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16-02-2005, 11.24.21 | #42 | |
stella danzante
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Citazione:
ecco ke tt comincia a diventare piu' kiaro va bene allora facciamo cosi' function (essere numero a se' e agli altri) for essere numero = if 1=1=1 true else = false se io = microcosmo+influenze del macrocosmo microcosmo= inconscio+conscio+mediatore tra i due macrocosmo = microcosmi altrui+macrocosmi altrui+sollecitazioni ambientali se inconscio =x ossia inconoscibile o ain soph aur, (marcio quello d aristippo ke spara alla gente volante mentre vola(o le spari dall'alto?)) conscio=1 mediatore =1/x (mi sa ke e' da rivedere e correggere) qual e' l'operazione per conoscere se stessi? e proseguire verso l'elaborazione dell'espressione successiva, ossia essere numero agli altri p.s. herr se sei numero a te stesso spiegaci come fai |
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16-02-2005, 12.36.46 | #44 |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
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in effetti
nn e' proprio matematica ma programmazione, ma nn kiedermi quale linguaggio perke' mi sa ke me lo so' inventato
cmq l'idea nasceva dal fatto ke, se le parole, i comportamenti, gli atteggiamenti, le espressioni facciali, le definizioni (la comunicazione in toto insomma) danno adito a innumerevoli interepretazioni i numeri sono inequivovocabili, quindi era solo un tentativo d sperimentare una comunicazione il piu'possibile vicina alla matematica, e al tempo stesso un processo scientifico d comprensione del se' tentativo eh? ma nn sono sicura d aver assegnato la variabile giusta a tutto, credo sia da rivedere, nn ho tenuto in considerazione taaaante altre variabili |
16-02-2005, 22.06.16 | #45 |
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essere numero
Ogni numero è diverso dall'altro: per quanto due numeri possano essere vicini o simili, è sempre possibile distinguere l'uno dall'altro. Altrimenti diciamo che sono uguali, ovvero che si tratta di un numero solo.
Ogni numero è divisibile all'infinito... il che significa che "qualitativamente" i numeri sono uguali tra loro: tutti contengono l'infinito! Siamo abbastanza simili per poter apprezzare le nostre differenze! I numeri sono affascinanti, sono un ottimo esempio di individualità, e ci avvicinano ad una concezione astratta=precisa dell'esistente. Ma essi hanno a che fare con la nostra struttura: il nostro stato esistenziale; non chiariscono molto sulla nostra personalità. Credo che ciascuno di noi si esprima e comunichi con l'esterno in un modo unico. Il problema è quello di definirlo. Ci dobbiamo servire di categorie, di un linguaggio, che poi è interpretabile in tanti modi. Sarebbe davvero interessante proseguire l'esperimento de "La_viandante", e cercare di definire sè stessi, la propria percezione, e la percezione che gli altri hanno di noi, con uno strumento più affidabile come quello logico-matematico! Seguirò con attenzione questo 3d. |
22-02-2005, 11.05.49 | #46 |
stella danzante
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o' devo averla inkiodata questa discussione
cmq nelle variabili precedenti c'e' un errore madornale ossia ke ho dato come ipotetici numeri fissi cose ke invece nn saranno mai fisse. l'inconscio ad es. cambia d secondo in secondo in base alle modificazioni dell'ambiente circostante e delle variazioni anke kimike, e' in continuo cambiamento, evoluzione, e tt le operazioni diventano un attimino piu' complesse le connessioni sinaptike si creano continuamente e nn sono mai uguali in ogni millesimo d attimo siamo gia' diversi da quello prima mi arrendo |
22-02-2005, 17.15.12 | #47 |
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Equazioni e realtà
Il linguaggio matematico descrive la realtà? Il problema è interessante!! Io credo che la matematica si avvicini a quello che si definisce Verità. Penso ad esempio al fatto che il teorema di Pitagora ci indica una circostanza che è assolutamente vera e non è suscettibile di interpretazioni. Ma la matematica e la geometria operano su un piano Astratto. Ecco perchè nel mio post precedente avevo indicato l'eguaglianza astratto=preciso...
Se volessimo applicare la stessa procedura per descrivere la natura o la psiche, ci troveremmo di fronte a infinite variabili!! Il mio insegnamte di Matematica un giorno mi disse (spero che tu abbia qualche base di matematica ), che: Un sistema di equazioni è definito se ci sono lo stesso numero di incognite e di equazioni. Se assegniamo ad ogni cosa esistente un incognita, abbiamo infinite incognite. Per definire una delle incognite, consideriamo l'equazione: x = funzione di (a, b, c, d, e ....fino all'infinito) poi ancora a = funzione di (x,b,c,d ...infinito) poi ancora ogni incognita è una funzione di tutte le infinite incognite esistenti. Abbiamo un sistema di infinite equazioni e infinite incognite; quindi un sistema definito!! Ho fatto una distinzione:
Un'amica mi ha detto che la mia ricerca di logica e razionalità nasconde una profonda insicurezza... Pensa che io cerchi delle sicurezze perchè sono insicuro?? ...VERISSIMO ! Ultima modifica di vitnicalt : 22-02-2005 alle ore 17.30.08. |
22-02-2005, 18.11.22 | #48 | |
stella danzante
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Citazione:
e chissa' che non sia una risorsa questa se fossimo sicuri e irremovibili dalle nostre sicurezze, continueremmo a sbagliare sempre nello stesso modo le verita' che sono state largamente accettate (come la terra piatta o che fosse il sole a girarle attorno) hanno fatto perdurare un errore per secoli se ci fidassimo ciecamente di ogni nostra percezione, o cognizione senza mai metterle in discussione rischieremmo di non sapere mai se sono vere o meno certo però se ci fosse un metodo matematico per stabilire l'esattezza della percezione... se come dici tu le infinite equazioni e incognite danno necessariamente luogo a un sistema finito.... cio' nn toglie ke nn siamo lo stesso nella possibilita' d comprenderlo o e' una strada????? |
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22-02-2005, 18.46.05 | #49 | ||
Moderatore
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finezze:
Citazione:
Ogni numero e` divisibile all'infinito --> (implica) che ogni numero 'contiene' lo zero. I numeri non sono ovviamente uguali. Eventualmente hanno una proprieta`comune: sono finiti (questo per defizione di 'numero'). Citazione:
La matematica e` un linguaggio. Quindi, come il linguaggio naturale (ma in modo piu` preciso e 'utile'), puo` descrivere fatti. Ovviamente bisogna capire fino a che punto puo` descrivere una data situazione. epicurus |
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22-02-2005, 18.48.55 | #50 | |
Moderatore
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Citazione:
Mi sono perso un po' di post: che cosa significa essere 'numero di se stesso'? Viandande, la cosa mi interessa , potresti riscrivere la tua function in modo piu` comprensibile Per esempio, non capisco bene quali sono i parametri passati alla function. Poi non capisco il for e l'if. epicurus |
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