ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
29-03-2014, 19.17.07 | #22 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-07-2010
Messaggi: 405
|
Riferimento: Cos'è un "essere non manifestato"?
Grazie per l'info Maral!
Sapevo, comunque, che la realtà descritta come una serie di tropi in relazione stava diventando opinione accettata da molti pensatori, tra metafisici, metafisici analitici, alcuni scienziati ecc. Io non sono esattamente di questa linea, ma la preferisco certamente all'opinione più comune degli "oggetti separati". |
15-06-2014, 13.05.55 | #23 | |
Moderatore
Data registrazione: 30-08-2012
Messaggi: 335
|
Riferimento: Cos'è un "essere non manifestato"?
Citazione:
Trovo davvero interessanti questi passaggi, ma non li comprendo appieno. Come ho più volte ribadito in svariate discussioni di questo forum la mia conoscenza del pensiero filosofico (dalle origini ai giorni nostri) è piuttosto limitata, per questo vi chiedo la cortesia di spiegarmi: Perchè "l'essere implica per logica il suo completo manifestarsi" ? Perchè "l'apparire non può mai apparire insieme, perché ha sempre bisogno di uno sfondo per farlo, ossia ha sempre bisogno che un non apparire, appaia per fargli da sfondo" ? Anche se trovo tutto questo sensato non trovo una logica che lo renda necessario e quindi indubitabile. Grazie a tutti per la cortese attenzione. |
|
15-06-2014, 17.46.20 | #24 | |
Moderatore
Data registrazione: 03-02-2013
Messaggi: 1,314
|
Riferimento: Cos'è un "essere non manifestato"?
Citazione:
Solo in tal modo la verità può venire a coincidere con la realtà e non è dato che la verità non coincida con la realtà, altrimenti non sarebbe per logica verità. Tuttavia fenomenologicamente ogni apparire è sempre un apparire parziale in quanto accade delimitato da ciò che in contrapposizione non appare pur dovendo apparire per l'esigenza logica di cui sopra, per questo ogni manifestazione è sempre un apparire su uno sfondo in contrapposizione che determina ciò che di questo essente ora appare delimitandone il contorno che ne dà rappresentazione. Il susseguirsi di queste rappresentazioni limitate esprime pertanto la continua tensione alla necessità che tutto dell'essente appaia fenomenologicamente proprio per come realmente è, ossia come un continuo susseguirsi di rappresentazioni parziali. Spero che sia sufficientemente chiaro: il dato logico esige che l'ente si manifesti nella sua interezza, ma per manifestarsi nella sua interezza logica l'ente non può che manifestarsi fenomenologicamente sempre in modo parziale e diverso. |
|
15-06-2014, 17.46.49 | #25 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-04-2014
Messaggi: 193
|
Riferimento: Cos'è un "essere non manifestato"?
Citazione:
Rispondo secondo quelle che sono le mie convinzioni. In tutto quello che ha scritto maral non c'è alcun senso. Non è l'essere che implica per logica, ma è la logica, ossia la Ragione, ossia la razionalità, che implica il manifestarsi dell'essere, perché la logica dice che l'essere è e non può non essere, il non essere non è ed è impossibile che sia. Non ha alcun senso dire che l'apparire ha bisogno del non apparire che appaia L'essere si manifesta, cioè appare, ed è impossibile che non si manifesti, l'essere è, il non essere non è. Non è alcuna relazione che fa di un ente ciò che è, l'ente già è, ed necessario che sia, se non fosse non ci potrebbe essere alcuna relazione, che è sempre successiva al suo manifestarsi. La realtà di un ente, e quindi la possibiltà di relazione dello stesso, è data unicamente dalla sua razionalità, non vi è alcun motivo per il quale un ente non debba apparire se non fosse razionale. L'apparire dell'arcobaleno è necessario, non perché vi sia qualcuno ad osservarlo, ma perché le leggi fisiche che lo rendono possibile sono razionali; se non lo fossero non vi sarebbe alcuna ragione per la quale potrebbe essere osservato. Ultima modifica di Davide M. : 15-06-2014 alle ore 18.43.01. |
|
15-06-2014, 18.01.32 | #26 | |
Moderatore
Data registrazione: 03-02-2013
Messaggi: 1,314
|
Riferimento: Cos'è un "essere non manifestato"?
Citazione:
A ben vedere il discorso non va contro logica, ma evidenzia la necessaria discontinuità contrappositiva sussistente tra logica e fenomenologia. |
|
15-06-2014, 19.01.53 | #27 | ||
Moderatore
Data registrazione: 30-08-2012
Messaggi: 335
|
Riferimento: Cos'è un "essere non manifestato"?
Citazione:
Non capisco perché la totalità macchia include il suo completo manifestarsi. Ammettiamo pure che ci siano delle proprietà della macchia che rimangono celate, non manifeste, ma perché mai queste dovrebbero necessariamente manifestarsi? La verità non potrebbe essere semplicemente relativa a ciò che é manifesto, cioè aletheia (svelamento)? Citazione:
Questo, in questa discussione, lo si da per scontato, tuttavia é una nostra idea (seppur sensata) che ad ogni apparire corrisponda un non apparire. |
||
15-06-2014, 19.47.24 | #28 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-04-2014
Messaggi: 193
|
Riferimento: Cos'è un "essere non manifestato"?
Citazione:
Vero, ma solo se mantieni separato il momento logico da quello fenomenologico; l'apparire fenomenologico non ha bisogno di trovare la sua ragione in qualcosa ad esso esterno, è esso stesso Ragione dispiegata. |
|
15-06-2014, 21.37.31 | #29 | |
Moderatore
Data registrazione: 12-09-2004
Messaggi: 781
|
Riferimento: Cos'è un "essere non manifestato"?
Citazione:
|
|
15-06-2014, 21.58.47 | #30 | |||
Moderatore
Data registrazione: 03-02-2013
Messaggi: 1,314
|
Riferimento: Cos'è un "essere non manifestato"?
Citazione:
La verità infatti è relativa alla piena corrispondenza tra ciò che è manifesto e ciò che è ove ciò che si manifesta è pure il rimanere necessariamente nascosto di qualcosa solo sullo sfondo del quale qualcos'altro appare. Citazione:
L'apparire della totalità dell'ente implicherebbe il suo apparire rispetto al niente di quell'ente, ma l'apparire rispetto al niente di quell'ente è contraddizione, è un non apparire. Citazione:
Questo non vuol dire mantenere separati il momento logico da quello fenomenologico, ma rispettarne la differenza che li unisce: laddove il principio logico indica immediatamente il tutto dell'ente coincidente con se stesso la fenomenologia ne dà rappresentazione in termini di un susseguirsi di rappresentazioni nessuna delle quali è di per sé definitiva e totale, ma ognuna delle quali ne richiama un'altra. Entrambi momenti danno ragione in modo diverso dell'identità del medesimo ente. |
|||