sangue è più sincero ...
Scusami ma la tentazione è stata davvero forte ... Spero che tu non ti sia arrabbiata, lo sai che scherzo. Tu dici giustamente "a monte". Già, ma a monte di che? Analizziamo questo "a monte" da un punto di vista temporale: Le persone sono sempre state "perverse" oppure è un fenomeno relativamente recente? Altrimenti detto: E' un aspetto innato della natura umana oppure è il frutto di una scomodità contestuale dell'individuo? Ciao! P.S. La bottiglia l'ho rimessa in cantina, non si sa mai, meglio aspettare la primavera ... Ariciao! |
28-10-2003, 16.02.55 | #35 |
Tamagochi
Data registrazione: 30-03-2002
Messaggi: 151
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E' vero, mi era sfuggito (sai, l'ora tarda, la palpebra che cala ...)
Ma allora pongo un altro quesito: è possibile disfarsi del concetto di perversione sottraendosi ai condizionamenti ed alle proprie ed altrui frustrazioni ? Ciao! |
29-10-2003, 09.02.51 | #38 |
tra sogno ed estasi...
Data registrazione: 21-06-2002
Messaggi: 1,772
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Sai Oby, ripensavo alla domanda ed effettivamente, trovare una via di fuga alle ossessioni è, di fondo, anche uno degli scopi della ricerca della consapevolezza. Eliminare ciò che di castrante c'è nella nostra esistenza...
Ovviamente, non è semplice, poiché, come anche E. Levi sostenne..."Noi amiamo le nostre ossessioni o vampiri che dir si voglia, dobbiamo nutrirli con il nostro sangue (inteso come linfa vitale)"... è un gioco perverso che l'uomo pratica con se stesso...ed in fondo, quella sensazione di dipendenza, conferisce una sorta di piacere sublime, sibillino... no? |
29-10-2003, 17.05.42 | #39 |
Vivi!
Data registrazione: 28-10-2003
Messaggi: 1,159
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Re: perversioni
In psicologia la perversione è una modificazione psicopatologica delle tendenze istintive ,che si manifesta con anomalie del comportamento. Il perverso quindi è colui che è alterato nel comportamento.
Volendo applicare una scala in percentuale nell'utilizzo dell'istinto ,tra esseri umani ed animali ,a mio parere ,l'animale agisce d'istinto per il 95% delle sue azioni ,senza che in queste rifletta delle sue conseguenze ,siano esse positive che negative. L'uomo ,da parte sua ,agisce d'istinto + o - per il 20% delle sue azioni(nella normalità). Ora questo è intuibile ,dal momento che l'animale non ha una capacità di ragionamento alla pari dell'uomo , ma è molto diversa. L'agire animale viene definito istintivo ,perchè agisce senza pensare alle conseguenze generali dell'azione che compie ,ma pensando solo a quelle perticolari. Facendo un esempio , quando l'animale ha fame ,caccia ,e una volta catturata la preda la mangia soddisfando i suoi bisogni. Supponendo che si trovi in una situazione in cui sia arimasta un'unica preda per sfamarlo ,soddisfa ugualmente questo bisogno con la conseguente morte per mancanza di prede. L'uomo a sua differenza non arriverebbe mai a questa situazione. L'animale dal canto suo non è capace di portare la realtà a quella situazione. L'uomo può fare catasftrofi di questo tipo ma è anche in grado di prevenire a queste con la ragione. Descritta la differenza che c'è tra uomo e animale ,si comprende come la causa della perversione sia la ragione (escludendo i casi in cui non si è in grado o non si hanno le capacità appropriate di elaborazione dei dati dell'esperienza). La religione ha da sempre bandito qualsiasi tipo di rapporto sessuale se questo non ha il fine della procreazione. Da qui quindi anche tutti quei rapporti che non possono concorrere a tale fine (con uomini ,bambini ,tra persone dello stesso sesso ,animali ecc..). Cosè che guida l'uomo nelle sue scelte? L'unico criterio di scelta è la soddisfazione del desiderio del bene personale. La ragione umana , a differenza di quella animale ,a questo proposito ,è in grado di pensare agli altri uomini come altri da sè e senza i quali non potrebbe vivere. L'UOMO VIVE DA SEMPRE NELLA RELAZIONE!!! Questo ragionamento istintivo dell'uomo porta alla massimizzazione del bene individuale nel contesto del bene comune. Tutto quello che va al di fuori di questo criterio deve quindi considerarsi perversione. La religione ha imposto la regola sopra esposta e da qui si potrebbe dedurre che fare sesso senza il fine della procreazione è un errore e quindi una perverzione (la religione ,per i cattolici ,per esempio è salvatrice dell'anima e come tale mira al bene individuale nel contesto di bene comune). Il sesso considerato al di fuori ella religione non crea nessun danno se provoca soltanto piacere. In alcuni casi non è così ,basti pensare ai traumi del bambino che viene violentato ,sia esso consenziente che non. Si può concludere quindi che due individui che fanno sesso senza procreare ,a patto che questo atto provochi soltanto piacere non è una perversione (escluso il caso riferito al sesso con i morti ,che è cosa ben diversa dal momento che non si è in due a fare sesso ma è un vivo che violenta un morto). La nostra società ,nella sua evoluzione ha sviluppato i suoi ideali e le sue regole a partire dalla religione , nello specifico quella cattolica. Supponendo per assurdo una società priva di questi ,non sarebbe considerato perverso il sesso tra uomini o tra sole donne ,dal momento che questo provocherebbe soltanto piacere. Il punto è quindi che se nella soocietà attuale accade quanto detto sopra , la cosa viene considerata perversa ,giuducata dalle idee della società stessa. Queste idee sono giuste o sbagliate? A mio parere sono sbagliate : è perverso l'uomo che si priva del piacere ,quando è oggettivamente l'unica conseguenza. Daltra parte non riesco a non privarmi di tale piacere ,al di fuori di quello che scaturisce da rapporti con persone di sesso opposto al mio , dal momento che vivo nelle idee sociali. Questo mio atteggiamento deve considerarsi perverso al di fuori delle idee stesse e non perverso nelle stesse. Ma è possibile vivere al di fuori delle idee sociali? Fino a quando saranno le stesse di oggi no....Fotunatamente le cose stanno cambiando e abbiami conquistato gia da tempo il sesso fine a se stesso ,cioè che provoca piacere senza la fecondazione. |
29-10-2003, 17.58.38 | #40 |
Utente bannato
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Messaggi: 876
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toc-toc...
permesso- si può ?
...dunque agli inizi di questa discussione che reputo interessante poichè mi tocca direttamente avevo dichiarato che : le perversioni non "nascono" ma si "creano" e poi in qualche modo aspettavo l'occasione per spiegare le ragioni di questa mia affermazione basata sull'esperienza personale ma nessuno ci ha speso mezza parola grrrrrrrrr... quindi rilancio : "Perversi si nasce o si diventa ?" ma non chiedetemi delle mie sono troppe e troppo assurde (altrimenti che perversioni sarebbero...) wahankh . |