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18-10-2003, 17.20.54 | #32 |
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Senza paura non credo potremmo sopravvivere.Faccio una cosa,mi faccio del male.Se la seconda volta non la temo sono proprio un decerebrato!Paura è anche spirito di auto - conservazione. Certo poi non deve prendere il sopravvento e impedirmi di agire.
Il nostro stesso sistema nervoso si basa su azioni istintive.Ad esempio,se mi scotto con una fiamma,ritraggo la mano.E' un azione talmente istintiva che l'impulso non passa nemmeno per il cervello,ma va dalla zona sensoriale passa direttamente al muscolo.Poi ci sono parti del cervello antiche,un po' più sofisticate anche se atrofizzate in noi rispetto agli animali,come il sistema limbico,in cui risiedono gli istinti.Oltre al cibo,al sesso, c'è anche quello fondamentale della fuga davanti al pericolo.(Paura e cervello) Quindi la paura è un sentimento,o meglio,un istinto fisiologico,così per noi uomini che per gli animali.Non c'è nulla di negativo,fino a quando questa non diventa patologica. Ultima modifica di sisrahtac : 18-10-2003 alle ore 17.33.20. |
18-10-2003, 17.40.15 | #34 | |
Ospite abituale
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Citazione:
attenzion il riflesso di ritrazione del arto e si a livello monsinaptico per cui molto piu veloce ,pero non e legato alla paura ma al dolore la paura e quella che precede un eventuale stimolo doloroso o cmq una sensazione spiacevole . le aree limibche sono attive come nel uomo sia nel animale piu o meno allo stesso modo e solo che noi riusciamo a controllarle visto che usiamo molto di piu i pensieri e le congizioni ed in piu spesso la stessa istruzione ci insegna come controllare deteminati stimoli . da cui grazie allenamento al controllo degli stimoli riusciamo dopo anni a controllarci molto di piu di quello che farebbe qulcuno che questi controlli non ha mai fatto .... |
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23-10-2003, 19.51.22 | #35 |
SiamoUniciPezzi di N.. :D
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E quando allora il processo psichico come retaggio culturale non è attivato, il corpo riesce a rispondere essendo guidato da una stimolazione ghiandolare, per cui la reazione che ha di fronte ad una situazione che 'sente' come non-funzionale alla sua sopravvivenza è ottimale. (ecco perché ho insistito un pò con gli animali, prendete ad esempio i felini o i predatori e si fa prima) In questo senso si potrebbe rivedere il concetto di paura. Lì un corpo 'non ha paura', lui risponde semplicemnete nel modo più adeguato come natura forgia e insegna. è solo il pensiero che interferendo rende la situazione memorizzata nel bagaglio esperienziale (la codifica come 'esperienza fatta'). Ahimé che dopo le prime situazioni così (nell'infanzia) il pensiero che pensa sulla paura e si crea tale concetto non ci lascia più e siamo fregati. L'arte marziale che faccio tende proprio a riattivare senza sforzo volitivo alcune delle ghiandole preposte alla sopravvivenza. Vi assicuro che essendomi ritrovato anche in situazioni 'a rischio' la cosa funziona così.
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23-10-2003, 20.02.41 | #36 | |
Ospite abituale
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Citazione:
insomma per te quale il concetto di paura cosa vuol dire avere paura?= |
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23-10-2003, 20.24.32 | #37 |
SiamoUniciPezzi di N.. :D
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non 'vuol dire', appunto. Questo è quello che ho cercato di dire! Non potremmo dire di averla, la paura, se qualcuno non ce l'avesse insegnata. Il corpo non lo saprebbe, ma purtroppo lo ha imparato così e assume che sia così perché sono i pensieri che lo guidano. Quindi 'avete paura?' era una domanda-tranello (ma non c'era un intento né psicologico né filosofico, è la stessa situazione ambigua in cui siamo che fa di queste cose o un gioco o una menata)
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26-10-2003, 22.18.50 | #38 |
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io in me non ho una grande paura di...che ne so: la morte, in fondo essa è lo scopo della vita...
La mia paura più grande è quello di non esserci domani.. non esserci e invece avere il rimpianto di non aver detto alle persone i miei pensieri.. in fondo niente nella vita ti da la certezza di vivere fino ai novant'anni..ma cosa hai fatto della vita se non hai imparato a dare il peso giusto ai tuoi pensieri, ai tuoi sentimenti? Non sarai riuscita a stringere i denti e urlare alla vita che se lei è dure tu lo sei i più!! Non bisognerebbe mai lasciare pensieri a metà.. non bisognerebbe mai tacere, ignorare...nessuno qua ha coraggio e forza per superare tutti gli ostacoli che la vita ci propone...prima di morire bisognerebbe soltanto guardarsi alle spalle e aprire un piccolo sorriso sul viso ed essere soddisfatti di quello che si ha fatto...cmq avere paura è normale, è un sentimento come altri..più deciso e imponente...ma non bisogna imparare a dominarlo...nessuno può dominare l'amore... |
26-10-2003, 22.26.10 | #39 |
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io ti contraddico Sté-detonator.. insomma...è vero che in seguito al fatto che ci hanno insegnato cos'è la paura abbiamo imparato cos'è...ma se non l'avessi provata sulla nostra pelle, sarebbe rimasto x noi un concetto astratto...
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27-10-2003, 18.12.14 | #40 |
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Già. Cosa avresti provato, sulla tua pelle, se non avessi imparato nulla circa i concetti 'astratti' della tua cultura? Quindi ti contraddici, perché è vero il contrario; se non ti avessero detto nulla circa la paura è proprio impossibile che tu te ne saresti fatta un concetto astratto. è proprio perché ce l'hanno mostrata con quelle tinte che adesso ne abbiamo un concetto, astratto per di più in quanto non è in relazione con la 'paura vera', quello stato di reazione dell'organismo a un qualcosa che ne minaccia la sopravvivenza. Ma quella che anche a me tocca chiamare 'paura vera' è già il nome che abbiamo dato a quella cosa, e non avendone trovate altre di espressioni siamo già fregati dalla parola: è un circolo vizioso. Noi l'abbiamo chiamata paura e ne abbiamo dato un connotato 'negativo', ma è pur sempre un'espressione della vita, e in fondo al nostro corpo lo sentiamo perché ci viene da notare che dopotutto è 'normale' averla.
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