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14-06-2004, 22.56.28 | #28 |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-09-2003
Messaggi: 486
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Per epicurus
Mi dispiace, ma non capisco assolutamente...
Cosa intendi per "stati istantanei" dell'universo ? Intendi piani tridimensionali simultanei lungo differenti geodetiche spaziotemporali ? Oppure sovrapposizioni di stato in senso quantistico ? Ma, in questo caso, avrei dei dubbi rispetto all'effettività di stati che avrebbero onde di probabilità pressochè nulle, data l'immensa complessità del sistema preso nel suo insieme... Attendo qualche spiegazione. Ciao |
15-06-2004, 10.32.53 | #29 |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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l'universo in un dato istante e` in un determinato modo: il suo stato-istante.
allora all'istante 1 inizia l'universo e poi prosegue: 2,3,4... (forse bisognerebbe usare i num reali ma qui poco importa). ad un certo, in uno stato-istante si ripresenta la stessa configurazione passata: tu hai preso il caso in cui e` quella dell'istante 1, mentre io dicevo che puo` essere un'altra, magari l'istante 10^100. dunque questi sono 2 universi differenti. sono stato chiato o no? ciao |
15-06-2004, 13.23.29 | #30 |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-09-2003
Messaggi: 486
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Questa ipotesi è sostanzialmente impossibile
caro epicurus, per la ragione che essa contrasta con il secondo principio della termodinamica.
Perchè all'istante "n", successivo a "m", il sistema-universo riacquisti la stessa configurazione che esso possedeva in "m", occorrerebbe che esso potesse "scivolare" da uno stato a più alta entropia (quello in "n") a quello che possedeva in "m", il quale deve essere necessariamente a più bassa entropia. Tale fenomeno non è del tutto impossibile, ma richiederebbe che l'universo improvvisamente "precipitasse" attraverso un campo di smisurata energia potenziale, producendo una nuova epoca inflattiva. In tali condizioni, verrebbe meno il secondo principio, ma anche tutte le leggi fisiche perderebbero significato: occorrerebbe, insomma, transitare attraverso una "singolarità". Ora, il sistema-universo, per come lo conosciamo, sta tuttora "cedendo" energia potenziale, nella misura in cui si espande, per cui non possiede caratteristiche intrinseche che rendano possibile ciò. Esiste, tuttavia, la possibilità che, oltre i margini dello spazio visibile sussistano condizioni che rendano tutto questo possibile. Ma, anche in tale caso, quello che verrebbe a prodursi non sarebbe un secondo assetto identico ad uno precedente, dentro la stessa evoluzione cosmica: si tratterebbe, a tutti gli effetti, di un universo ricomposto daccapo, filtrato attraverso una "fine" del tempo. |