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24-11-2002, 21.33.15 | #23 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 04-11-2002
Messaggi: 92
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Re: L'essere umano è superiore alla natura delle cose.
Citazione:
...in quale direzione lavora la natura ed in quale l'uomo?... ...quali hand. l'uno e l'altra prolificano ed estinguono?... ...i cani o i padroni?... Potrebbe essere che l'uomo sia un handicap della natura? Ultima modifica di diestop : 24-11-2002 alle ore 21.36.09. |
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25-11-2002, 17.23.24 | #24 |
Ospite
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Messaggi: 22
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Potrebbe anche essere
Non so copiaincollare come fai tu se me lo spieghi... intanto
...in quale direzione lavora la natura ed in quale l'uomo?... La natura lavora in modo che i migliori sopravvivano e i peggiori si estinguano (è scienza, non l'ho inventato io), in quale direzione lavora l'uomo non ne ho idea, ma è innegabile che travolge i fin qua utilizzati principi naturali. ...quali hand. l'uno e l'altra prolificano ed estinguono?... Gli handicappati in natura sono quegli organismi che peggio si adattano all'ambiente, sono migliori e la natura li seleziona per continuare la specie. ...i cani o i padroni?... La battuta è carina. |
25-11-2002, 23.41.45 | #25 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 04-11-2002
Messaggi: 92
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Re: Potrebbe anche essere
Citazione:
...non ho ancora capito come non riesci ad inquadrare l'uomo nella natura... La natura, inevitabilmente, selezionerà l'uomo come ha sempre fatto...quindi l'uomo altro non è che un tassello della stessa...quindi al limite andrebbe inteso come un qualsiasi altro organismo della natura che, in quanto hand. o virus (matrix) o altro che si voglia, sarà selezionato...potrebbe quindi essere migliorato o peggiorato come dici tu...potrebbe questo dell'uomo essere solo un passaggio selettivo da "colui che travolge i principi naturali" a "colui che si adatta e non danneggia l'ambiente" (io spero in questa) o in qualsiasi altra cosa...però chi ti dice che il gettar la stella marina in mare altro non sia che un piccolo avvicinamento all'organismo che tu definisci "migliore", che non travolga la natura come ultimamente sta facendo ma si amalgami di nuovo con essa?... ...ma poi la stella in se non contava un cazco con il significato profondo della storia...anche se ciò che ho scritto petrebbe in qualche modo centrare... ...e ciò che affermi: "Se le stelle marine erano lì è perchè la selezione naturale voleva questo. Quel tizio ha solo fatto un danno alla natura..." ...è una cazzcata annegabile dicendo semplicemente che quel tizio ha agito così perchè la selezione naturale voleva questo... ...sempre che consideri l'uomo parte integrante del processo selettivo della natura...altrimenti illuminami...ciao... Ultima modifica di diestop : 25-11-2002 alle ore 23.46.37. |
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26-11-2002, 09.20.55 | #26 |
Ospite
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Messaggi: 22
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...è una cazzcata annegabile dicendo semplicemente che quel tizio ha agito così perchè la selezione naturale voleva questo...
Dicendo questo in parte hai ragione se ragionassi come se l'uomo si adatta all'ambiente come fanno tutti gli organismi. Ti faccio un esempio: ci sono specie che siestingueranno a causa delle modificazioni ambientali prodotte dall'uomo (preciso che non sono ambientalista, ma dico solo le cose come stanno), ora qualcuno potrebbe dirmi che quegli animali DOVEVANO estinguere perchè non più adatti all'ambiente, ma quell'ambiente è frutto di modificazioni non naturali dell'uomo, quindi la loro estinzione è innaturale. L'uomo modifica inesorabilmente l'ecosistema producendo danni che la natura potrà riparare solo fra milioni d'anni. La stella marina magari sarebbe dovuta morire perchè in sovrannumero in quelle acque (è solo un es., magari era una stellina sfortunata e basta), e l'uomo ha creato uno scompenso rimettendola in un ambienbte che l'aveva selezionata per l'estinzione. Detto questo due precisazioni: non mi avete spiegato come si copiaincolla come fate voi e la riflessione ha preso una piega completamente diversa. Un saluto, Salvatore. |
26-11-2002, 09.59.31 | #27 |
Ospite abituale
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Messaggi: 128
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Sì, è l'approccio più corretto.
Sì, se ciascuno di noi, pur se nel suo ambito ristretto, si attiva, il suo contributo produce risultati utili pur se limitati e se un tale comportamento fosse diffuso si allargherebbe l'ampiezza del beneficio.
Certo contemporaneamente ad un'azione diretta e immediata, si dovrebbe attivare una "pressione" verso gli enti e le autorità preposte per avviare o accelerare una soluzione generale. E' solo un alibi quello di dichiarare irrilevante e quindi inutile il proprio contributo di fronte a problemi gravi e generalizzati. Sono anni, oramai, che rifiuto aiuti indiretti (collette) e deleghe per gente lontana. Qui (in Italia) accanto a noi vive tanta gente bisognosa di aiuto. E' più certa e concreta un'azione di solidarietà diretta che indiretta. |
26-11-2002, 12.46.17 | #28 |
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Messaggi: 63
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in linea con te
Per FalcoAntonio
Aiutare per mezzo di organizzazioni, in primis si aiutano le organizzazioni stesse che nel loro statuto hanno il far sopravvivere loro stesse, con tutta quella serie di loro regole e regolamenti, col rischio poi di veder finire in discarica indumenti e marcire alimentari in container ai porti... Però se altro mezzo non v'è... Cmq, questo era il senso del mio chicco di grano nel silos... Con un chicco di grano (simbolico) aiuto una persona, una famiglia, che, nella globalità, è ben poca cosa... Ma è quel che posso... Se però fossimo in due a portare il nostro chicco, in tre, in mille... Per Salvatore: ma quando ti ammali ti curi o lasci che Madre Natura compia il suo corso, con le conseguenze del caso? Inoltre, per quanto riguarda il copiaincolla, neppure io son capace... Così se ti risponderà qualcuno, ne approfitterò anch'io. Saluti carlostogi |
26-11-2002, 13.47.19 | #29 |
Ospite
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Io non mi ammalo mai
Scherzi a parte, certo che mi curo (anche se dalle medicine cerco di stare il più lontano possibile).
Ci sono dei dogmi sui quali, però, dobbiamo concordare: 1)L'evoluzione VUOLE che il più adatto si riproduca e il meno adatto si estingua (d'altra parte guardatevi attorno: sono sempre i più in gamba quelli che scopano, mentre gli sfigati organizzano un 5 contri 1). 2)L'uomo stravolge le regole evolutive perchè seleziona l'ambiente 3)L'uomo è un essere superiore di più alto grado rispetto alle altre specie 4)Il valore dell'uomo è oltre il suo potere generativo, ma si espande a tutta l'umanità Io mi curo in quanto non devo estinguere il mio patrimonio genetico. Se morissi per qualche malattia è perchè evidentemente il mio organismo non è sufficientemente adatto a questa situazione ambienale. ma se mi curo e sopravvivo posso far progredire l'umanità con la mia opera. Io non dico di uccidere i malati e gli handicappati, ma di limitare la loro procreazione. |
26-11-2002, 14.37.39 | #30 | |
Ospite abituale
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Re: Io non mi ammalo mai
Citazione:
Scherzando, ma non troppo. Per fortuna la realtà ci mostra che nessuna certezza è possibile, che il futuro non è ipotecabile! Ho visto gente umile felice e gente ricca suicidarsi, pur se lapalissianamente parlando, meglio nascere ricchi, sani e belli che poveri malati e brutti... Ma nessuno di noi si sceglie le condizioni di nascita nè quelle esistenziali. Molti sono stupidamente convinti che meriti e colpe siano soggettivi, ma a ben riflettere così non è. Questo è uno dei maggiori inganni! L'evoluzione della realtà non garantisce alcunché ad alcuno. Ho visto tanta gente in buona salute incappare in patologie croniche e gravi... Forse è anche per quello che molti di loro si curano dei meno fortunati ... |
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