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06-03-2014, 08.24.27 | #42 | ||
Moderatore
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Riferimento: Heidegger: l' essere e l' uomo
Citazione:
Hai perfettamente ragione, mi scuso. Citazione:
Questa idea di inversione delle precedenze é davvero interessante ma, come affermi anche tu ("pur con tutti i limiti nel parlar di successione di eventi in cui il tempo non è quello dell’orologio"), si sta parlando di una successione da intendere non in senso temporale, di conseguenza anche se il tempo scorresse al contrario la successione (indipendentemente dall' ordine) non subirebbe alcuna variazione. |
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06-03-2014, 18.12.04 | #43 | |
Ospite
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Riferimento: Heidegger: l' essere e l' uomo
Citazione:
per me il linguaggio è una cosa, un ente, come il pensiero (linguaggio solipsistico), una pietra, un uomo, un tuono.. la particolarità di questo ente-parola (e dell'ente-pensiero) è che pre-tende di essere specchio di altri enti.. è ente derivato.. mentre gli altri enti in sè possono esistere anche senza linguaggio.. a meno che non si creda che sia la mente a costruire il mondo dal nulla tipo il SuperIo di Fichte.. cosa possibile ma in-dimostrabile.. PS: anche un odore, visione, percezione sensoriale per me è linguaggio.. linguaggio in senso lato è sinonimo di informazione |
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06-03-2014, 18.54.23 | #44 | |
Moderatore
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Riferimento: Heidegger: l' essere e l' uomo
Citazione:
Il linguaggio non crea l' ente, ci relaziona all' ente, e determina la modalità in cui esso ci appare. Credo che la questione sull' esistenza indipendente o dipendente degli enti rispetto all' esserci sia al di là delle nostre possibilità. Non posso dimostrare che la tastiera con cui ora sto scrivendo esiste indipendentemente da me come non posso dimostrare che sono stato io a crearla. |
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06-03-2014, 20.11.06 | #45 |
Moderatore
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Riferimento: Heidegger: l' essere e l' uomo
Credo jeangene che certamente per Heidegger il linguaggio non è qualcosa che si aggiunge all'ente in sé, ma appare inseparabile all'apparire dell'ente stesso ove nell'apparire l'ente si mostra nel suo essere per altro, ossia nel suo fondamentale rapporto relazionale: l'ente è ciò che appare per relazione immediata e mediata con tutto ciò che è altro da quell'ente e questa relazione è una fondamentalmente relazione linguistica la cui sintassi traccia una narrazione dell'identità originaria dell'ente, la mostra come un prima e un dopo, dunque come una storia di cui il linguaggio scandisce via via i tempi necessari per costruire il senso che a quel linguaggio è proprio.
L'apparire immediato è da subito un apparire relazionale. è un'apertura di senso che invita al sopraggiungere di un nuovo apparire e così via all'infinito, ossia all'essere infinito dell'ente che si mostra collocato come continua evocazione di significati. Ogni linguaggio traccia percorsi di senso secondo le regole che gli sono proprie ove questi percorsi nel loro continuo intrecciarsi e richiamarsi mostrano ciò che l'ente è per come è senza poter mai esaurire il proprio continuo significare (ossia il continuo farsi segno per altri segni). In ogni parola che abbia significato, il significare quindi non si esaurisce mai in una definizione in sé conclusa che ponga termine alla storia dell'accadere dell'essente. In questo senso il linguaggio è questo stesso continuo accadere nella cui forma l'essente si viene continuamente mostrando per ciò che è. |
07-03-2014, 10.05.16 | #46 | |
Ospite
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Riferimento: Heidegger: l' essere e l' uomo
Citazione:
opinione comune : il linguaggio è un'immagine (relazione) di (con) "altri" enti.. opinione diversa : x me anche linguaggio è un Ente (un Ciò-che-E' .. una Determinatezza-che-E' ... un Non-Nulla ... una Non-Indeterminatezza), con proprietà particolari (la Ri-Flessività e la Rel-Azione).. x voi credo di no.. punto oscuro a tutti : ma linguaggio/pensiero/percezione può esistere in assenza di "altri" enti ? nessuno mai lo saprà.. .. |
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07-03-2014, 10.20.07 | #47 | ||
Moderatore
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Riferimento: Heidegger: l' essere e l' uomo
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07-03-2014, 10.50.12 | #48 | |
Moderatore
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Riferimento: Heidegger: l' essere e l' uomo
Citazione:
Dunque per Heidegger è il linguaggio (che ci è dato e al quale contribuiamo) che fa apparire l' ente come relazione, come essere per altro? Penso che Heidegger non intenda dire che il linguaggio rivela le relazioni già date degli enti in sè perchè niente si può dire su ciò che è oltre l' apertura in cui siamo gettati (la quale si concretizza appunto in un linguaggio). |
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07-03-2014, 12.17.33 | #49 | |
Moderatore
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Riferimento: Heidegger: l' essere e l' uomo
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28-03-2014, 15.12.58 | #50 |
Moderatore
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Riferimento: Heidegger: l' essere e l' uomo
Ciao a tutti,
aggiungo il seguente video: Massimo Cacciari - pensiero e poesia in Heidegger a questa discussione perchè spero possa assere d' aiuto a chi come me non ha chiari i concetti Heideggeriani di Dichtung ed Ereignis (tradotti secondo Massimo Cacciari (e anche secondo me) in modo non appropriato con Poesia ed Evento). |