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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
14-01-2007, 01.15.42 | #32 | |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
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Riferimento: Le cause del disamore nell'uomo
Citazione:
..del resto,perche sposarsi?...a che serve veramente? qualcuno/a mi saprebbe spiegare quali sarebbero le ragioni portanti per scegliere il matrimonio?? |
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14-01-2007, 02.01.57 | #33 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 23-02-2005
Messaggi: 728
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Riferimento: Le cause del disamore nell'uomo
Citazione:
Ovvio: la donna persegue potere e denaro. Non così l'uomo, il quale, pur limitato dalle aspettative femminili, nell'altro genere ricerca qualche bellezza, esteriore o interiore, fino al punto di "illudersi" quando non ve ne sia traccia. L'uomo si innamora. La donna, invece, si incapriccia. |
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14-01-2007, 16.12.41 | #34 |
l.'amore è vita...
Data registrazione: 30-06-2004
Messaggi: 99
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Riferimento: Le cause del disamore nell'uomo
perchè secondo me il denaro e potere fa più presa sul sesso femminile che su quello maschile.
Sul discorso che la donna si incapriccia e l'uomo si innamora non sono molto daccordo. |
14-01-2007, 23.52.37 | #35 | |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
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Riferimento: Le cause del disamore nell'uomo
Citazione:
..e perche,sempre secondo te,potere e denaro fa molta piu presa sul femminile che sul maschile? |
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15-01-2007, 11.43.13 | #36 | |
capire é non capire
Data registrazione: 13-04-2006
Messaggi: 12
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Riferimento: Le cause del disamore nell'uomo
Citazione:
Argomento vecchio come il mondo cara nevealsole. Prima di tutto una precisazione. Non c’è differenza tra le cause di disamore in una donna o in un uomo. O meglio, possono essere differenti le motivazioni addotte ma non cambia il meccanismo. Prima di parlare di disamore, occorrerebbe specificare cos’è l’amore. Anche qui argomento lungo e complesso. Possiamo dire comunque che occorre distinguere tra innamoramento ed amore, ovviamente. Vorrei quasi dire, per amore di battuta, che l’amore inizia quando finisce l’innamoramento. L’innamoramento è prima di tutto proiezione, E poi desiderio di possesso. L’amore è accettazione gioiosa dell’altro, a prescindere dalle imperfezioni, ed è principalmente altruismo, cioè volere il bene e la felicità dell’altro anche, al limite, a danno della propria. L’innamoramento è una situazione di illusione di fusione. Si pensa cioè che quella persona è il tuo perfetto complemento. E’ come ti piace fisicamente, psicologicamente, comportamentalmente. Incontra i TUOI desideri, in misura molto superiore alla norma. C’è inoltre un forte desiderio di possesso, di proprietà, proprio come quando ti compri qualcosa che ti piace molto e che nei primi periodi continui ad usare, guardare, ammirare. E la proiezione illusoria della felicità. C’è molto egoismo ed edonismo in questa fase…. Uno degli errori più comuni in questa fase è convincersi che ciò che ancora non quadra dell’altro sia poi superabile ed amalgamabile: si pensa “lei (o lui) poi cambierà in questo e in quello e diventerà come lo voglio io”. Poi avviene che questa “pressione” questo desiderio di modifica dell’altro, faccia nascere la resistenza, e quindi nasce il conflitto per la ricerca della propria autonomia ed identità e quindi comincia una lotta di potere. Se l’altra persona risulta “immodificabile” dove si vorrebbero le modifiche, allora la sensazione di fusione si va spegnendo ed affiora la delusione. Allora la mente comincia ad indulgere più sul negativo che sul positivo e “l’amore” finisce. La cosa è ancora più difficile se le aspettative reciproche sono pure contraddittorie ed incoerenti… Se si supera questa fase e si comincia a vedere le differenze e i “difetti” con indulgenza e come aspetti positivi della personalità dell’altro, allora comincia un rapporto diverso, più di amore e meno di innamoramento, e allora si possono metter le basi di un rapporto più duraturo. Ci sarebbero anche altre cose da dire, ma come ho accennato è argomento lungo e complesso. Un affettuoso saluto. Elitheo. |
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15-01-2007, 15.30.06 | #37 |
l.'amore è vita...
Data registrazione: 30-06-2004
Messaggi: 99
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Riferimento: Le cause del disamore nell'uomo
..e perche,sempre secondo te,potere e denaro fa molta piu presa sul femminile che sul maschile? dice Acquario 69
Penso .... perchè la donna preferisce la sicurezza economica ad altri aspetti quindi privilegia l' aspetto economico dell'uomo. |
15-01-2007, 22.33.54 | #38 | |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
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Riferimento: Le cause del disamore nell'uomo
Citazione:
ok grazie per le tue risposte..un po ridotte all'osso ma va bene lo stesso ..quasi quasi apro un thread apposta |
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16-01-2007, 06.31.37 | #39 |
Rudello
Data registrazione: 08-01-2006
Messaggi: 943
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Riferimento: Le cause del disamore nell'uomo
Disamoramento
Grazie a tutti i 38 (fin’ora) intervenuti e grazie soprattutto a “nevealsole” per l’interessante argomento proposto alla nostra riflessione. Credo che sia meglio partire da lontano per vederci più chiaro e spaccare la cosa in due tronconi. Pregiudizialmente ricordare che l’uomo è un animale, ed il rapporto fra i sessi nel suo equilibrio attrazione/repulsione è finalizzato, nel disegno naturale, al mantenimento e successo evolutivo della specie. Solo dopo, ma tenendo sempre presente questa premessa, si possono considerare le molte “contaminazioni” di natura sociale, psicologica, spirituale, sociale ecc che rendono il problema, e l’analisi dello stesso particolarmente complesso nella “specie sapiente”. Per omaggio al tono poetico di tutto il dibattito dirò che l’incontro amoroso ed il suo svilupparsi è assimilabile alla sorte di un fiore di pesco. Con innumerevoli altri simili ogni bocciolo si schiude sul ramo offrendosi al pronubo, nella speranzosa attesa di un fecondo futuro. Sono i giorni della primavera quelli, i “giorni dell’innamoramento” come ho letto nell’intervento di un altro “forumista”. Ma lui saggiamente osserva: “l’amore comincia quando finisce l’innamoramento” ed infatti quel dolce profumo e quei petali di seta svaniranno lasciando solo una infinitesima traccia, un piccolissimo dolce ricordo. Di quei fiori, molti cadranno subito infecondi, ché il pronubo è passato troppo in fretta, o distrattamente, o spogliato di polline. Ed infiniti altri abortiranno per via, nell’amore di un giorno, di un mese, di un tempo più lungo. Perché?... per la scarsezza della linfa, o il poco sole, o il vento, il gelo o un chicco di grandine. Semplicemente perché è nel disegno della natura che non ogni amore maturi fino a diventare adulto. Considerazione aggiuntiva. Avete fatto caso che la cascola naturale è sempre meno abbondante man mano che i frutticini diventano più grossi e pesanti?. La loro tenacia nel crescere in amore aumenta fino alla nuova trasformazione, quando i semi saranno maturi e pronti a lasciare l’albero. Nel concreto quindi, il “disamore” segnalato da “nevealsole” ha basi naturali e nulla di strano che la più parte degli amori finisca perché… qualcosa si rompe. Ed io credo che solo raramente si possa individuare il “motivo”. Di solito avvertiamo la “causa scatenante”, come l’altro amico che diceva di aver scoperto “in un attimo” che la compagna non gli andava più. Io credo che quello sia solo l’ultimo atto di un processo degenerativo cominciato chissà quando, o di una incompatibilità montata nel tempo. Ma l’uomo è l’ “essere senziente”, e quindi ha bisogno di indagare anche “come mai la cosa non è andata”, scoprire delle responsabilità… e possibilmente scagionare sé stesso. Ha ragione, perché le cause del “disamoramento” (orrendo termine!) non sono tutte soggettive e legate al cuore, pensiero ed anima di lui… o identicamente “di lei”. Farò un esempio concreto, parte del mio vissuto, immediatamente premettendo che non elevo nessuna accusa né attribuisco responsabilità se non ad una realtà sociale ormai lisa ma non ancora dimessa. Ai miei tempi (ho sposato nel ’63) e nella mia regione, le ragazze venivano allevate (in perfetta coscienza e concordia fra i genitori) per il conseguimento di uno scopo preciso: sposarsi. Quella era la meta fondamentale, quando non unica, cui aspirare per una donna, e da raggiungere ad ogni costo. Nel popolino certo, ma anche nelle classi sociali più elevate culturalmente ed economicamente. Naturalmente gli strumenti ed i mezzi erano differenti, ma la mentalità assai simile per tutti, dal miserello al notabile: le figlie andavano sposate, ed “al meglio” possibile. Finito. Una volta accasate, le ragazze si presumeva avessero fatto la loro parte, il resto, toccava al marito. Chiare le conseguenze di questa mentalità diffusa? Per costume, senza alcuna malizia, la ragazza che avevi conosciuto ed amato fino ad ieri, oggi, a nozze concluse, era una donna del tutto diversa. Perché lei “sapeva” così. Da oggi era donna e doveva pensare ad altro. Basta belletti e frivolezze, vesti accurate ed acconciature bizzarre. Mia moglie era laureata ed impegnata in mille attività culturali ed umanitarie, quindi all’apice della scala sociale, nel suo ambiente. Una “donna in carriera” si direbbe ora. Sposata, immediatamente abbandonò tutto, anche brillanti prospettive, tenendosi solo l’insegnamento: «perché nella famiglia non si può mai sapere se occorrerà un aiuto…». E sua sorella minore non ebbe autorizzazione a sposare prima di lei… (infatti sposammo lo stesso giorno). Medioevo?... no, solo tempi e modi diversi, e se vogliamo dire che in questi cinquant’anni abbiamo superato tutto e conquistato infine la civiltà, possiamo anche dirlo… Ma nessuno di noi è solamente se stesso. Neppure oggi, inutile illudersi. Rudello 16 gennaio 2007 parole 746 FR “Le cause del disamore” |