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07-11-2005, 17.17.55 | #23 | |
Ospite
Data registrazione: 03-11-2005
Messaggi: 35
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Citazione:
Mi scuso se ho arrecato disturbo a qualcuno; non era certo mia intenzione; volevo solo rispondere alla domanda posta da Lord Kellian. Marco |
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07-11-2005, 18.14.12 | #24 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Citazione:
Faccio una considerazione di ordine generale. Quello che vorrei fare capire io è che gli uomini sono accomunati prima di tutto dalla ragione. Su questa potenzialità di capire, conoscere e dialogare, poi qualcuno sviluppa la fede, la quale porta ad una visione del mondo che, non voglio dire se sia giusta o sbagliata, ma certamente non è più comprensibile con la ragione. Chi ha la fede dovrebbe innanzi tutto essere cosciente che, parlando con un non credente, deve fermarsi alla ragione, perché è solo su quel piano che ci può essere dialogo e questo non per cattiva volontà, ma perché chi non ha la fede, non può capire cosa sta dicendo chi ce l’ha. Io suggerisco questa riflessione a chi ha la fede e parla con uno che non l’ha. Gli dico: - ti rendi conto che stai cercando di spiegare cosa sia la luce ed i colori ad un uomo nato cieco? – Una nato cieco non ha nel suo back ground la matrice del colore, non può capire neppure se chi gli spiega è bravissimo nel descrivere la sua esperienza. Ora, se veramente la fede da all’uomo qualche cosa in più, chi ne è dotato mi spiega, come mai acquisendo la fede, ha perso la sensibilità di capire questa semplice “verità” e pretendete che anche chi non ha fede veda il mondo alla sua maniera? |
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07-11-2005, 22.26.55 | #25 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Citazione:
Questo paragone col nato cieco rende molto bene l’idea che mancando la matrice esperienziale non si può capire, ma forse può essere soggetto ad interpretazioni che non erano nel mio intento, nel senso che nella comune accezione un cieco ha un forte handicap rispetto ad una persona che vede. Quello che volevo dire io è che, se una persona non ha l’esperienza di un qualche cosa, non può capire cosa sia quella cosa. Banalmente chi non ha mai avuto una sciatica non può sapere cosa sia un’infiammazione al nervo sciatico, per quanto bravi possiamo essere nel descriverlo. Anche il fatto che chi ha la fede ha qualche cosa in più di chi non l’ha era detto in questo senso. Io ho il raffreddore quindi ho qualche cosa in più di chi non l’ha….. Constatazione di una situazione oggettiva o stato di fatto senza valutazioni di merito. (punto) Torniamo alle ricostruzioni storiche. L’indagine che ho scritto dall’uomo delle caverne ai primi prodromi della religiosità documentata dalla storia, l’ho estrapolata, non senza sforzo, da diverse letture. Non sono riuscito ad andare oltre ed il materiale storico, inerente le religioni, che ho trovato, è veramente poco. Questo forse perché la storia è interessata marginalmente alle religioni ed i testi religiosi non sono certo storici. Inoltre gli storici seri non si azzardano in ipotesi e prima della storia scritta non dicono nulla. Se qualcuno conosce siti o testi, affidabili, che hanno fatto questo tipo di ricerca e me li segnala lo ringrazio fin d’ora. Ultima modifica di VanLag : 07-11-2005 alle ore 22.36.34. |
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17-11-2005, 20.27.25 | #26 |
Utente assente
Data registrazione: 21-07-2004
Messaggi: 1,541
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VanLag trascrive:
----- Gesù non ha fondato una religione “nuova”, ne formulato dottrine sulla natura di Dio, sulle sue relazioni coi fedeli, sul destino degli individui, etc. che non fossero già famigliari ad ogni Giudeo del suo tempo. ----- Sei sicuro che Marcello Craveri abbia scritto questa cosa? Se sì, credo che sia opportuno capire fino in fondo quel che Craveri voglia dire con queste parole... perché se no si può giungere a delle conclusioni completamente sbagliate!!! Ma vabbé, qua non si discute però su cosa ha portato di NUOVO Gesù e il cristianesimo... quindi... non vorrei aprire un dibattito nel dibattito. Evita in futuro - Van Lag - di trascrivere cose che non hanno a che fare con il tread, ok? È una questione di correttezza. Ciao, Elia |
18-11-2005, 09.53.16 | #27 | ||
Ospite abituale
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Messaggi: 2,959
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Citazione:
Gesù non ha un concetto diverso del “regno”, ma per lui, almeno nei primi tempi della sua predicazione, il segno della pangenesi non è già l’impegno dei fedeli di osservare ciecamente, con rigido conformismo, le norme legali, bensì la decisione di applicare intelligentemente tali norme nella relazioni col prossimo. Più che una preparazione al regno, il rispetto della Legge è già, per Gesù, l’attuazione del regno stesso. Si è detto e si è scritto molto a questo proposito. Si vuole vedere nel comportamento di Gesù un gesto rivoluzionario rispetto alle credenze tradizionali del suo popolo: disprezzo della sacralità levitica e delle norme della Legge, per affermare un nuovo concetto di religione interiore. Si è detto che Gesù ha capito la religione come una disposizione naturale al bene, senza bisogno che l’uomo sia guidato sulla strada del dovere da imposizioni e da precetti esteriori. Occorre ridimensionare questo entusiasmo, che rischia di fare scambiare Gesù con un libero pensatore dei nostri giorni. Gesù non è mai arrivato fino al punto di considerare l’idea del bene un imperativo della nostra coscienza. Egli subordina sempre la nostra condotta ad una norma esterna (il volere di Dio) che ha la pretesa di condizionare la nostra libertà con la promessa di premi e la minaccia di castighi. Inoltre i suoi precetti morali sono tutti derivati dalla tradizione mosaica e dai testi sacri. Gesù non ha fondato una religione “nuova”, ne formulato dottrine sulla natura di Dio, sulle sue relazioni coi fedeli, sul destino degli individui, etc. che non fossero già famigliari ad ogni Giudeo del suo tempo. Il cristianesimo è il prodotto di un’evoluzione avvenuta soprattutto durante i primi quattro secoli d.C. e non opera di una sola persona. In particolare il concetto chiave del discorso che vuole fare Craveri, secondo me, è quello tra la morale insita in ogni uomo, (una disposizione naturale al bene), contro il concetto mutuato dalla fede che l’etica e la morale, provengano da “dio”, come espresso in questo passo del pezzo che ho riportato. Gesù non è mai arrivato fino al punto di considerare l’idea del bene un imperativo della nostra coscienza. Egli subordina sempre la nostra condotta ad una norma esterna (il volere di Dio) che ha la pretesa di condizionare la nostra libertà con la promessa di premi e la minaccia di castighi. Questa non è storia ma sono considerazione, secondo me molto sensate, dell’autore. Dal canto tuo se sai qualche cosa di diverso, ho se hai tesi contrarie, invece di insinuare dubbi, potresti esporre le tue conoscenze in maniera chiara e comprensibile, sia qui, che aprendo un altro 3d. (Una brutta Verità è comunque meglio di una bella menzogna). Citazione:
Il passaggio dalla nascita del “dio biblico” o giudaico al “dio cristiano”, (quindi attraverso le intenzioni di Gesù), mi sembra un’evoluzione naturale del 3d espressa, tra l’altro, in un momento nel quale il 3d rischiava di morire e non si stava certo ampliando il concetto di apertura. Comunque cercherò di stare ancora più attento. |
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18-11-2005, 19.12.05 | #28 |
Utente bannato
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Il dio biblico.
Salve,
l'ultimissima scoperta storico-archeologica dice che il Dio biblico era il faraone Ay. Lui seguiva la nuova religione di Akhenaton,la religione del Dio-Sole,Aton. Pertanto si faceva chiamare : Aton-Ay e,nel corso dei secoli,la T è diventata D e il nome diventa :Adonai che è il Dio ufficiale della religione ebraica,soprattutto dei "catechismi "ebraici come il Sepher ha Zohar,il Talmud e la Qabballah ,lo Sepher Yezirah ecc. Devi sapere che ,per il popolo bue è inconcepibile il Dio trascendente,il Dio di Socrate e di meister Eckhart. Il popolo bue vuole un dio in carne ed ossa,un dio di cui si conosce nome e cognome,via e indirizzo e numero di telefonino. Ed è per questo che il Partito Nazional Cattolico ha inventato Cristo come Dio che si fa UOMO. E ancora più inconcepibile,per il popolo bue,è il Dio Tutto,il Tao di Lao Tzu ,cioè il vero Dio,quello che esiste realmente. "L'uomo adora la menzogna e teme la Verità più della morte,più della malattia,della miseria,del cancro." (Osho Rajneesh.) Che Santa Diana Spencer (*) sia sempre con voi e col Suo Spirito. Amen. (*) Diana Spencer è quella principessa che fu assassinata facendo schiantare la sua mercedes contro il 13°pilone del tunnel di Pont de L'Alma e il cui cuore è stato divorato da...... Vedi:"Il segreto più nascosto"di David Icke.........ah! ah! Ah! Ah! adesso vediamo chi ama la Verità e chi la menzogna!!! Kantai. |
18-11-2005, 19.24.08 | #29 |
Utente bannato
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Le regole della storia.
Salve,
leggendo gli ultimissimi testi di archeologia ho scoperto una cosa che non sapevo:l'autore dice che bisogna ben distinguere fra mitologia e storia. Un fatto è storico se si possiedono documenti certi,statue,bassorilievi,mone te,iscrizioni ecc. Ora ,parlando della Bibbia,sono personaggi storici Re Erode,Pilato Isaia,Giosia Giuditta,Esther ecc. Sono personaggi mitologici :Abramo,Isacco,Giacobbe,Salomo ne,David e Gesù Cristo. Pertanto dire Gesù,Figlio di David è come dire Ercole figlio di Zeus. Di Ercole e di Zeus non abbiamo nessun documento storico che provi la loro esistenza e così di Salomone e di Gesù. Saluti. Krishna,figlio di Polifemo. |
19-11-2005, 16.11.31 | #30 |
Utente assente
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Kantashi scrive:
---- se si possiedono documenti certi,statue,bassorilievi,mone te,iscrizioni ecc. ---- E perché le statue, i bassorilievi, le monete, le iscrizioni dovrebbero essere dei documenti certi? Perché le piramidi di Egitto dovrebbero testimoniarci che esistevano gli egiziani? Eri tu forse presente quando loro le hanno costruite...? No? E allora cosa affermi con tanta sicurezza cosa è successo in passato, e cosa no? Il fatto che TU dici che Gesù è un mito con assoluta certezza è la dimostrazione che NON sei uno storico attendibile... Le tue parole, anche se interessanti ed istruttive, si trasformano in sciocchezze, quando giungi alle tue conclusioni... davvero peccato! Elia P.S.: Kan... trascrive: ---- L'uomo adora la menzogna e teme la Verità ---- Interessante come per te menzogna è l'opposto di verità, cosa che né gli ebrei né Gesù pensavano quando utilizzavano il termine verità nella loro lingua. Ultima modifica di Elijah : 19-11-2005 alle ore 16.15.40. |