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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
26-02-2005, 12.48.38 | #12 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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condivido tutto quello che avete scritto sull'argomento.
Volevo solo aggiungere che la colpa, se così la vogliamo chiamare, non ricade unicamente sulla tecnologia ma anche sulla religione. Non si può evitare di tirarla in ballo continuamente perché è entrata nelle vite di miliardi di esseri umani ancor prima che venissero al mondo. La religione si occupa dei germogli appena spuntati per meglio plasmarli a sua (della chiesa)immagine e somiglianza Il punto fondamentale è riprendersi la propria personale libertà di pensiero e sentimento. Hanno costruito società su società senza il nostro vero e libero consenso. Ci siamo ritrovati a partita già iniziata e non abbiamo fatto altro che continuare la partita con qualche piccolissima variante. L'individuo è determinante in una società come una delle tante gocce d'acqua in un bicchiere. Una singola goccia partecipa a rendere il bicchiere pieno. In un mondo globale che ci porta alla distruzione solo il singolo individuo può fare la differenza. Cercando da se stesso la strada giusta da seguire per se stesso e la collettività. Ciao Mary |
27-02-2005, 17.56.32 | #13 |
Ospite
Data registrazione: 24-02-2005
Messaggi: 9
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Però prima di chiedersi come e xchè sia avvenuta questa caduta del valore bisognerebbe chiedersi chi e cosa ha costituito il valore...
Cioè:l' uomo nasce ed è essenzialmente istinto,non avendo ancora ricevuto un' educazione ciò che conta è solo se stesso e mira ad autoconservarsi cercando il meglio per sè,a scapito degli altri. Poi questo egoismo deve essere smorzato,crescendo,in quanto deve adattarsi alla vita comunitaria,scendere a compromessi,sacrificare l' impulso ad agire x sè ignorando gli altri,rendendosi consapevole che non potrà più prendersi liberamente ciò che vuole come se fosse solo. E penso sia a questo punto,con la costrizione del vivere in comunità,che sorga l' esigenza di fondare la vita sul valore,per non limitarsi semplicemente a sottostare a leggi che vietano a tutti il proprio egoistico agire. Il valore è un freno all' egoismo molto più plausibile della legge,questa potrebbe essere infranta,ci vuole qualcosa che si radichi nella coscienza della gente e la convinca che sia davvero giusto sacrificarsi e che non sia solo un' imposizione da parte di una legge non naturale a cui siamo insofferenti.Così viene insegnato il valore che l' altro non si deve invidiare o combattere per sottrargli ciò che ci è utile ma non possediamo,ma si deve amare(e questo amore diventa un sentimento naturale e irrinunciabile). Oggi il desiderio di possesso deve essere sopraffatto ancor più fortemente perchè aumentando la ricchezza aumenta l' avidità.Potrebbe essere che tutto questo progresso faccia tendere l' uomo al regresso morale,cioè a riscoprire quella volontà di abbracciare la sua essenza egoista celata,per il desiderio di potersi accaparrare tutto questo bene materiale e tenerselo x sè a scapito degli altri. Quindi potrebbe essere che l' uomo sia portato a distruggere inconsciamente i valori che aveva costruito per vivere pacificamente con gli altri,spronato dalla voce del proprio egoismo,motivo x il quale invece li aveva inventati? SCUSATE X LA LUNGHEZZA... |
07-03-2005, 23.06.46 | #14 |
Ospite abituale
Data registrazione: 07-03-2005
Messaggi: 50
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MI PARE DI AVVISTARE NEL TUO PENSIERO RETAGGI DEL PENSIERO FRANCESCANO. UNA RAGIONE CORROBORATRICE CHE ESCLUDE TUTTO CIò CHE SFUGGE ALLA SUA LOGICA.. ECC.. ECC.. LA PREMESSA MI STA BENE, O PTREBBE STARMI BENE, MA UNA VOLTA CHE L'ASSUMI QUAL'E' IL PARADIGMA CHE PROPONI? MI SEMBRA CHIARO CHE QUI SI ESCLUDE UN PRIMATO DELLA VERITA' ( PRINCIPIO FONDAMENTALE DEL PENSARE SECONDO RAGIONE), PROPONI DUNQUE UN PRIMATO DEL BENE A CUI IL VERO E' FUNZIONALE? INSOMMA TORNIAMO A PHILOSOPHIAE ANCILLA THEOLOGIAE? INSOMMA SONO INTERESSATISSIMA ALLA TUA PROBLEMATICA, MA VORREI CAPIRE MEGLIO LE TUE PREMESSE, E I TUOI PUNTI DI ARRIVO, IL PARADIGMA CHE ASSUMI... INSOMMA VORREI CAPIRE LA LINEA ERMENEUTICA CHE HAI INTRAPRESO NELL'ESAMINARE LA QUESTIONE. GRAZIE.
ANIMABELLA |
08-03-2005, 18.06.15 | #15 |
Ospite
Data registrazione: 24-02-2005
Messaggi: 9
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ciao animabella,finalmente una risposta!!
Allora:forse mi sono spiegata male!! Nel mio discorso non miravo nè al bene o a qualche teoria sulla giusta morale dell' uomo,nè a trovare una verità razionale in cui rinchiudersi per tenere tutto sotto controllo. Ho solo ragionato su ciò che avrebbe potuto creare il valore,in quanto secondo me non è una forma a priori dell uomo,al contrario dell egoismo.non assumo nessuna posizione,non propongo soluzioni,tanto meno quella di una vita rigorosa secondo ragione e verità.penso solo che se l uomo è di natura egoista i suoi valori possono essere stati una risposta inconscia alla situazione di vita sociale a cui lo stesso egoismo l aveva portato per affermare se stesso(l unione come possibilità di maggiore comodità per il singolo);situazione che ha costretto poi il sè a rinunciare in gran parte a se stesso. perciò secondo me il "valore" può essere stata una soluzione dell uomo come ricerca di un oggetto in cui credere e che possa rappresentarlo per identificare se stesso smarrito nella totalità. non capisco cosa ti abbia fatto pensare alla mia come "RAGIONE CORROBORATRICE CHE ESCLUDE TUTTO CIò CHE SFUGGE ALLA SUA LOGICA" |
10-03-2005, 13.29.52 | #16 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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E’ caduto perché è stato assolutizzato e messo sopra all’uomo stesso, mentre evidentemente il valore è legato al contesto. La tua analisi è lunga ma chiara. |
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