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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
10-09-2006, 21.00.41 | #7 |
Fashion addicted
Data registrazione: 10-09-2006
Messaggi: 5
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Riferimento: Immaginazione e creatività
Quello sollevato è un problema interessante che forse è ingiusto relegare nell'angusto spazio della filosofia ma è semmai interdisciplinare e comune a vari ambiti dell'agire umano.
Comunque mi sembra doveroso fare un pò di ordine tra le idee qua. Il concetto di creazione come creatio ex nihilo fa la sua comparsa nella nostra cultura con la diffusione della Bibbia. Fino ad allora si ritiene che non esistesse nelle civiltà greche e romane un'idea simile (anche se in latino esisteva il termine 'creare' non stava a indicare un concetto simile a quello della creazione biblica). Con l'avvento del cristianesimo si definisce il concetto di creazione che si riferisce proprio all'atto divino di creare dal nulla ed è appannaggio solo di Dio. Anche se per noi ormai è normale parlare di creatività in relazione all'arte non è sempre stato così, pare che il primo ad associare arte e creatività fu un polacco del XVII secolo, Maciej Kazimierz Sarbiewski, che sostenne che i poeti creano "a somiglianza di Dio". E' solo con l'Ottocento che arte e creatività si legano indossolubilmente, anzi la creazione è appannaggio solo dell'arte. E' ancora più recente l'utilizzo del concetto di creatività ad altri ambiti. Tatarkiewicz nel suo "La storia di sei idee" arriva a dire che si sarebbero creati 3 concetti diversi di creatività: quella divina come creare dal nulla, quella riferita in generale all'agire umano che consiste in un forma attenuata di quella divina ovvero intenderebbe il proporre modelli, strutture, composizioni originali, innovative e\o che si distinguono per l'acceso lavoro intellettuale intrapreso e una terza accezione che sarebbe prettamente artistica e consiste nella capacità delle opere d'arte di creare nuovi mondi, nuove realtà. Visto che parlate di Einstein allora mi sembrerebbe interessante ragionare su come in età assai recente si è venuta ad attenuare quella sostanziale divisione di arte e scienza che si era formata a partire dalla famosa Querelle des Anciens et des Modernes. Diciamo grosso modo che la fine del monopolio dell'induttivismo come metodo scientifico, in particolar modo con l'opera di Popper, liberando lo scienziato dal compito di dover derivare le sue teorie dai fatti e nulla più ha permesso che anche nella creazione di teorie scientifiche si possa parlare di creatività e di dimensioni dell'agire di solito escluse dalla scienza. Compito dello scienziato popperiano è elaborare teorie non importa quanto audaci, creative, fantasiose siano poiché poi passeranno al vaglio nel mondo pesante dei fatti. Voi che ne pensate? |
11-09-2006, 10.09.23 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-09-2006
Messaggi: 184
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Riferimento: Immaginazione e creatività
" Quello sollevato è un problema interessante che forse è ingiusto relegare nell'angusto spazio della filosofia ma è semmai interdisciplinare e comune a vari ambiti dell'agire umano. "
assolutamente daccordo " E' solo con l'Ottocento che arte e creatività si legano indossolubilmente, anzi la creazione è appannaggio solo dell'arte. " Ci tengo a precisare che secondo me l'arte è rintracciabile a tutti i livelli della vita e non solo in quelle attività comunemente considerati arti come pittura musica poesia ecc...una volta mi capitò di pensare che l'essere umano poteva essere l'unico caso in cui opera d'arte e artista coincidevano. Insoma questo per dire che se esistesse la creatività come appannaggio solo dell'arte...bhe questa si troverebbe a tutti i livelli della vita...c'è persino chi ha scritto " l'arte di vivere "!! |
11-09-2006, 10.45.04 | #9 |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-09-2006
Messaggi: 184
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Riferimento: Immaginazione e creatività
Una pre-conclusione:
In presenza di memoria e quindi di pensiero, creare è difficilmente possibile se non impossibile, infatti se il pensiero è legato alla memoria non si può pensare qualcosa di realmente nuovo...si può meglio parlare di immaginazione, pensiero laterale o atto parzialmente creativo ma non di reale creatività. Il problema dunque sono il pensiero e la memoria! Ne consegue: 1) è possibile pensare senza memoria? No! 2) se non è possibile pensare senza memoria, se esiste la possibilità di creare, non è certamente prerogativa del pensiero. 3) può esistere un tipo di azione all'interno dell'essere umano che non sia pensiero? azione che non è riconducibile alla memoria? 4) insomma se esiste la possibilità di creare, questa possibilità non può provenire dal pensiero...quindi non si può PENSARE qualcosa di nuovo...o SI CREA o NON SI CREA...ma è possibile agire in assenza di pensiero? ...forse qualche essere umano l'ha sperimentato! Se esiste un atto creativo questo non può essere prerogativa del pensiero ma di qualche altra cosa...forse uno stato dell'essere privo di pensiero in cui l'individuo è totalmente nel presente senza rimbalzare tra passato e futuro a causa dell'incessante movimento del pensiero...uno stato dove l'essere umano è totalmente in sintonia con ciò che lo circonda...io purtroppo non l'ho mai sperimentato! La mia conclusione: il pensiero può essere solo strumento per esprimere un qualcosa di eventualmente nuovo...ma non si può pensare qualcosa di nuovo altrimenti si riattinge inevitabilmente dalla memoria. Se esiste la creatività questa non è legata al pensiero per cui per sapere se esiste o la sperimentiamo realmente oppure potremo solo essere costretti ad IMMAGINARLA provando a pensare qualcosa di nuovo...il che è impossibile. Ultima modifica di individuo : 11-09-2006 alle ore 11.23.22. |
11-09-2006, 12.08.42 | #10 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 176
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Riferimento: Immaginazione e creatività
Citazione:
L'atto creativo puro sulla materia, è prerogativa esclusiva di Dio : solo lui può creare cose costituite da elementi che non appartengono alla ns dimensione, quali : atomi, luce, gravità, linee, punti, ecc. L'uomo può creare, ma solo, partendo da gli elementi di base che Dio gli ha dato, e, tra l'altro in maniera molto limitata ! Per quanto riguarda ciò che non è materia, come i sentimenti, i principi, l'etica, ecc., le cose stanno allo stesso modo : la tendenza al bene, l'amore, il senso della comunità, ecc. quando vengono compiutamente creati e sviluppati in una persona, sono sempre il frutto di ispirazioni, coincidenze, interventi provvidenziali, che ci portano a creare in noi ciò che noi riteniamo "la nostra originalità". P.S. : la seconda parte della risposta, è una mia opinione Ciao |
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