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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
12-02-2005, 23.19.04 | #3 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Citazione:
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13-02-2005, 16.37.40 | #4 | |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Re: La caduta del valore.
Citazione:
Pensiamo, per esempio, al MedioEvo. Non penso che allora le persone non avessero voglia smodata di possedere. Penso che questo desiderio sia sempre stato forte nell'uomo, in ogni epoca. Penso inoltre che probabilmente attualmente questo desiderio sia meno forte (ma comunque forte) del passato. Infatti l'arte, la lettura e l'interesse passionale verso varie branche dal sapere e` un canale di sfogo di questa voglia di possedere. Non so quanto nel Medio Evo fossero felici. Le donne non avevano pressoche` nessuna liberta`. Poi per gli uomini non cambiava molto (se non erano agiati, ma la maggior parte ovviamente non lo erano). Azzardiamo, in piu`, l'osservazione che l'amore e` una conquista relativamente recente. Tra matrimoni programmati e un rapporto basato su uomo padrone e donna schiava, non era possibile l'amore. La scienza e` scoperta. L'utilizzo di queta scopeta e` la tecnica, o tecnologia, quindi e` a questa che devi rivolgere la tua accusa. Ma non sono contento ugualmente , infatti la tecnica, come ogni altra cosa, e` uno strumento nelle mani dell'uomo e come tale sta a l'uomo la responsabilita` si usarla bene. Ultima battuta. Io non sono cosi` pessimista, anzi sono ottimista riguardo questo periodo storico: non e` la prefezione, certo, ma e` il migliore finora. Non dico che e` il migliore per le comodita`, bensi` dico che e` il migliore per le conquiste nel campo dei diritti dell'uomo. E basta questo per addombrare tutto gli altri nei epicurus Ultima modifica di epicurus : 13-02-2005 alle ore 16.41.51. |
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13-02-2005, 17.20.59 | #5 | |
Ospite abituale
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Citazione:
Siamo sicuri che l'uomo sia ancora il soggetto e la tecnica uno strumento nelle mani dell'uomo? La tecnica crea un mondo con determinate caratteristiche che non possiamo evitare di abitare, e al quale dobbiamo adeguarci. La tecnica forse non è più oggetto di una nostra scelta, non è più strumento nelle mani dell'uomo per dominare la natura, ma crea essa stessa le regole del mondo in cui viviamo, basate sull'efficienza, sulla funzionalità. Soggetto non è più l'uomo, ma la tecnica, e l'uomo si deve adeguare. Nell'età della tecnica l'etica celebra la sua impotenza, la sua incapacità di impedire alla tecnica, che può, di fare ciò che può. |
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13-02-2005, 17.29.50 | #6 |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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ciao dana, se pensi (ad esempio) al potere del feudatario forse ti rendi conto della differenza di questo con il potere della tecnica
Poi non capisco perche` i vari progressi tecnologici mi dovrebbero far essere piu` cattivo. Io penso alla mia giornata tipo e non vedo il controllo della tecnica su di me (e` molto comodo per me avere la macchina e andare nelle colline vicino a casa mia, e` molto comodo con il pc e internet chiaccherare con parecchie persone...) e non vedo questa che mi impone uno stile di vita meschino. Prendiamo le cose con piu` leggerezza e serenita` |
13-02-2005, 17.54.54 | #7 | |
Ospite abituale
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Citazione:
Su questo sono perfettamente daccordo ,anche sul prendere le cose con più leggerezza e serenità e anche sulla conquista dei diritti umani. I progressi tecnologici non ci fanno essere più cattivi, ma forse ci condizionano più di quanto vorremmo. La tecnica funziona, e può scavalcare tranquillamente l'etica, e anche l'uomo se occorre. Ma forse sto esagerando |
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13-02-2005, 17.58.32 | #8 |
Moderatore
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conigli per gli acquisti
sai dana dovresti provare a leggere qualcosa di Asimov, molti suoi racconti sono davvero intriganti e sono ambientati in futuri in cui la tecnica e` veramente progredita.
scusatemi per questo off topic, ma in alcuni suoi racconti Asimov parla appunto del rapporto tra uomo e supertecnica epicurus |
13-02-2005, 18.13.35 | #9 |
Ospite abituale
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uomo e supertecnica
Grazie per il consiglio, Epicurus, qualcosa ho letto tempo fa, e forse se ricordo bene una possibile soluzione è sempre quella di conservare e dare spazio agli aspetti affettivi ed emotivi della sfera umana, ai valori etici e morali.
Io riesco a vedere solo questo come via d'uscita all'analisi di Van Lag (ma so di avere una visione un po' pessimista su questo argomento). |
13-02-2005, 20.32.12 | #10 | |
Ospite abituale
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Re: Re: La caduta del valore.
Citazione:
No, decisamente non basta la tecnica, (riassumendo in questo termine tutti i progressi della rivoluzione industriale e tecnologica degli ultimi 200 anni) a renderci più cattivi, però sicuramente questa rivoluzione porta con se effetti secondari da non sottovalutare. Pensiamo all’uomo del villaggio quando ancora era legato alla terra, cioè vicino ai mezzi di sussistenza minimi, e pensiamo al manager del 3° millennio chiuso in un grattacielo di qualche grande metropoli occidentale. L’uomo del villaggio poteva sopravvivere da solo, mentre il manager nella torre d’avorio è dipendente da tutto e da tutti. Se l’acquedotto comunale non gli da l’acqua la mattina non può nemmeno lavarsi, per non dire altro. La tecnica che ci da la macchina per andare a spasso ci rende più liberi, si certo, ma allo stesso tempo ci schiavizza. Ma questo è marginale rispetto alla caduta del valore. L’enfasi nel 3d era data proprio al sacrificio di valori più vicini alla mente ed al cuore dell’uomo in favore del valore proiettato sul bene materiale. Questo non rende automaticamente il valore materiale sbagliato, le scoperte scientifiche sono un patrimonio dell’umanità, ma appunto devono rimanere al servizio dell’uomo, devono aiutarlo a stare bene a vivere bene e questo è possibile solo se non si perdono di vista anche altri valori più umani. La struttura citata sopra dove tutti dipendiamo da tutti e tutti siamo indentati ed interdipendenti gli uni con gli altri e una società diversa da quella in cui l’uomo ha sempre dovuto vivere. E’ una specie di super organismo che fagocita le nostre individualità, per questo ritengo importantissimo ribadire che non si può decentralizzare l’uomo, anzi oggi più cha mai è necessario focalizzare i valori che non siano la semplice materia pesabile e misurabile. Non voglio dire che c’è un’anima, (non lo so se c’è), ma sicuramente c’è anche una psiche nell’uomo, che porta con se una sfera emozionale con i suoi valori, inoltre quella società così complessa ed indentata ha bisogno proprio di valori etici, (tralascio i morali), per poter funzionare bene. Sono due fasce di valori che la scienza non può gestire perché non ha gli strumenti per farlo. Lo faceva, in parte, la religione ma oggi la religione ha perso grande parte del suo credito presso le persone ed allora come si fa? Forse sono troppo contorto, ma io non me la sento di essere ottimista………. Non faccio neanche previsioni catastrofiche, ma un qualche cosa deve cambiare….. Come amo dire spesso stiamo usando un hardware super tecnologico con un software indietro di due secoli. |
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