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26-05-2006, 09.52.58 | #25 | |||
Ospite abituale
Data registrazione: 05-04-2002
Messaggi: 1,150
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Citazione:
Credo che, per affrontare questo argomento assai dibattuto, sarebbe più opportuno inaugurare un thread apposito, che parli appunto di cosa sia il Male, anche perché ritengo che connettere il Male alla morte sia fuorviante. Quando nella Bibbia si parla di Morte non credo ci si riferisca al non-essere, più probabile che la Bibbia e i suoi più insigni commentatori intendano riferirsi a quella spirituale, una morte morale, non certo alla morte intesa nel senso più ampio cui siamo abituati normalmente ad attribuire noi. Pensare che un peccatore, colui, cioè, che vive nel peccato, immerso e preda del Male, non esista mi pare una forzatura operata per far collimare il pensiero di Agostino con uno status non effettivo; desumere da questo fraintendimento che il male non esiste, è un’altra forzatura indotta dalla prima. E’ assolutamente innegabile che il dolore pervade il mondo da sempre, e il dolore sgorga dalla ferita procurata alla terra proprio dall’imperio della protervia del male. Citazione:
Qui fai torto ad una delle principali qualificazioni di Dio: l’onnipotenza. Essendo egli onnipotente, cioè potente in ogni possibile ed impossibile (per noi) estensione, Egli non può trovare alcuna limitazione alla propria capacità creativa, perché qualsiasi limite determinerebbe un limite proprio a questa Sua infinita (cioè senza fine, senza limiti) onnipotenza, determinando così un’aporia insanabile fra quanto comunemente attribuito a Dio e quanto da noi pensabile in termine di Suo limite. La capacità creativa di Dio, infinita, implica l’impossibilità del pensiero umano di porre un margine che demarchi l’estensione della Sua infinita ed imperscrutabile volontà di creare; è questa una delle ragioni per cui la teologia apofatica asserisce, con buonissime ragioni, che non sia possibile per il pensiero umano conoscere fino in fondo Dio e il suo disegno teleologico: il finito che si confronta con l’infinito, mentre è ammissibile che il finito percepisca come un labile riverbero la possibilità dell’infinito, senza però mai riuscire a com-prenderlo in toto: < Così tra questa/ Infinità s'annega il pensier mio:/ E 'l naufragar m'è dolce in questo mare >. Citazione:
Qui rilevo una forte contraddizione con quanto da te asserito in un post precedente. Affermare con tanta perentorietà che Dio sia Amore, lascerebbe intendere che Egli sia solo Amore. Precedentemente, invece, hai sostenuto che Dio sia Bene e Male: < Credo che sia evidente ai più, che tra i vari testi dell'A.T. ci sia l'idea di un Dio Onnipotente, che è l'autore sia del bene che del male.> |
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26-05-2006, 10.19.19 | #26 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
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Citazione:
Ovviamente non può essere così…io volevo solo sottolineare la difficoltà di un punto d’incontro in un dialogo che come sviluppo di pensieri parte da considerazioni, immagini, idee completamente differenti. Un dialogo che porta ad un concetto comune deve partire dalla posizione dubbiosa in entrambi gli interlocutori. Se uno dei due, diciamo, è un po’ più avanti…ovverosia come nel nostro caso erge a verità assoluta la base di discussione (l’esistenza di dio e la non esistenza del male) e la mantiene come fulcro in ogni suo pensiero, ciò che per me deve essere ragionevolmente dimostrato (seppur riconoscendo grossi limiti a questa nostra ragione) trova dall’altra parte sempre appropriata giustificazione. Nel tuo ultimo post per esempio mi hai fatto scoprire un altro limite di questo dio… - Egli non saprebbe creare il “non–esistente”…e nel momento in cui questo “non-esistente” si manifesta in maniera così palese non può farci nulla… …ed allora mi chiedo...come mai potrebbe questo dio punirmi per il male che commetto se questo male “non esiste”? |
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26-05-2006, 12.18.16 | #27 | |||||
Utente assente
Data registrazione: 21-07-2004
Messaggi: 1,541
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Citazione:
Un esempio come un altro: Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. (1Giovanni 3:14) La verità è che si inizia veramente ad esistere, dal momento in cui si nasce per la seconda volta. Prima si è morti. Si è un non essere. Citazione:
A parte il fatto, che l'Onnipotenza è qualcosa di incomprensibile per l'essere umano. Come ho già detto, non esistendo il male, di cosa stiamo parlando? Dio non può creare il male? Ma non esiste... Quindi cosa vuoi creare cosa? Citazione:
Credo che sia importante non dimenticarsi di questo fattore. Citazione:
Non c'è contraddizione. Prima ti ho esposto il pensiero degli ebrei e dell'ebraismo, che non conosce dualità. Dio è sia bene che male. Poi ti ho esposto il pensiero dei cristiani e del cristianesimo, che conosce una certa dualità, soprattutto secondo il Vangelo di Giovanni (si veda Dio vs il Principe di questo mondo). Leggendo poi il seguente passo, si può ben capire come Dio = Amore, e Dio è non uguale al male. Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. [...] Se uno dice: «Io amo Dio», ma odia suo fratello, è bugiardo; perché chi non ama suo fratello che ha visto, non può amare Dio che non ha visto. (1 Giovanni 4:7-8.20) Credo che qua ci sia la strana credenza, che nella Bibbia non ci sia stato alcun mutamento dalla prima all'ultima pagina, un evoluzione delle varie concezioni che troviamo presenti. Beh, è una credenza sbagliata, dato che la Bibbia è tutt'altro che dogmatica, espondendoci vari punti di vista differenti, esponendoci quasi una sequenza di discussioni, fino alla conclusione finale che si è fatta: La Parola si è fatta carne, e per un tempo è vissuta in mezzo a noi. Citazione:
Il male è già un vortice distruttivo in sé stesso. Ha scavato una fossa e l'ha fatta profonda, ma è caduto nella fossa che ha preparata. [...] Le nazioni sono sprofondate nella fossa che avevano fatta; il loro piede è stato preso nella rete che avevano tesa. [...] Essi avevano teso una rete ai miei piedi, mi avevano piegato, avevano scavato una fossa davanti a me, ma essi vi son caduti dentro. (Salmi 7:15;9:15;57:6) Chi scava una fossa vi cadrà, e la pietra torna addosso a chi la rotola. [...] Chi spinge i giusti a percorrere una via sbagliata cadrà egli stesso nella fossa che ha scavata; ma gli uomini integri erediteranno il bene. [...] L'uomo su cui pesa un omicidio, fuggirà sino alla fossa; nessuno lo fermi! (Proverbi 26:27;28:10;28:17) Chi scava una fossa vi cadrà dentro, e chi demolisce un muro sarà morso dalla serpe. (Ecclesiaste 10:8) Chi commette il male, nel senso di chi tende al non essere, ci finisce lui stesso, senza per forza di cose che qualcuno intervenga. Elia |
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26-05-2006, 13.21.57 | #28 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Citazione:
Gia', il LOGOS. Ma andrei ancora piu' indietro sino ad Apollo e poi ancora piu' indietro sino a Parmenide. Il viaggio nel Regno degli Inferi, le cui porte sono custodite da Giustizia e aperte da Persefone. Chi li arriva da Vivo viene accolto a braccia aperte. Chissa' cosa vuol dire..... |
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26-05-2006, 14.45.53 | #29 | ||
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Citazione:
questo, essendo un forum di filosofia, è un luogo dove si propongono tesi corredate di argomentazioni, in modo tale da potersi accorgere se quel che si crede è falso o meno. la dimensione fortemente dogmatica di alcuni modi di vivere la religiosità, per propria natura, rifiuta il dialogo, quindi rifiuta l'uso del forum. queste, ovviamente, sono delle mie idee Citazione:
non credevo che ci fosse ancora qualche teista che, ai giorni nostri, sostenesse che il male non esiste per 'salvare' dio da queste argomentazioni.... comunque, questa posizione -- almeno per un tesita della tradizione occidentale -- non può essere sostenuta, infatti la tradizione religiosa occidentale (che è quella che stiamo qui discutendo) ha una forte componente morale, che si concretizzano con molti precetti da seguire. inoltre l'idea è che l'uomo è per sua natura peccatore, ciò propenso al male. quindi il male esiste. (come dice maxim, la stessa presenza dell'inferno implica che si creda che ci sono delle azioni o degli eventi considerati come 'male'.) continuo ad aspettare una eventuale confutazione del mio argomento epicurus |
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26-05-2006, 14.59.38 | #30 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Re: Teodicea o il problema del male
Citazione:
Mah, dire che "Dio lasciò sorgere il male a causa della malvagità dei primi uomini" non sta in piedi. Visto che i primi uomini li avrebbe creati lui, ci sarebbe da chiedersi perchè mai li avrebbe creati malvagi. Il male per curare la sofferenza? Mi convince ancora di meno. E' ovvio che la risposta giusta è la prima: Dio non è coì. Come Jessica Rabbit. Lei non è così, è che la disegnano così. Abbiamo dipinto un'immagine di Dio e poi pretendiamo pure che Dio ci si adegui? La domanda veramente interessante invece sarebbe chiedersi che cos'è il male. Dire che un terremoto è male, veramente non mi convince molto. E' male per noi, e solo se sopra la terra in moto c'è una città. Gli uccellini del terremoto se ne fregano abbastanza! Il fatto che l'uomo affermi che il terremoto in sè è male ha lo stesso valore etico che ha un'allergico ai pollini che affrema che la primavera è male! Quindi, cos'è il male? Ultima modifica di Fragola : 26-05-2006 alle ore 15.03.24. |
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