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09-03-2006, 01.14.40 | #24 |
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Data registrazione: 02-02-2003
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Dimostrazione per.. logica
Il nulla esiste al pari del non-nulla!
Dimostrazione: >Il "non-nulla": identificato come "materia, energia o quant'altro"; >Il "nulla": poiché la sua "esistenza" si prova attraverso l'impossibilità di verificarlo (sennò che "nulla" sarebbe? ) [Talmente semplice.. da sfuggirci da sotto il naso!! Questa situazione comunque conferma l'assoluta relatività d'ogni cosa (e non-cosa), e prima ancora sottolinea l'inseparabilità tra "evento" (o "cosa") osservato ed osservatore!! Ci è dato di vedere non escludendoci dall'"oggetto" visto/percepito > poiché in relazione a noi! Ci è dato da dedurre (o supporre) attraverso la medesima metodologia. In un certo senso coerentemente al discorso di epicurus quando afferma che senza un campo d'azione al quale far riferimento mancano gli 'estremi' per porre la questione entro i limiti che la potrebbero verificare.. Se non ho capito male i suoi interventi!] (La mente è realmente un.. labirinto! Ogni cosa da noi è percepita/rapportata a questa "dimensione" mentale e di questa dobbiamo tener conto.. affinché il labirinto non sia trappola.. senza uscita!!) Gyta Ultima modifica di gyta : 09-03-2006 alle ore 01.22.26. |
09-03-2006, 01.33.40 | #25 | |
Rudello
Data registrazione: 08-01-2006
Messaggi: 943
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Re: Dimostrazione per.. logica
Citazione:
Francamente non me la sento di condividere, forse perché la mia vecchia mente è ormai troppo lisa per fare ragionamenti difficili. Mi sembra che di stia confondendo la non-esistenza con "un qualcosa che esiste" e si chiama "non-esistenza" Cioè per esempio: "c'è una mela sul tavolo" è una affermazione di esistenza . Tolgo la mela e dico "c'è una assenza di mela, sul tavolo" e pretendo che sia ancora un'esistenza. Se è questo, su cui si voleva approfondire, zitto zitto ritiro i remi in barca e cambio argomento. |
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09-03-2006, 04.43.34 | #26 |
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Data registrazione: 02-02-2003
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Il lato "scuro" della luna.
Considerazioni dall'odore mistico-metafisico
attraverso un percorso logico-deduttivo (l'altra forma della materia Il nulla che contiene il non-nulla/ il non-nulla che contiene il nulla; il non tempo che contiene il tempo/ il tempo che contiene il non tempo/ la mente che contiene la non-mente/ la non mente che contiene la mente. Non: "materia" &d "antimateria" Ma: "materia &d antimateria" l'altra faccia del "nulla" Non polarità >ma dimensioni del vedere/ Non dimensioni ma >La Dimensione) Può una "forma" non percepibile ("nulla") essere percepita da una "forma" che percepisce (mente)? Può essere solo dedotta! Non immaginata secondo la sua realtà, poiché è la realtà della mente ad immaginare (quindi la nostra). Il resto è immaginazione confinata ai sensi-materia. Qualcuno (qui sul forum) faceva l'esempio della luce che passa attraverso un prisma e la comparazione è tra il linguaggio della luce proprio della luce, impossibile alle nostre labbra ed il linguaggio dei colori modalità attraverso cui la percepiamo (quindi non direttamente): il nulla sta alla luce, come i colori stanno al nostro linguaggio (ed alla sua materialità> del linguaggio); Non vediamo direttamente la luce ma i colori come rappresentazione di questa. Deduciamo la luce attraverso analisi materiali; dedurremmo (a mio avviso) il nulla da analisi puramente concettuali.* Tra il nulla e il non-nulla non c'è un dialogo oggettivo ma relativo; e la relazione intercorre nella diversa deducibilità l'una dell'altra (per ora mi limito a dedurre la sua "esistenza", quella del "nulla" poiché il mio metro di rapporto e di analisi avviene attraverso ciò che io definisco non-nulla cioè la mia materialità, i miei sensi, la mia mente -ma potremo anche togliere "mio" di fronte alle specificazioni: ancor meglio resterebbe "materialità" "sensi" "mente" ) * Allora il linguaggio dei nomi (pensiero) sembrerebbe il più vicino in assoluto alla "qualità" fondamentale della non percepibilità del "nulla". Seguendo questa logica c'è allora una predisposizione del pensiero (della mente) a poter concepire, seppur non rappresentare, il nulla. Questa concezione del nulla, questa deduzione sarà tanto più vicina ad un ipotetica oggettività tanto più si avvicinasse allo scemare della qualità soggettiva (o meglio -relativa!) dell'immaginazione della mente. Ma esiste un "immaginazione" che sia non frutto diretto di questi sensi, di questa dimensione della materia? Forse quella senza "coscienza di sé" (così come la intendiamo noi; la roccia ad esempio)? Che allora ancora una volta ci trovassimo di fronte a strutture completamente mentali: l'essere ed il non essere nella materialità ed il nulla in sé medesimo (tutte e tre unicamente strutture mentali/interpretazioni/divisioni di ciò che in realtà "oggettivamente" sarebbe diversamente "concepibile")? E che intercorre tra l'ipotetica non coscienza di sé (così come la intendiamo noi) ed il nulla (quello della non-materialità non"esistenza"-assoluta) ? C'è un rapporto tra lo spazio ed il non-spazio?** Ancora la risposta risiede nella nostra deduzione puramente concettuale, diciamo "per assurdo" più vicina al linguaggio matematico come lontana rappresentazione? ** Se non c'è spazio non c'è materia né tempo.. allora il "nulla" (ancora non immaginabile, ma concepibile) esiste. Gyta Ultima modifica di gyta : 09-03-2006 alle ore 04.50.47. |
09-03-2006, 10.50.45 | #27 | |
Rudello
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Re: Il lato "scuro" della luna.
Citazione:
Mi dispiace... un "pelettino" troppo sofisticato, per me, ma grazie lo stesso! |
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10-03-2006, 17.03.48 | #29 | |
Rudello
Data registrazione: 08-01-2006
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vergognandomi un po'...
Citazione:
... confesserò che il pezzetto l'ho preso a caso, per non fare un "riferimento" troppo lungo, come consigliato nella "netiquette". Ma, se lo consenti ai miei capelli bianchi, ti voglio bene lo stesso! |
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