ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
05-02-2005, 14.50.34 | #4 |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
|
"io sono" è indipendente da ogni percezione. "Io mi percepisco" dipende molto da ciò che gli altri vedono di noi e dal "feddback" (si dice così?) che ci arriva attraverso gli altri/specchi di noi stessi. Credo che la differenza stia proprio qui. "io sono" non solo il corpo, bensì anche il corpo, ma soprattutto altro dal corpo.
|
05-02-2005, 15.36.03 | #5 | |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
|
Citazione:
allora, tu dici che i condizionamenti in realtà non esistono, perchè il condizionamento vero e proprio sarebbe un imput esterno capace di installarsi, così come è, dentro la mente della persona, per poi da lì influenzare la sua visione del mondo e il suo modo di comportarsi. ma un input del genere non potrebbe esistere, dici, perchè ogni input inviato dall'ambiente e percepito dai sensi, prima di influenzare la vita della persona, deve affrontare il passaggio obbligato della sua mente, che lo rielabora secondo i suoi filtri caratteristici, filtri che svolgono la funzione di manipolare l'input in modo da conferirgli la forma adatta a incastrarsi nell'idea di sè che si possiede. per fare un esempio (abbastanza demenziale ma pur sempre un esempio), se io fossi un Saloon nel far west, un Saloon che si crede un Saloon tranquillo e sereno, un condizionamento sarebbe un pistolero che entra in sella al suo cavallo e inizia a sparare ovunque. ma nella realtà un condizionamento del genere non può esistere, e questo perchè c'è nella Mente del Saloon un filtro, che si trova subito dietro alla porta, ed è nella fattispecie un energumeno gigantesco che perquisisce ogni avventore, privandolo immediatamente della pistola, se ce l'ha. il condizionamento, allora, non potrebbe esistere, perchè ogni persona ha dei filtri mentali che plasmano gli input in arrivo, al fine di renderli congruenti con l'idea che ha di sè. Idea di sè che esisterebbe incondizionata all'inizio di tutto questo processo: infatti prima viene l'idea di sè, poi, l'idea di sè in questione crea i filtri mentali adatti a trasformare gli imput che gli passano attraverso in modo da renderli congrunti all'idea di sè. (prima viene l'idea del Saloon tranquillo, poi si assume l'energumeno per perquisire gli avventori, in modo che questi non disturbino la placidità del Saloon). solo che questa prima idea di sè può essere un idea condizionata. sono d'accordo che un condizionamento vero e proprio, in senso stretto, non può esistere, nel senso che ognuno ha una mente particolare che è biologicamente predisposta ad elaborare certe informazioni in un certo modo che è differente dal modo di un altro, e sono convinto che le persone nascono con delle potenzialità la cui realizzazione le farà star bene. ma sono altrettanto convinto che molte persone non riescono ad essere se stesse perchè sono state condizionate a diventare simili a certi modelli, condizionamenti ricevuti in età infantile diciamo (è un concetto psicologico risaputo, comunemente ritenuto valido dalla comunità scientifica) che agiscono sul bisogno di amore del bambino in questo modo: la figura genitoriale importante per il bambino gli dice: se non sei in questo modo, allora non ti voglio più bene. così il bambino è costretto a rimuovere gli aspetti della sua personalità che potrebbero privarlo dell'amore di cui ha bisogno, per cercare di diventare il più possibile simile al modello di bambino che è posto come condizione per essere amato. il bambino può finire con l'identificarsi davvero con questa idea di sè inautentica, e su questa idea costruire i suoi filtri mentali. per tornare all'esempio un pò assurdo, ma spero comunque comprensibile, il Saloon in questione, nella sua realtà più profonda e personale sarebbe un Saloon pieno di risse, di ubriachi che giocano a poker e si ammazzano a vicenda, di donne bellissime e un pò puttane, ma la sua mamma gli ha detto "caro il mio piccolo Saloon, se non sei un Saloon tranquillo non ti voglio più bene". Così il Saloon è diventato tranquillo ed ha assunto l'energumeno che perquisisce gli avventori. Ultima modifica di r.rubin : 05-02-2005 alle ore 15.42.12. |
|
05-02-2005, 20.25.05 | #7 | |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
|
Citazione:
la mano potrebbe essere più calda del fuoco... forse sarebbe neglio affermare che la mano non è il fuoco. |
|
05-02-2005, 22.07.40 | #8 |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
|
hai ragione, il senso era quello.
un altro esempio, mettiamo che una persona sia blu, abbia una personalità color blu, e i suoi occhi blu vedano il mondo come attraverso un vetro blu, sfondo del suo sguardo. l'uomo blu non riuscirà a vedere gli oggetti colorati dello stesso blu del suo sguardo, perche un oggetto appare solo se contrasta con lo sfondo, un nuvola bianca appare nel cielo blu, una nuvola blu non appare nel cielo del suo stesso colore. se l'uomo blu tentasse di guardare se stesso, non riuscirebbe a vedersi, così come non riesce a vedere una nuvola blu nel cielo blu. però, a voler continuare il discorso, bisogna ammettere che all'uomo blu dovrebbe balzare chiaramente all'occhio ciò che con il suo vero essere, l'essere blu, non ha nulla a che fare, ad esempio un certo candore interiore. ed effettivamente, quando tutto nella nostra vita fila liscio, tutto appunto fila liscio, e viviamo serenamente, senza vedere nulla che non sia a posto. ma ecco che quando qualcosa non funziona subito ci accorgiamo del problema, che macchia il corso naturale, sereno della nostra vita, e ci diamo da fare per risolverlo. |
06-02-2005, 09.16.32 | #9 |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
|
allora per percezione d me intendo l'idea ke io ho di me
ad esempio posso pensare 'io sono simpatica, intelligente,' 10 persone diverse potranno confermare, o dissentire per qkno potrei essere antipatica, quindi come io appaio a me e' gia' diverso dall'apparire all'altro in questo caso, quando nn c'e' un accordo tra due apparenze dove la verita'? e me sto a incarta' d nuovo perke' sono vere tt e due alla fine se per me sono simpatica per me e' verita' questa, se per te sono antipatica e' verita' anke questa e ho pure sbagliato l'io sono simpatica perke' nn e' una cosa ke si puo' stabilire aprioristicamente ma sempre relativa a ki osserva c penso un altro po' e cerco un altro esempio, nn mi garba nemmeno quello del blu nessuno e' blu', oddio i puffi si, ma nn fanno testo cmq l'idea ke io ho di me nn e' detto ke combaci esattamente con quello ke io sono davvero la mia essenza e' oggetto del mio soggetto percezione io ascolto la mia voce, il mio battito cardiaco mi sento soffrire o gioire mi percepisco, allo stesso modo percepisco il mio carattere se e' solare, cupo iracondo o sereno, in questo senso intendevo apparire a se' ecco l'esempio, forse quello ke hai fatto prima del saloon rubin, ho imparato ke per essere ben accetta nella societa' devo rispettare determinate regole e infossare il mio io piu' naturale ke magari trova leggittimo uccidere ma questo per i vari condizionamenti l'ho negato a me stessa tanto tempo fa tanto da nn sapere nemmeno piu' d ritenerlo leggittimo e' rimasto nell'inconscio quindi io agiro' e pensero' come se fossi questa persona per l'idea ke mi sono costruita d me e ... in questo caso esiste un modo per andare a cercare l'essenza, l'inconscio, basta l'ipnosi .... forse |
06-02-2005, 10.25.18 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
|
Re: essere, apparire a se', apparire agli altri
x La_viandante
Nel quotidiano è impossibile sapere come gli altri ci vedono e neppure come ci vediamo noi. Possiamo avere un'idea di noi stessi specchiandoci negli altri. Ma nessuno specchio sarà mai perfetto. Quindi ci arrangiamo con quelli deformati, impolverati, opachi e cerchiamo di scoprire la verità su di noi. Ma la sola verità è quella che è dentro di noi. Ma anche questa è difficile da scoprire. Nella maggioranza dei casi noi viviamo usando maschere su maschere ed alla fine dimentichiamo il nostro vero volto, il nostro vero essere. Ci vuole tanta pazienza per tentare di scoprire la verità su se stessi. Non è facile ma possiamo provarci. Ciao Mary |