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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
24-01-2005, 15.03.32 | #24 |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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condivido l'idea di fondo di bert.
la cosa migliore, a mio avviso, sarebbe quella di riunire un team di scienziati di vari campi di interesse (compreso sismologi) e far studiare a loro come sarebbe il miglior modo (e luogo) di costruire la centrale. alla fine dovrebbero redarre un rapporto sui rischi e problemi che potrebbero esserci. Su questi dati, poi, si possono fare discorsi sensati, cioe` stabilire una soglia di rischio accettabile. Prima di tale studio approfondito ogni proposta e ogni idea e` inutile e viziata da pregiudizi. Anch'io sono un po' scettico verso il nucleare, questo e` normale perche` la sua potenza e` immensa, ma bisogna usare la testa e analizzare la faccenda nei dettagli, poi decidere. epicurus |
24-01-2005, 15.20.45 | #25 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-01-2003
Messaggi: 758
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A quanto ho letto, potrebbero passare 10-15 anni, se non di più, prima di riuscire a mettere su le nuove centrali: iter politici, burocratici, tempi tecnici, ricerche, ecc. (resterebbe poi da risolvere il problema delle scorie). E in dirittura d'arrivo ci troveremmo probabilmente di fronte problemi di ordine pubblico molto seri.
Perché non utilizzare più proficuamente tempo e risorse nel campo delle energie rinnovabili? L'Enea sta per avviare i progetti per il "nuovo solare termodinamico ad alta temperatura, l'energia catturata dagli specchi parabolici e immagazzinata: è la terza via delle rinnovabili", come ha affermato il Nobel Carlo Rubbia. E' di questi giorni poi una notizia interessante sulle nanoteconologie, che consentirebbero di aumentare di 5 volte la capacità di sfruttamento dell'energia solare rispetto ai comuni pannelli. Senza contare l'energia eolica (secondo gli esperti del World Watch Institute, i venti di terraferma potrebbero già fornire energia pari a quattro volte il consumo energetico totale), quella proveniente da biomasse e quella geotermica (secondo stime, solo dalla zona boracifera toscana l'energia estraibile equivale a 5.000 TWh: oltre settanta anni di consumi energetici nazionali). Il punto è: vogliamo, come Italia e come Unione Europea, puntare risolutamente in questa direzione, o no? |
25-01-2005, 14.26.59 | #26 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Citazione:
C'è un punto che è di grandissimo rilievo: la Francia ha una densità di popolazione molto ma molto può bassa dell'italia. Oltre ad essere un paese con rischio sismico molto meno elevato. Bassa densità di popolazione significa che è possibile trovare zone in cui costruire impianti e stoccare le scorie in zone non abitate. Io però sono convinta che è pericoloso lo stesso e si possono e si devono trovare fonti di energia alternative. Che soprattutto in italia sono più facilmente accessibili. Abbiamo una quantità di sole e di vento invidiabili. E un sacco di rifiuti con cui fare il teleriscaldamento... non mi dilungo, ma le possibilità esistono, eccome se esistono. Non c'è voglia (o interesse) di fare ricerca in questo senso. Ma le possibilità esistono. Lo sapete che in sicilia Enel ha costruito una centrale elettrica a vento? E' vero, occuopano spazio, non sono belle da vedere, ma non inquinano assolutamente. Le possibilità esistono. ps non avevo letto il posto di Ancient. Mi sa che la pensiamo proprio allo stesso modo!!! Ultima modifica di Fragola : 25-01-2005 alle ore 14.29.11. |
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25-01-2005, 14.32.14 | #27 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-06-2004
Messaggi: 105
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Condivido la tua linea. In effetti se si considera la possibilità dello sfruttamento intensivo dell fonti alterantive (ovvero incentivi per l'acquisto delle celle fotovoltaiche, smaltimento e teleriscaldamento, ecc ecc ecc) accanto ad una politica di risparmio energetico, è possible non ricorrere al nucleare.
A questo punto la volontà è politica, aimè.... Citazione:
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25-01-2005, 15.48.46 | #28 | |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Citazione:
A volte si dovrebbe essere umili e stare a sentire persone che hanno dedicato la loro vita ad una determinata disciplina scientifica. Io qui sono nettamente con bert: dobbiamo imparare che in certi casi il parere di esperti e` non utile, bensi` indispensabile. Su certe cose non possiamo farci guidare dal fiuto o dall'educazione ricevuta, nascundendosi dietro a presunte competenze ed esigui e/o errati dati. Finche` non si imparera` a mettere da parte le ideologie pregiudizievoli non riusciremo mai a governare bene. epicurus P.S. dato che tramite forum non e` intuibile il tono di questo post (e rileggendo il mio messaggio mi sono accorto che potrebbe sembrare duro e inquisitorio), mi premuto chiarire il contesto: |
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