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03-02-2004, 16.40.21 | #3 | |
Moderatore
Data registrazione: 16-10-2003
Messaggi: 1,503
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Re: L'insana Visione....
Citazione:
Condivido integralmente ma............. .......la conseguenza logica del tuo, a mio avviso corretto, ragionamento è che bisogna mettersi in politica..... . E guarda caso è un mio grande interesse.......e così si ricomincia a girare in tondo.......... Credo che sia un problema insolubile. 1^ risposta. Ma non mi convince del tutto....... 2^ risposta che è anche una domanda. OK per il realismo. Può essere la medicina giusta. Ma come ottenerlo se la natura non ce l'ha dato in dono????? Ciao P.S. Ho scritto di getto..........vedi un pò se ho azzeccato il merito ed i toni....... |
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03-02-2004, 21.09.42 | #4 |
Ospite abituale
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Messaggi: 375
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Una proficua riflessione serale.
Per realizzare che siamo in balia di tantissime quotidiane piccole visioni, scelte per ottenebrare la giusta visione dello sbando sempre maggiore che stiamo raggiungendo. Uno sbando emotivo/sociale che non ci fa distinguere ciò che è bene da ciò che procura male e dolore. Tutti ci spingono verso queste visioni, tutta la vita "deve" tendere verso questo, così anche noi, a nostra volta presi dal vortice, spingiamo altri a noi vicini (che magari si stavano staccando da queste visioni per avvicinarsi all'obiettività) in queste quotidiane visioni. Quante visioni avete? Quante volte sentite che non dovrebbe andare così, ma vi martellano dicendo che a bene così e basta? Non so quale cura tu intenda contrapporre a tutto questo Van, la mia esperienza è che bisogna usare la propria testa ascoltando ciò che arriva dall'esterno non per "sentito dire" ma direttamente, senza troppi ragionamenti interposti. |
03-02-2004, 21.40.31 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Per freedom ed Attilio....
2^ risposta che è anche una domanda. OK per il realismo. Può essere la medicina giusta. Ma come ottenerlo se la natura non ce l'ha dato in dono?????
I toni sono impeccabili….. o così almeno li ho percepiti io…. Sul merito…. Beh siamo qui per parlarne…. Mi concentro sulla risposta 2 che contiene la domanda che mi permette quindi di spiegare una volta di più il “mio” pensiero. (“mio” virgolettato perché credo che nessun pensiero che transiti nelle nostre menti nasca da noi e/o ci appartenga.) Da una prospettiva realista prima viene la concretezza dei fatti, specchio del mondo concreto e reale che ci circonda e poi viene la visione, frutto dell’ipotesi. La vita e la natura sono estremamente concrete e reali…… ed anche l’uomo e la sua mente in quanto frutto della vita e della natura devono esserlo. In questo senso mi sentirei di dire cha la natura ci ha dato in dono il realismo, (quello dei bambini molto piccoli, se vuoi, che colgono la realtà senza elucubrare) e poi è subentrata la visione. In pratica l’uomo ci stà immerso nel realismo, ne è parte oltre che frutto…. L’io stesso, prima del pensiero, ha una densa realtà…. In pratica esiste solo la realtà, esiste solo il realismo, perché anche l’”insana visione” appoggia le sue fondamenta nella realtà, ne è un riflesso. Io credo che se ne cogli un semplice bagliore, (di questa realtà), ti ci lasci scivolare inevitabilmente, perché appunto è ovvia ed agevole. Se non ci scivoli dentro, significa che hai investimenti nella visione… (insana o meno)….. Cioè che sei permeato dall’ansia del “di più”, hai dato credito a chi ti ha promesso, illuminazioni, paradisi futuri, realizzazioni, etc…. Hai dato credito a chi ti ha detto che puoi essere diverso da ciò che sei e che puoi diventare come Budda o come Gesù, o come Socrate, o come il maestro….etc…. se seguirai le loro orme. Falso ideologico questo, haimè….. tu, (ma anche io e tutti), potremo essere meglio o peggio del Budda ma mai come il Budda perché nella natura non esiste un modello ideale. La natura stà cercando la perfezione attraverso l’originalità…. Questo quindi per quanto riguarda il problema del singolo individuo….. Per quanto riguarda lo sviluppo che l’insana visione ha avuto nelle società…beh il problema è più complesso….. Io non so cosa avesse in mente Socrate quando diede la sua vita per quell’ideale di Verità ultima dialetticamente perseguibile, che ha messo in moto la ricerca speculativa, non so cosa vedesse Gesù quando dettò i suoi insegnamenti d’amore e morì anche lui per il suo ideale, ne so cosa indicasse il Budda quando insegnò la strada dell’illuminazione e della liberazione da Samara. Quello che posso facilmente valutare da uomo del terzo millennio, con sano realismo e con innocente disincanto è che se anche loro, (cioè questi maestri del mondo), furono in buona fede, i loro insegnamenti non hanno funzionato…… ed ahimè non c’è più il tempo ne la voglia di dire domani. Il mondo di oggi non solo non è un mondo di pace e di amore, ma l’uomo ha usato le dottrine e le filosofie per gonfiare il suo io, illuso da quelle aspettative ultra terrene. Quelle aspettative, mai soddisfatte, si sono gonfiate all’infinito ed oggi tutti vogliamo tutto e se non ci scanniamo gli uni con gli altri è solo perché, nella sua infinita saggezza, la natura ha posto l’istinto di sopravvivenza nel nostro DNA. Tra l’altro la disillusione di quel bene divino irraggiungibile ha spianato la strada ai venditori di elettrodomestici ed il consumismo non è altro che il frutto dell’insaziabile avidità suscitata nell’uomo dalla promessa di qualche cosa di inesistente, (i traguardi divini) …… Acc….. mi sono accorto che stò facendo una conferenza stampa…. Forse è meglio che mi fermo…. Si mi fermo….. Freedom scusa….. in pratica volevo dire che per essere ciò che sei non devi fare proprio nulla e che tutto ciò che fai ti porta lontano da te stesso…. Quello che fai lo fai perché la società ti chiede incessantemente di essere diverso da ciò che sei…. Ma la tua realtà non potrà mai essere stravolta, proprio per isl suo attributo di realtà, questo te lo do per certo. Non so quale cura tu intenda contrapporre a tutto questo Van, la mia esperienza è che bisogna usare la propria testa ascoltando ciò che arriva dall'esterno non per "sentito dire" ma direttamente, senza troppi ragionamenti interposti. Attilio…. ho visto prima di inviare il tuo post ed ho già ascritto troppo lassù….. la ma tesi è semplice….. Mollare i sogni e lasciarsi sprofondare nella realtà per scoprire quanto può essere bello e ricco contemplare un tramonto, annusare un fiore, amare una donna….. Se non ci avesse già pensato qualcun altro direi il gusto delle cose semplici, con una diversità e cioè che se non c’è più l’aspettativa indotta dalla visione, quella semplicità del mondo che ci circonda, quella realtà ci apparirebbe ricca di un’incommensurabile bellezza e densa di significato. P.S ragionare con la propria testa e diffidare di tutto è fondamentale per scartare il falso. |
04-02-2004, 10.12.49 | #6 |
Moderatore
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Volevo quotare tutto, poi solo alcuni passaggi, poi volevo di nuovo quotare tutto. Perchè provo un idem sentire e, lasciatemelo dire, un idem pensare.
Qui si sta ragionando assieme con, almeno da parte mia, grande piacere. E qualche passetto in avanti dall'empasse in cui ci aveva precipitati il Forum di Spiritualità mi pare si stia facendo. E quindi (vediamo se riesco a centrare il punto decisivo) il grandissimo problema è SMETTERE DI VOLERE DI PIU'. Perchè questo atteggiamento è la rovina di noi tutti. Non è tuttavia cosa semplice e lavoro leggero. Al contrario è difficilissimo. Anche perchè il primo, significativo ostacolo credo sia proprio questa domanda un pò maligna: "se l'uomo non volesse sempre di più saremmo ancora dei nomadi". Cosa che, detto tra noi, non mi sembrerebbe poi un gran male! Penso dunque che sia la frase "SMETTERE DI VOLERE DI PIU' " la chiave, diciamo una delle chiavi del vivere bene ma in questa frase si affrontano, a mio avviso, 2 forze contrapposte. Una centripeta e una centrifuga. E' proprio qui che l'arte alchemica ci viene in aiuto........................a aaiiiuuto, basta, cacciate le arti magiche e spagiriche dalla porta! Scherzi a parte ribadisco che il tuo intervento è veramente proficuo e vediamo un pò se sono riuscito a produrre un passaggio sequenziale corretto..... Ciao |
04-02-2004, 11.24.37 | #7 |
ospite sporadico
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Ciao a Tutti,
Scusatemi non vorrei essere la nota dissonante di questa discussione, semplicemente volevo aggiungere un mio parere. Sono d'accordo con Freedoom sulla frase "Smettere di volere di più", ma dobbiamo riferirla al "reale" o al "sogno"? Non è che crea più danni il "reale" ? (denaro, immagine apparente, status-simbol, sono alcuni esempi) Certo se per visione intendete quella che cercano di imporci (religioni,sette, buona parte della new age e altre), mi inchino e mi tolgo il cappello, avete milioni di ragioni, però i "sogni", "le visioni" che ognuno attrae in piena coscienza, per me male non fanno al massimo non funzionano, certo come tutte le cose se l'ago della bilancia è orientato completamente "sull'irreale" non è il massimo della libidine, forse l'ideale sarebbe una via di mezzo. Notate che ho virgolettato visione, reale, sogno etc perchè bisognerebbe stabilire che cosa intendiamo con questi termini, anche la moderna scienza che si basa sulla "realtà" sta con molta difficoltà e paura cambiando il suo punto di vista. |
04-02-2004, 15.46.32 | #8 |
Ospite abituale
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Messaggi: 2,959
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un po' di corsa.... ma.....
Freedom......
quindi (vediamo se riesco a centrare il punto decisivo) il grandissimo problema è SMETTERE DI VOLERE DI PIU'. Perchè questo atteggiamento è la rovina di noi tutti. Non è tuttavia cosa semplice e lavoro leggero. Al contrario è difficilissimo. Anche perchè il primo, significativo ostacolo credo sia proprio questa domanda un pò maligna: "se l'uomo non volesse sempre di più saremmo ancora dei nomadi". Freedom prendi una popolazione tipicamente nomade, come gli indiani d’America, di loro si sa che erano un popolo che sfruttava la terra e la natura pigliando da essa solo quanto gli necessitava e ringraziandola per quello che prendeva. Un popolo che aveva tenerezza per i bambini, cura degli anziani, rispetto per le tradizioni, coraggio e lealtà…. Era un popolo intriso di rispetto e di amore. Alla luce di queste peculiarità c’è da chiedersi cosa sia l’evoluzione e se gli “sfruttatori” che li hanno seguiti siano più o meno evoluti di quel popolo definito ingiustamente selvaggio. Per quanto riguarda noi, io credo che sia fondamentale capire quali sono i nostri valori reali e quali quelli indotti dalla società. Cosa ci fa stare bene e ci rende sereni e felici. La visione, il motore di questa società/cultura, ci ha promesso mondi di bene, ma tutto quello che ci rimane è un malessere esistenziale molteplice, sia perché le risposte esistenziali non sono mai venute, sia perché l’inseguimento di questo “di più” irraggiungibile ha alzato le aspettative sopra ogni ragionevole livello. Quella domanda di essere qualche cosa di diverso da ciò che siamo è diventata un’ossessione che fagocita ogni nostra benché minima gioia di vivere. Ecco perché insisto nel dire che la visione è insana e che solo ciò che esiste può appagare la nostra fame e sete di vita. Ciò che esiste bombarda i nostri sensi e ci veicola in continuazione messaggi di vita. GiraSole.......... Non è che crea più danni il "reale" ? (denaro, immagine apparente, status-simbol, sono alcuni esempi) Il materialismo cinico ed affarista appartiene al mondo dello spirito, una persona che veda la realtà ne è anche appagata e non cerca quel di più che rende avidi….. Non ci possono essere concessioni alla visione tali da definirla bella o brutta, (sana o insana)….. Se gli concedi quello gli conferisci esistenza, mentre una visione e sempre e solo totalmente falsa ed inesistente. La realtà esiste, cavoli se esiste, esattamente reale ed ovvia come la tua esistenza stessa, (potrai mai dubitare della tua esistenza?)….. Mi si potrà dire che è dinamica ed in divenire, (tale da spiazzare la scienza)…. ma mai e poi mai che è inesistente, o effimera. L’assunto, affermato da più parti, che non si possa prescindere da un interpretazione personale del fenomeno, nasce dall’assunto che l’io, (l’identità), sia più importante e più reale degli atomi che lo costituiscono. Non è così! |
04-02-2004, 17.16.25 | #9 | |
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Re: L'insana Visione....
Citazione:
Non so se capita a fagiolo (o a cecio?) ma qualche giorno fa ho letto questa storiella: un uomo, nel giradino di casa sua, stava mangiando pane e cieci. Il suo vicino invece, un pasto ricchissimo. Il vicino guarda il nostro amico dei ceci e gli dice: "se tu imparassi a onorare il governatore, ad essere servile, non dovresti mangiare pane e ceci" Il nostro (almeno mio, dai ) amico, risponde: "Se tu imparassi a mangiare pane e ceci non avresti bisogno di essere servile!" ciao e buon appetito! Uffa, non c'era una faccina che mangia!!!! Questo qui, non si capisce, sta mangiando nascosto dietro al libro. Un bacio! |
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04-02-2004, 18.18.36 | #10 |
ospite sporadico
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Per VanLag
Scusa o non hai letto quello che scritto riguardo religioni, e altro o tu per mondo dello spirito cosa intendi? Quelli che leggono le carte? Fattuchiere? Stregoni? Sulla visione non sono d'accordo ma rispetto il tuo modo di vedere. |