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Vecchio 24-02-2005, 15.29.52   #11
Giovine Italia
Ospite
 
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Data registrazione: 24-02-2005
Messaggi: 11
Re: La caduta del valore.

Citazione:
Messaggio originale inviato da VanLag
La società moderna sembra seguire sempre più valori indirizzati a colmare i bisogni materiali dell’uomo. E’ importante avere, avere sempre più soldi, quindi possedimenti, case, auto, barche, vestiti, gioielli, quadri, cioè ogni sorta di bene che sia “possedibile”.…..
Nessuna considerazione viene data ai valori della sfera emotiva e affettiva dell’uomo, come simpatia, tenerezza, calma, etc....etc.... che anzi spesso vengono visti come debolezze, come nessuna considerazione viene data più ai così detti valori etici/morali come ad esempio onestà, correttezza, lealtà etc...etc..... che spesso vengono visti come pesanti retaggi di un passato bigotto.

Secondo me questa è la posizione di una società che abbia un concetto distorto dell’intelletto o dell’intellettualità tipica della fede cieca nella scienza. La scienza infatti, nel suo approccio pragmatico, finisce per negare l’esistenza stessa a ciò che non è pesabile ne misurabile ne deriva che non essendo tenerezza, ne onestà pesabili ne misurabili, queste vengono ignorate dell’intellettualità

Potremmo ravvisare in questo approccio l’influenza della cultura che oggi è leader dell’occidente e cioè la cultura americana. L’America ha raggiunto la sua attuale potenza grazie alla sua capacità di sfruttare i migliori cervelli. La fuga dei cervelli in America non è casuale. Là un’idea “che paga” non cade nel vuoto, perché ci sarà sempre qualcuno che sarà pronto ad investire su quell’idea.
Ma l’idea che paga è legata alla materia….Perché la scoperta è legata alla materia, mentre la controparte della materia non è scopribile, in quanto, è già qui con noi presente nelle nostre vite e non può essere usata ne per speculare, ne per scoprire, ne per guadagnare.

Dalla deduzione vera che emotività, affettività, etica e morale non sono vendibili è nato l’assurdo assunto che il “valore” sia solo nel bene materiale e questo ha generato e sta generando quella caduta di valori che ci circonda in ogni dove delle nostre esistenze.

Se qualcuno concorda con la mia analisi mi piacerebbe sapere se, (questo qualcuno), vede una via di uscita da questo empasse.
Per altro sono aperto anche a pareri discordi in merito a questa analisi.



In gran parte concordo ma pensa se sta caduta dei valori non fosse successa...
Questa cosa è avvenuta in gran parte per via del sorgere dello strapotere borghese a metà ottocento...cmq...poeti come Baudelaire,gli scapigliati,lo stesso dannunzio,tutti poeti,scrittori e in genere artisti che cercavano in qualche modo di riconquistarsi l'aureola...di riconquistarsi il posto di vate che la commercializzazione gli ha tolto...
Per riflettere meglio su sto argomento propongo di leggere un poemetto scritto da Baudelaire e pubblicato nel 1869 chiamato Perdita D'aureola

Paragona il poeta alla prostituta.....
Il poeta è come la prostituta vende qualcosa che in realtà non dovrebbe essere venduto...
il poeta l'arte....la prostituta il corpo...

stupendo!
Giovine Italia is offline  
Vecchio 26-02-2005, 12.48.38   #12
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
condivido tutto quello che avete scritto sull'argomento.

Volevo solo aggiungere che la colpa, se così la vogliamo chiamare, non ricade unicamente sulla tecnologia ma anche sulla religione. Non si può evitare di tirarla in ballo continuamente perché è entrata nelle vite di miliardi di esseri umani ancor prima che venissero al mondo. La religione si occupa dei germogli appena spuntati per meglio plasmarli a sua (della chiesa)immagine e somiglianza

Il punto fondamentale è riprendersi la propria personale libertà di pensiero e sentimento. Hanno costruito società su società senza il nostro vero e libero consenso. Ci siamo ritrovati a partita già iniziata e non abbiamo fatto altro che continuare la partita con qualche piccolissima variante.

L'individuo è determinante in una società come una delle tante gocce d'acqua in un bicchiere. Una singola goccia partecipa a rendere il bicchiere pieno.

In un mondo globale che ci porta alla distruzione solo il singolo individuo può fare la differenza. Cercando da se stesso la strada giusta da seguire per se stesso e la collettività.

Ciao
Mary
Mary is offline  
Vecchio 27-02-2005, 17.56.32   #13
ONCE
Ospite
 
Data registrazione: 24-02-2005
Messaggi: 9
Però prima di chiedersi come e xchè sia avvenuta questa caduta del valore bisognerebbe chiedersi chi e cosa ha costituito il valore...
Cioè:l' uomo nasce ed è essenzialmente istinto,non avendo ancora ricevuto un' educazione ciò che conta è solo se stesso e mira ad autoconservarsi cercando il meglio per sè,a scapito degli altri.
Poi questo egoismo deve essere smorzato,crescendo,in quanto deve adattarsi alla vita comunitaria,scendere a compromessi,sacrificare l' impulso ad agire x sè ignorando gli altri,rendendosi consapevole che non potrà più prendersi liberamente ciò che vuole come se fosse solo.
E penso sia a questo punto,con la costrizione del vivere in comunità,che sorga l' esigenza di fondare la vita sul valore,per non limitarsi semplicemente a sottostare a leggi che vietano a tutti il proprio egoistico agire.
Il valore è un freno all' egoismo molto più plausibile della legge,questa potrebbe essere infranta,ci vuole qualcosa che si radichi nella coscienza della gente e la convinca che sia davvero giusto sacrificarsi e che non sia solo un' imposizione da parte di una legge non naturale a cui siamo insofferenti.Così viene insegnato il valore che l' altro non si deve invidiare o combattere per sottrargli ciò che ci è utile ma non possediamo,ma si deve amare(e questo amore diventa un sentimento naturale e irrinunciabile).
Oggi il desiderio di possesso deve essere sopraffatto ancor più fortemente perchè aumentando la ricchezza aumenta l' avidità.Potrebbe essere che tutto questo progresso faccia tendere l' uomo al regresso morale,cioè a riscoprire quella volontà di abbracciare la sua essenza egoista celata,per il desiderio di potersi accaparrare tutto questo bene materiale e tenerselo x sè a scapito degli altri.
Quindi potrebbe essere che l' uomo sia portato a distruggere inconsciamente i valori che aveva costruito per vivere pacificamente con gli altri,spronato dalla voce del proprio egoismo,motivo x il quale invece li aveva inventati?

SCUSATE X LA LUNGHEZZA...
ONCE is offline  
Vecchio 07-03-2005, 23.06.46   #14
animabella
Ospite abituale
 
Data registrazione: 07-03-2005
Messaggi: 50
MI PARE DI AVVISTARE NEL TUO PENSIERO RETAGGI DEL PENSIERO FRANCESCANO. UNA RAGIONE CORROBORATRICE CHE ESCLUDE TUTTO CIò CHE SFUGGE ALLA SUA LOGICA.. ECC.. ECC.. LA PREMESSA MI STA BENE, O PTREBBE STARMI BENE, MA UNA VOLTA CHE L'ASSUMI QUAL'E' IL PARADIGMA CHE PROPONI? MI SEMBRA CHIARO CHE QUI SI ESCLUDE UN PRIMATO DELLA VERITA' ( PRINCIPIO FONDAMENTALE DEL PENSARE SECONDO RAGIONE), PROPONI DUNQUE UN PRIMATO DEL BENE A CUI IL VERO E' FUNZIONALE? INSOMMA TORNIAMO A PHILOSOPHIAE ANCILLA THEOLOGIAE? INSOMMA SONO INTERESSATISSIMA ALLA TUA PROBLEMATICA, MA VORREI CAPIRE MEGLIO LE TUE PREMESSE, E I TUOI PUNTI DI ARRIVO, IL PARADIGMA CHE ASSUMI... INSOMMA VORREI CAPIRE LA LINEA ERMENEUTICA CHE HAI INTRAPRESO NELL'ESAMINARE LA QUESTIONE. GRAZIE.
ANIMABELLA
animabella is offline  
Vecchio 08-03-2005, 18.06.15   #15
ONCE
Ospite
 
Data registrazione: 24-02-2005
Messaggi: 9
ciao animabella,finalmente una risposta!!
Allora:forse mi sono spiegata male!!
Nel mio discorso non miravo nè al bene o a qualche teoria sulla giusta morale dell' uomo,nè a trovare una verità razionale in cui rinchiudersi per tenere tutto sotto controllo.
Ho solo ragionato su ciò che avrebbe potuto creare il valore,in quanto secondo me non è una forma a priori dell uomo,al contrario dell egoismo.non assumo nessuna posizione,non propongo soluzioni,tanto meno quella di una vita rigorosa secondo ragione e verità.penso solo che se l uomo è di natura egoista i suoi valori possono essere stati una risposta inconscia alla situazione di vita sociale a cui lo stesso egoismo l aveva portato per affermare se stesso(l unione come possibilità di maggiore comodità per il singolo);situazione che ha costretto poi il sè a rinunciare in gran parte a se stesso.
perciò secondo me il "valore" può essere stata una soluzione dell uomo come ricerca di un oggetto in cui credere e che possa rappresentarlo per identificare se stesso smarrito nella totalità.
non capisco cosa ti abbia fatto pensare alla mia come "RAGIONE CORROBORATRICE CHE ESCLUDE TUTTO CIò CHE SFUGGE ALLA SUA LOGICA"
ONCE is offline  
Vecchio 10-03-2005, 13.29.52   #16
VanLag
Ospite abituale
 
L'avatar di VanLag
 
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
Citazione:
Messaggio originale inviato da ONCE
bisognerebbe chiedersi chi e cosa ha costituito il valore...
La tua analisi sulla genesi del valore mi trova, al momento, abbastanza d’accordo. Occorreva gestire l’interazione delle società che diventavano sempre più complesse e per quello sono stati identificati dei valori condivisibili in modo tale che diventassero un riferimento per tutti.

Citazione:
Però prima di chiedersi come e xchè sia avvenuta questa caduta del valore

E’ caduto perché è stato assolutizzato e messo sopra all’uomo stesso, mentre evidentemente il valore è legato al contesto.



La tua analisi è lunga ma chiara.
VanLag is offline  

 



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