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20-09-2005, 09.20.13 | #17 |
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Epicurus.
riferimento: <.....e per questo la tua proposta mi pare riduttiva....> Per la seconda volta, nella stessa mattinata, mi costringi ad invitarti a riflettere meglio su quello che leggi, poiché, come ho detto a Weyl, che aveva fatto tutto un'elenco di bugie da lui conosciute (ma a quella lista se ne potevano aggiungere altrettante senza raccontarle tutte), non comprendo dove sia la riduttività del mio intervento. Inoltre, il tuo risulta contradditorio per i seguenti motivi; infatti: anche quando accenni alla bugia per difendere la propria incolumità lo si fa per paura, anche se si tratta di un'altro tipo. Quando il bambino dice una bugia sul fatto che non ha rubato la marmellata, lo fa per paura. Ma le bugie prese in considerazione dalla domanda non credo che si referissero a questo tipo, ma a quelle raccontate dagli adulti nei più svariati casi "utilitaristici". Ovvero: in qualunque situazione vengano affermate evidenziano una difficoltà dell'individuo nel vivere concretamente la sua vita, da persona consapevole e autocosciente, come tu affermi. Ti porto un esempio concreto: un marito tradisce la moglie o viceversa, pur continuando a vivere, come se nulla fosse, sotto lo stesso tetto, continuando a farsi le coccole e a raccontarsi bugie all'infinito. Come deve essere valutato questo atteggiamento umiliante per entrambi? La persona matura, che non ha paura della vita e che è cosciente del proprio diritto alla vita felice, non stando più a suo agio con la propria moglie o il proprio marito, si mette a tavolino e chiarisce la situazione, poi si separa e va ad aprire un nuovo spazio con la persona che ama. Come potrai appurare, caro Epi, la paura di vivere o l'incapacità di risolvere i problemi sono sempre alla base delle bugie. "Negazione della realtà della vita", quindi paura della stessa. Ciao. Vapensiero. . JGKV. Ultima modifica di Vapensiero : 20-09-2005 alle ore 09.25.42. |
20-09-2005, 10.20.40 | #18 | |
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Citazione:
Ciao Vapensiero, non capisco che cosa sia contraddittorio nel mio intervento precedente (eventualmente falso). Comunque quello che dicevo io era che il caso limite in cui la persona mente a se stesso e indirettamentente anche agli altri, tale persona non ha la stessa responsabilita` di chi mente consapevolmente all'altro: e quest'ultimo mi sembrava il caso sul quale l'apertore del topic ci invitava a riflettere. E io ho detto che - in quest'ultimo caso, che riguarda la bugia consapevole agli altri - si mente per mantenere uno status desiderabile, che potrebbe essere: tentar di non aver paura (o minimizzarla), evitare umiliazioni, assicurarsi privilegi, etc... epicurus |
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20-09-2005, 11.33.49 | #19 |
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Le bugie sono un sottrarci alle nostre responsabilita', ci nascondiamo per apparire con una sembianza diversa da quella che siamo veramente...la classica maschera che abbiamo indossato ma che dovremmo gettare...comunque le ragioni che sono dietro le bugie sono tante...la paura di mostrarci, l'insicurezza, la poca stima che abbiamo di noi,... ma esiste anche un mentire sapendo di mentire e puo' essere per motivi utilitaristici, strettamente egoistici o a fin di bene
Vaniglia |