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24-11-2003, 19.05.20 | #14 |
luna e terra
Data registrazione: 22-11-2003
Messaggi: 148
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Dico che la religione sembra dare verità assolute proprio perchè è basata sulla fede, che è su un livello totalmente opposto, come dici anche tu, a quello della ricerca e della scienza, è una conoscenza che dovrebbe essere di tipo intuitivo, senza dimostrazioni, e che, anche solo per l'ambito a cui si riferisce, sembra portare più in direzione della vera verità, per così dire, perchè penso che la vera verità non sia nella fisica, ma nella metafisica...ovvio però che siccome si vive nella natura e non nella metafisica non si può far finta che non esiste...tutto dipende insomma da cosa si vuole conoscere e da come si considerano i due piani fisica-metafisica, che, come hai detto anche tu mi pare, alla fine risultano essere inconciliabili, perchè si occupano di 2 realtà diverse, in modo diverso.
ciao però sarebbe bello poter parlare a voce di questioni così... |
24-11-2003, 21.52.01 | #15 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 19-11-2003
Messaggi: 978
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Citazione:
Verità assolute troppo semplici da avere. Citazione:
Ho capito benissimo cosa vuoi dire, te pensi a qualcosa di superiore, che va al di sopra delle regole fisiche e chimiche. Però cercare le risposte li, PORTA ANCORA DI PIù A DISTANZIARCI DALLE VERE RISPOSTE. Ogni tanto penso anche io al Dio superiore come lo concepisco io, però so che pensarci non mi porta a nulla, l'ambito di ricerca non è quello, non è la via giusta, l'opinione. Sono giusti i pochi fatti che anche noi esseri che si illudono, raggiungiamo. |
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26-11-2003, 00.58.42 | #16 |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-09-2003
Messaggi: 486
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credere
Che cosa significa credere in qualche cosa ?
Per quanto mi riguarda, il credito è la funzione diretta di un patto, ed un patto si pone quando due parti stipulano un accordo. Ciascuna parte è soggetto rispetto all'oggettività dell'altra. Qual è il "patto" nel credere che l'esistenza di dio sia il soggetto della nostra oggettiva esistenza ? Il patto è questo: il senso della mia presenza supera il valore delle mie azioni, delle mie sofferenze e dei miei errori. Questo significa il "credo ut intelligam" (credo per poter capire) di Anselmo d'Aosta, padre della prova ontologica dell'esistenza di dio. Ma lo sfondo di questo ragionamento, come si vede, è proprio il riconoscere la soggettività, e quindi l'esistenza immediata, a quell'ente cui si dovrebbe credere, in realtà, per poter articolare qualsiasi riflessione capace di una validità effettiva. E' questo, come si vede, un circolo chiuso, in cui le premesse e le conseguenze si intersecano e si confondono. La questione evoluzione- fede ha poco rilievo, in realtà, poichè, se lo vogliamo, possiamo benissimo credere che la terra sia stata creata con, all'interno, le ossa dei nostri potenziali progenitori, al solo scopo di mettere alla prova la nostra fede. Oppure possiamo pensare ad una creazione "delle Leggi di Natura" contestuale a quella della materia bruta, al fine di disciplinare organicamente il Tempo verso l'emergere della specie umana. Oppure ancora ritenere che la creazione di un'anima accompagni ogni procreazione umana, allo scopo di illuminarne l'ombra corporea di una scintilla di spiritualità. In tutti i casi si tratta di convincimenti, paradigmatici, che discendono da una decisione precostituita: quella di soggiacere, nel senso e nel valore delle nostre scelte, all'autorità di un garante del mondo, un dio, al cui arbitrio è fatto di inscriverle in un disegno maggiore. Al vostro buon cuore. |
26-11-2003, 10.30.15 | #17 |
supreme being :O)
Data registrazione: 24-11-2003
Messaggi: 279
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secondo me prendete troppo alla lettera le scritture , chi mi dice che adamo non sia stato un australopiteco che ha scoperto la propria potenzialità , che ha preso coscienza delle sue caratteristiche mentali e che ha così perso la possibilità di vivere nel giardino incantato ( illusione legata alla vita d'istinto ) ... oppure che la verginità di maria significasse non tanto una condizione fisiologica ma piuttosto una relazione priva di sentimento con il marito e conseguente verginità "mentale" verso il rapporto con lo stesso che ha generato cristo , rivoluzionario estremo perchè mancate di un solido rapporto familiare ...
bohhh ... magari dico delle scemenze |
26-11-2003, 12.04.59 | #18 |
Vivi!
Data registrazione: 28-10-2003
Messaggi: 1,159
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Scemenze non lo so, in quanto non può essere dimostrato quanto supponi, e quindi a mio parere è irrilevante soffermarsi troppo su cose che non possono essere "dimostrate"; basterebbe essere coscienti di questo. Sarebbe "giusto" accettare un'ipotesi non dimostrabile e agire in base alla sintesi che si ricava? Credo che se una cosa non può essere nè dimostrata, nè conosciuta, tutti gli attributi che l'uomo gli ha assengato, sono estranei alla stessa, nonostante presenti nello sperimentabile di altri "oggetti"; è quindi irrilevante e insensato, in questo caso, attribuire ad "altro", attibuti del "soggetto" : è solo un'illusione, al di là che le sue conseguenze possano essere positive o negative.
Solo la morale può essere accettata, il resto, al contrario di quanto dici, è un soffermarsi troppo sulle parole, prendere tutto troppo alla lettera. Ciao. |
26-11-2003, 12.23.57 | #19 | |
supreme being :O)
Data registrazione: 24-11-2003
Messaggi: 279
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Citazione:
motivo per il quale la religione stessa non dovrebbe essere considerata ... oppure , come scriveva pasolini nell'empirismo eretico , giusta è l'analisi degli eventi irrazionali quando gli stessi non causano condizionamento ... preferisco tenermi le convinzioni derivate dall'esperienza fino a quando il mettersi in costante discussione non vada a produrre una revoca alle mie "credenze" ... ciao |
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26-11-2003, 14.15.45 | #20 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Re: Rapporto evoluzione-religione
Citazione:
Premetto che non sono cattolica e nemmeno cristiana. Non posso dire di non essere credente, ci sono delle cose in cui credo. Non comunque in un Dio personificato. Però a me pare che il problema di conciliare il libro della Genesi con la teoria dell'evoluzione proprio non si ponga. 1) Le teorie scientifiche non sono di per sè verità assolute in cui credere. La definizione stessa di teoria è: un modello che spiega gli eventi e che viene considerato valido fino a che non ne viene formulato uno più valido. 2) I testi sacri sono - scritti in un determinato tempo storico e quindi con il linguaggio degli uomini di quel tempo. - sono testi simbolici che vanno interpretati. - sono testi tradotti!!! Anzi, non semplicemente tradotti, sono traduzioni di traduzioni di traduzioni!!! (dall'ebraico, al greco, al latino, all'italiano, poi riscritti in un italiano più moderno...) Per una ricerca veramente seria dovremmo imparare l'ebraico e leggere il testo originale. Conosco persone che lo hanno fatto e saresti stupito di vedere qualte differenze ci sono tra il testo antico è le traduzioni che troviamo in libreria! Tanto per fare un esempio di questo, mi riaggancio al messaggio di Van Lan sulla verginità di Maria. Credo che alcune versioni dei Vangeli fossero state originariamente scritte in greco. Comunque la cultura del primo secolo dC era profondamente influenzata dalla cultura greca. Il concetto di verginità nell'antica grecia era molto ma molto ma molto diverso da nostro concetto di verginità. Basti pensare alle prostitute sacre, che erano comunque considerate vergini fino a che non si sposavano, pur avendo rapporti sessuali con uomini. Vergine era colei che non aveva dedicato la sua vita ad un uomo. Quindi la verginità di Maria potrebbe essere interpretata in ben altro modo. Non come integrità della sua imene (del resto nei vangeli stessi c'è scritto che Gesù aveva fratelli e sorelle) ma nell'aver conservato al sua autonomia psichica (o spirituale) rispetto all'amore di un singolo uomo. Un altro esempio banale? Il comandamento (non ricordo il numero) "non commettere atti impuri", che tutti interpretano come "non masturbarti". La prima versione in italiano lo traduceva "non fornicare" e fornicare non significa masturbarsi ma commettere atti lontani da Dio, che allontanano da Dio. Credo che un cattolico intelligente queste cose le sappia e quindi riesca benissimo ad accettare lo scarto tra le immagini simboliche della Bibbia e le teorie scientifiche. Alla Bibbia chiede una guida spirituale, non una spiegazione di fenomeni fisici, chimici o biologici. Che poi i cattolici credano in cose che in cui io non credo, questo è un'altro discorso. ciao |
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