ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
01-08-2004, 15.14.10 | #22 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-07-2004
Messaggi: 92
|
Citazione:
è utile il confronto con gli altri per capirlo. Esempio: E' giusto che esistano il ricco e il povero o sarebbe meglio una ridistribuzione delle risorse della Terra per tutti? Il ricco potrebbe dire che non è giusto perché condizionato dal suo stato di ricchezza. Il povero potrebbe dire che è giusto perché condizionato dal suo stato di povertà. Allora qual è la verità? Prima di tutto di chi è la Terra? Di nessuno in realtà, chi dice che una data superficie è una sua proprietà è perché è condizionato dalla società in cui vive. Però seguendo il tuo ragionamento chi dice che la terra non è di nessuno è perché è condizionato. Ma condizionato da cosa? Dalla ricerca di essere neutrale per cercare la Verità? Ma la ricerca della Verità può essere un condizionamento? Mi potresti dare la tua definizione di condizionamento? Poi, su che valore bisogna decidere la distribuzione delle risorse della Terra per ogni persona? Siamo tutti uguali o c'è chi ne ha più diritto? Indipendentemente dalle caratteristiche abbiamo tutti lo stesso valore di esseri umani, quindi tutti abbiamo diritto alla stessa parte. Dov'è che sono condizionato? Nel considerare la vita umana un valore equo per tutti? A me sembra di essere neutrale, di sicuro sono alla ricerca della verità e questo mi sembra bene in assoluto... o no? |
|
02-08-2004, 00.26.14 | #23 | ||
Vivi!
Data registrazione: 28-10-2003
Messaggi: 1,159
|
Citazione:
Citazione:
...ho spiegato meglio il mio punto di vista?... Ciao, Marco. |
||
02-08-2004, 09.35.08 | #24 |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-01-2004
Messaggi: 278
|
***
Noi viviamo di interazioni ed è praticamente impossibile interrompere questo "flusso" di dipendenza da tutto e da tutti, almeno finchè vogliamo vivere in una società fatta di persone che hanno bisogno di interagire e confrontarsi.
Nell'universo ogni piccola particella interagisce con tutto il resto ed è quindi condizionata nella sua forma, velocità, spostamento. Noi viviamo in questo universo, appunto. E in un universo sociale succede un po' la stessa cosa. Siamo condizionati fin dalla nascita, e se non lo fossimo non potremmo sopravvivere in questa società. L'educazione è un condizionamento, necessario, soprattutto se si tratta di una "buona" educazione. Poi i condizionamenti continuano, nella scuola (perchè dobbiamo imparare e sottostare quindi a certe regole), sul lavoro (idem), in famiglia, ecc. L'importante è non avvertire certi condizionamenti come coercizione. La coscienza dell'essere condizionati può darci una "marcia in più", nel senso che ci evita di agire meccanicamente. Se so perchè faccio una cosa, se mi sento responsabile e mi rendo conto della necessità di queste interazioni, capisco che mi trovo in questo "universo" in cui svolgo la mia parte, e se desidero che il tutto funzioni, allora devo capire e ammettere che in una macchina anche il più piccolo ingranaggio ha la sua importanza, se non voglio compromettere l'intera struttura. Liberarci dai condizionamenti significa di fatto uscire da questo universo... per andare dove? |
03-08-2004, 00.03.13 | #26 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 18-07-2004
Messaggi: 92
|
Citazione:
E' un'utopia perché per attuarla è necessario che tutti gli uomini la pensino così, cosa che sembra impossibile. Però penso comunque che quello sia il bene assoluto per l'uomo e chi la pensa diversamente semplicemente sbaglia. Attenzione però non è che sto dicendo che io ho ragione e tutti quelli che non la pensano come me sbagliano. E' probabile che non abbia valutato degli aspetti e quindi sono il primo a sbagliare ma comunque c'è la possibilità di trovare il bene assoluto per l'uomo e chi non si comporta in dato modo sbaglia. Comunque ho capito la vostra posizione sui condizionamenti e penso che abbia più senso della mia dato che comunque la consideravo in un contesto meno ampio e quindi non adattabile a tutto. Citazione:
come puoi esserne così certo? |
||
03-08-2004, 00.59.47 | #27 | |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
|
Citazione:
Molto bella e vera questa "definizione"... |
|
03-08-2004, 02.58.01 | #28 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-06-2004
Messaggi: 146
|
Citazione:
infatti anchio l'ho provata varie volte, anche a 9 anni so di che si tratta, e questo mi fa anche capire che quindi non ha importanza quello che succede qui perche tanto prima o poi nessuno ci sarà più, sono tutte azioni vane, e il bene e il male stessi potrebbero essere vani, sono senzazioni umane, illusioni, infatti se l'uomo si estinguesse penso che il resto dell'universo materiale se ne infischierebbe di chiedersi cos'è il bene e cos'è il male. |
|
03-08-2004, 22.30.57 | #29 | |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
|
Citazione:
Se l'uomo si chiede cosa sono il bene ed il male, e l'uomo non é avulso dall'universo, anzi, vuol dire che é l'Universo che lo vuole, per qualche motivo misterioso...alla mente dell'uomo identificato con il proprio "io". Anche la mente umana é frutto dell'universo...e con questa l'universo si può autoconoscere. Non ne ha bisogno, ma lo fa. E se lo fa... E l'uomo, attraverso la coscienza identificata compie un viaggio alla scoperta della sua più alta identità impersonale: l'Universo, il Tutto, DIO...un ritorno a Casa. |
|
03-08-2004, 22.36.09 | #30 | |
al di là della Porta
Data registrazione: 15-02-2004
Messaggi: 0
|
Citazione:
Comprendo molto bene questa tua visione, ma come ho già detto in un altro post c'è una cosa che mi dà una fiducia enorme: che dentro quel Nulla si può mettere Tutto. E quando cominci a riempirlo ti accorgi che sei sempre all'inizio. Ma è proprio questo il bello. Senza fine. Non si finisce mai. |
|