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12-03-2006, 01.53.01 | #32 | |
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Data registrazione: 02-02-2003
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Non "sofismo cavilloso" ma percorso obbligato strutturale del linguaggio (ed affini):
Citazione:
del materiale, del rappresentabile, immaginabile! Ma se lo stesso concetto lo facciamo filtrare più in profondità ci verrà chiaro come la rappresentazione del "niente", proprio perché "contrasto a ", "polarità necessaria alle definizioni", "contrasto necessario al confinare le linee di demarcazione", alla sua estrema rappresentazione, per la qualità della sua essenza che lo rende tale, per la sua qualità insita, il "niente", "nulla", non può che assumere i suoi connotati propri nel momento stesso in cui di questo, qualsiasi cosa non si possa oltremodo affermare, immaginare, rappresentare ed in ciò comprovandone la sua "nullità", poiché lo stesso nome lo definisce! Non si può dimostrare la sua "esistenza" o la sua "inesistenza" poiché a tal guisa entrambe corrisponderebbero in quell' "oltre" dalla non possibile definizione, ma si può render palese la sua dimostrabilità nella concezione logica propria del nome che lo definisce; allora "niente" sarà "niente" quando nessun parametro diretto [conosciuto ed "esistente"/ "materiale" >comprendendo per "materia" tutto il possibile rappresentabile (fisicamente, matematicamente, concettualmente, per ciò che concerne la sua entità, essenza, qualità di"non essere" od "essere")] possa mai essere in grado di dimostrarlo. Mi si potrà obiettare che tale parametro di indimostrabilità provi in definitiva la sua non esistenza (la non esistenza del niente/nulla), ma ciò è paradosso logico per l'impossibilità per definizione di poter definire <<l'entità Nulla>> che essendo tale non può essere racchiusa nella forma rappresentativa di "esistente" né di "non esistente" facendo categoria "a parte"!! Se "Nulla" è tutto ciò non materialmente (né fisicamente o altro) verificabile, rappresentabile attraverso questa dimensione mentale, né attraverso gli strumenti da essa utilizzata, ne si deduce infine che tale "Nulla" deve per logica appartenere ad una dimensione che esula dalle mentali conosciute o conoscibili e, perciò anche dalle opposte e compenetranti concezioni di "esistenza" e non esistenza" da noi usate per definire ogni possibilità concepibile. Non è possibile quindi l'eventualità di definizione intorno alla sua ipotetica qualità essenziale, ma solo la sua dimostrazione concettuale per definizione! Riesco a rendere il io pensiero? Il pensiero che hai espresso in forma poetica è non solo condivisibile ma anche in un certo senso in linea con un'immaginazione intimista del "Nulla" spesso concepito in quella forma di "infinitezza non quantificabile", di "eternità entro ed oltre il finito" che associamo e "saggiamo" nello specchiarci l'anima alla Fonte, sia questa la controparte oscura dell'amata/o od il cuore stesso di un tramonto! Un saluto! Gyta |
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13-03-2006, 12.13.36 | #33 | |
Rudello
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RECIPROCITA'
Citazione:
RECIPROCITA' Alla fine di tutto ahimè io non vedo che il buio del "niente". Quindi è giusto che oltre questa vita di "niente" ci sia bene qualcosa! Rudello 12 marzo 2006 parole 28 |
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16-03-2006, 19.20.44 | #34 |
Non lo so...o forse si...
Data registrazione: 19-02-2006
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a
Il nulla, niente, vuoto o come o vogliamo chiamare non è altro che il 'non esistere'. Ma noi stamo provando a capire l'opposto di una cosa che ancora non abbiamo capito, cioè l'esistere. Questo è un concetto strano, forse addirittura privo di senso. Se si vuole spiegare a un profano non penso che si riuscirebbe. Ma puo esistere il non esistente, il nulla?
Inoltre del nulla possiamo immaginare solo la parola poichè è inimmaginabile, se ci proviamo ci verrà in mente uno spazio vuoto e nero, forse, ma nel nulla non c'è ne spazio ne colore. La più bella definizione di nulla è: assenza di tutto Ma se adesso c'è qualcosa (Universo) può esistere anche il nulla? Si, c'è per forza. Ma allora significa che il nulla può 'contenere' qualcosa o può essere contenuto. Ma? Ma la domanda iniziale non chiede cosè l'essere e il non essere, chiede perchè c'è qualcosa. E questa è una domanda senza possibilità di risposta. |
22-03-2006, 11.41.46 | #37 | |
Rudello
Data registrazione: 08-01-2006
Messaggi: 943
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Citazione:
Un'altra pittoresca immagine di nulla, che circolava trent'anni fa era: "Il nulla è un armadio vuoto senza armadio" Ma l'amico filosofo osservò: "Questo ha significato solo per chi, nell'armadio, avrebbe da metterci qualcosa" Rudello 22 marzo 2006 |
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22-03-2006, 11.53.19 | #38 | |
Rudello
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Messaggi: 943
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Re: a
Citazione:
A voler essere precisi, la domanda iniziale recita: "Perché esiste qualcosa invece che nulla?" il che mi pare abbastanza diverso dal semplice: "Perché c'è qualcosa" |
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22-03-2006, 13.22.52 | #39 |
Moderatore
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il qualcosa è tutto e nulla
E’ tanto difficile comprendere il nulla quanto impossibile e’ avere nozione del tutto; senza il nulla non capiremmo qualcosa, e senza qualche cosa non potremmo avere nozione del nulla; il tutto ed il nulla, l’essere e il non essere, due concetti paradossali quando sono disgiunti , ma i soli in grado di significare il nostro mondo quando coesistono:
pensate allo scorrere del tempo, all’estensione dello spazio, alla causa ed all’effetto, al divenire e trasmutare…(cosa c’e’ fra causa ed effetto se non il nulla?…dove correrebbe il tempo se non fosse intervallato dal nulla? …e il tutto dello spazio non sarebbe definito se non vi fosse il nulla ) il nulla separa e definisce cio’ che il tutto tende ad uniformare senza distinzione…come farebbe la nostra ragione a servirsi solo del nulla o solo del tutto per comprendere qualcosa?…solo dell’essere o solo del non essere? Il “qualcosa” e’ sempre una mescolanza di tutto e di niente. Tutto e niente…sono due comodi strumenti inventati dal nostro cuore per illudere se’ stesso … affinche’ la ragione se ne possa servire, cioe’, per illuderci di capire qualche cosa riguardo a noi e al nostro mondo. Saluti Ultima modifica di and1972rea : 22-03-2006 alle ore 13.26.52. |
23-03-2006, 03.48.02 | #40 | |
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Data registrazione: 02-02-2003
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Re: il qualcosa è tutto e nulla
Citazione:
Sbrigativetto.. Eh..?!! Ti comprendo!! (Qualcosa però si può.. si può.. Se non altro per il nostro affamato ego.. e messo a nanna lui, cioè levate di torno le sciocchezze, ciò che resta è 'compreso' anche se spesso non coincide con l'avere "la foto del dna di Dio".. accontentiamoci di risiedere nel "dna"; Oh.. mica "niente", no?! Gyta |
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