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22-01-2008, 23.30.30 | #22 |
Utente bannato
Data registrazione: 22-05-2007
Messaggi: 363
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Intellettualismo o ignoranza spensierata?
L’intervento dotto di katerpillar auspica una ricongiunzione tra taoismo e confucianesimo, ma porta con sé dei punti oscuri. Li riporto qui sotto, testualmente, nella speranza che Giancarlo avrà la gentilezza di spiegarceli meglio.
Cosa vuole dire la frase “Oggi, per esempio, proviamo ad unirci in gruppo e costruiamo un missile con una navetta spaziale per andare sulla luna. Ci vorrebbero almeno altri cinquecento anni se bastano.”. Un secondo dubbio. Katerpillar si interroga su cosa sarebbe accaduto se l'uomo avesse continuato a vivere a dimensione d'uomo, rispondendosi: “la vita sarebbe guidata dall'empirismo, come lo sta facendo ancora tra gli Aborigieni dell'Australia”. Cosa significa di preciso? Visto che ci sono, ripropongo il quesito inevaso di cui sopra. Cosa vuol dire in italiano la affermazione di katerpillar, questa volta contenuta nel precedente post (quello ispirato alla iconografia francescana), con cui Gian afferma: “condivido che è meglio rincorrere la conoscenza all'indifferenza e all'ignoranza”? Posso anche chiedere cosa intende dire katerpillar, sempre nel suo post precedente, con la espressione: “Indubbiamente è una bella domanda che avresti potuto risponderti da solo”? Grazie |
23-01-2008, 09.13.45 | #23 |
Ospite abituale
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Messaggi: 127
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Riferimento: Meglio l'intellettualismo o l'ignoranza spensierata?
Secondo me,sarebbe meglio un giusto equilibrio tra i due.
Essere ignoranti spensierati e comprendere i meccanismi dell'intelletto. Rimanere bambini e mai arrendersi all'intelletto istruito,l'intelletuale a mio aviso può trasformarsi in un machina guidata da un software che ne limità le sue potenzialità,meglio sapere ma non dissolversi completamente nel scientifico,il mistico racchiude ancora tante verità,meglio avere gli occhi aperti... -mio punto di vista- |
01-02-2008, 18.36.41 | #24 | |
Ospite
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Messaggi: 7
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Riferimento: Meglio l'intellettualismo o l'ignoranza spensierata?
Citazione:
Sono perfettamente d'accordo con il poter dire "almeno ci ho provato".......peccato non essere in molti con questa filosofia. Io sono un neoiscritto e leggendo i vari post devo dire che concordo quanto affermava simoriah in merito alle riflessioni conseguenti la fine di una storia...... Sono rimasto single da poco e nonostante sia stato io a provocare la fine mi ritrovo ora come sempre qui a farmi domande, a vedere se e dove avrei potuto fare meglio e di più. Purtroppo anche se resto fedele alla citazione di Katerpillar ci sono dei momenti in cui mi ritrovo ad invidiare chi inconsapevolmente riesce a fare una vita normale anche nelle situazioni più difficili, quelle in cui il dolore e la tristezza dovrebbero fare il loro corso, per imparare dal passato a non sbagliare in futuro........ed invece per paura di soffrire evita di pensare..... |
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01-02-2008, 20.23.20 | #25 |
Ospite
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Messaggi: 38
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Riferimento: Meglio l'intellettualismo o l'ignoranza spensierata?
Io ho scelto l'intellettualismo, per motivi etici e istintivi, e devo dire che è una scelta che costa un caro prezzo: molti hanno provato e provano in continuazione a farmi percepire come maniacale il mio intellettualismo... finora nessuno ci è riuscito.
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01-02-2008, 21.59.29 | #26 | |||
Ogni tanto siate gentili.
Data registrazione: 14-03-2007
Messaggi: 665
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Riferimento: Meglio l'intellettualismo o l'ignoranza spensierata?
katerpillar
Citazione:
Citazione:
Katerpillar Infatti non siamo in molti, senti cosa affermava Luzzati, nella sua unica pagina dell'antologia Italiana autori, dal titolo: I Giorni Perduti Luzzati Citazione:
A chi bisogna dar retta? Saluti. Giancarlo |
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02-02-2008, 10.53.49 | #27 | |
Ospite
Data registrazione: 01-02-2008
Messaggi: 7
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Riferimento: Meglio l'intellettualismo o l'ignoranza spensierata?
Citazione:
Non conoscevo il brano che hai citato ma è veramente calzante. Credo che nella vita chiunque di noi si sia trovato volente o nolente in una situazione come questa, nel guardarsi indietro vedendo le occasioni perdute o di essere mancato in molte situazioni. La differenza tra chi prova dolore nell'accorgrsene e cerca di trarne insegnamento per il futuro e gli inconsapevoli è abissale e dolorosa. Il punto però è un altro, io ho tentato di responsabilizzare una persona inconsapevole ma, senza entrare nel merito dell'educazione di questa persona e dei motivi per cui è così, non sono riuscito nel mio intento. Purtroppo il differente sentire, la diversa sensibilità fa in modo che il dolore e le difficoltà della vita vengano affrontate con la fuga, inconsciamente evitando il pensiero per non farsi troppo male......... In sintesi, per noi che ci facciamo le domande non resta che una cosa da fare: ACCETTARE. Ammetto però che non è facile accettare e soprattutto ammettere a se stessi che l'essere curiosi della vita, fare introspezione e scavare a ritroso per imparare dal proprio passato è più doloroso che scrollare le spalle e guardare sempre avanti........ Da "Elogio della Fuga" "Per noi, la causa prima dell'angoscia è l'impossibilità di realizzare l'azione gratificante, e sottrarsi a una sofferenza con la fuga o la lotta è anch'esso un modo di gratificarsi, quindi di sfuggire all'angoscia." |
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02-02-2008, 11.35.36 | #28 |
Ospite abituale
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Riferimento: Meglio l'intellettualismo o l'ignoranza spensierata?
Secondo me non è possibile scegliere tra i due..ognuno di noi è individuo a sé,ha predisposizioni,che siano innate o acquisite,il moto dello spirito ci porta a riflettere,un po',tanto,non del tutto..L'essenziale essendo di non farlo con forzature per arrivarci..ma solo perché uno ne sente un gran bisogno,un'aspirazione che lo spinge a..
Per gli anziani,rapporto a cio' che Giancarlo ha scritto..inanzitutto anni fa si pensava per prima cosa a provvedere ai bisogni primordiali,tale cibo e sopravivenza,i stimoli esterni erano ben diversi,e magari chi arrivava in fin di vita non si faceva neanche tutti quei quesiti esistenziali,perché la religione serviva loro ad essere sereni,nel senso che erano stati fiduciosi perché credenti in un Dio che li proteggeva..tutta la vita,e che li avrebbe assistiti sino all'ultimo loro respiro,ed anche oltre.. Gli estremi sono deleteri,si sa bene.. In quanto al bellissimo racconto di Buzzati,"i giorni perduti",ogni persona che lo legge ne percepisce qualcosa di diverso,colle proprie sfumature,senza intelligenza specifica,ma secondo la percezione e l'emotività personale,secondo l'introspezione che si è fatta..non si commanda..e conosco persone che lo apprezzerebbero come "testo",ma senza minimamente pensare o percepire quanto e come possa questo racconto essere stato scritto...anche per loro.. La consapevolezza non si trasmette,non si puo' forzare una persona a riflettere...allora,che ognuno sia al più vicino alla sua essenza,a cio' che sente animarlo..tal'è il mio parere..e vivrà bene,e troverà la felicità in lui stesso,strada facendo,e non la rincorrerà ovvunque come se fosse qualcosa da acquisire.. Mi è piaciuto molto l'intervento di Zio Zen tempo fa,non avevo tempo per mettere una risposta..mancanza di tempo...anche se il tempo...è un concetto astratto,e che non ha esistenza in sé!!! |
02-02-2008, 12.58.58 | #29 | |
Ogni tanto siate gentili.
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Riferimento: Meglio l'intellettualismo o l'ignoranza spensierata?
xeox
Citazione:
Probabilmente l'autore, chiedendo al giustiziere di ridargli quei tre giorni perduti, per cui era disposto a dargli qualsiasi cifra, si vede che non vi erano tutte le ragioni o i tentativi da te fatti, quindi i tuoi giorni non debbono definirsi persi, ma fanno parte di quelli che abbiamo definito con un formuletta: "Se non altro ci ho provato". Il che mi sembra che faccia la differenza. Poi, Per quanto riguarda cambiare le persone, è lo stesso errore che facciamo tutti: le persone non si cambiano, come non possiamo essere cambiati noi; o si trovava l'altra metà del paradiso oppure ci si mette alla sua ricerca. In bocca al Lupo. Saluti. Giancarlo. |
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02-02-2008, 13.12.29 | #30 | |
Ogni tanto siate gentili.
Data registrazione: 14-03-2007
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Riferimento: Meglio l'intellettualismo o l'ignoranza spensierata?
vero
Citazione:
In teoria è facile affermare ciò, nella realtà si tratta di sensazioni che vanno maneggiate con cura, con discernimento, e non mi sembra che questo venga sempre fatto; è proprio per questo che, ci ritroveremo tutti nel botro con kazzirra o katerpillar, ad aprire le casse contenenti i nostri giorni perduti. Ma in fin dei conti: chi non ha dei giorni perduti o occasioni perdute alzi la mano, sicuramente la sua coscienza lo sbugiarderà. Saluti. Giancarlo. |
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