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17-02-2014, 19.41.54 | #22 | ||||
Ospite
Data registrazione: 20-05-2013
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Riferimento: Heidegger: l' essere e l' uomo
Citazione:
Beh, io la svolta nel pensiero di Heidegger l'ho sempre datata agli inizi degli anni Trenta. Poi è chiaro che su questo punto le posizioni di biografi e critici non è univoca. Non alludo alla "seconda svolta", per me c'è sempre stata solo una prima fase, ed una seconda fase nel pensiero heideggeriano, e Heidegger ha cominciato a fare conferenze ed a scrivere di Nietzsche solo nella seconda fase. Citazione:
Vero, giusto, nel 1933 Heidegger divenne rettore a Friburgo, e aderì al partito nazionalsocialista, ma nel 1934 se ne allontanò, preferendo dimettersi dalla carica piuttosto che allontanare dall'università due colleghi contrari al regime. Citazione:
Infatti, non lo sapremo mai, ma la mia opinione è che la sua adesione e il successivo distacco dal nazismo non debba essere tenuto presente come chiave di lettura nelle due fasi del suo pensiero; se invece si cala la sua filosofia nella dimensione politica del suo tempo si commette l'errore di chi ha voluto addirittura psicoanalizzare la sua intervista allo Spiegel. Qui siamo al delirio puro. Oppure come chi ha ipotizzato un suo distaccamento dalle sue azioni ed affermazioni da sé come persona empirica e le attribuisce ad un destino non meglio specificato, mah. Citazione:
Quel mattacchione di Zizek l'ha scritto in "In difesa delle cause perse", Prima parte "Lo stato delle cose", capitolo 3: Intellettuali radicali, o del perché nel 1933 Heidegger compì il passo giusto (benché nella direzione sbagliata), pag. 139, primo capoverso. Ancora non l'ho finito di leggere, perciò ancora non posso spiegare. Poi Zizek richiede una lunga digestione, come sempre. Ciao |
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21-02-2014, 07.33.24 | #23 |
Moderatore
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Riferimento: Heidegger: l' essere e l' uomo
A vostro parere ha senso pensare il corpo come una oggettivizzazione dell' apertura in cui siamo gettati (oggettivizzazione percepita attraverso l' apertura stessa) ?
Un saluto. |
21-02-2014, 11.40.20 | #24 | |
Simpatizzante di Vattimo
Data registrazione: 06-02-2014
Messaggi: 45
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Riferimento: Heidegger: l' essere e l' uomo
Citazione:
Il nostro essere gettati non dev'essere considerato in una visione oggettiva, altrimenti tradiremmo Heidegger: io non posso vedere me stesso nella condizione di gettato, come se mi guardassi dall'esterno; posso solo descrivere ciò sotto forma di racconto soggettivo, come quando uno dice che sente un dolore, senza alcuna pretesa di aver capito di cosa si tratta esattamente. In altre parole, la tentazione di pensare metafisicamente è sempre dietro l'angolo. |
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21-02-2014, 16.30.33 | #25 | |
Moderatore
Data registrazione: 30-08-2012
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Riferimento: Heidegger: l' essere e l' uomo
Citazione:
Immaginavo di essere in errore. La relazione corpo - apertura l' ho pensata perchè in una visione oggettiva è il nostro corpo a relazionarci con il mondo. In una visione oggettiva i cinque sensi ed il sistema nervoso determinano il modo di relazionarci al mondo un po' come nella visione di Heidegger l' apertura in cui siamo gettati determina il modo in cui l' esser-ci si rapporta agli enti. |
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22-02-2014, 12.09.27 | #26 | |
Ospite
Data registrazione: 20-05-2013
Messaggi: 19
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Riferimento: Heidegger: l' essere e l' uomo
Citazione:
Il tuo dubbio è più che legittimo, anche se come ha giustamente detto Angelo Cannata non ha molto senso parlare di oggettivazioni in Heidegger; ma è il tipo di impostazione che ha dato alla sua ricerca ontica a trarre in inganno. Infatti il modo d'essere appare separato dall'essere, mentre non ne è estrinseco. Questo è uno dei pochi punti di contatto di Heidegger con Parmenide, anche se il primo ci arrivò per via strettamente ontologica, mentre l'eleate per via prettamente logica: l'essere (e quindi anche la relazione corpo-apertura) non può essere oggettivato, perché è un tutt'uno con il mio pensiero, e nel momento in cui volessi separarlo, per pormelo davanti, come oggetto, il mio pensiero verrebbe a trovarsi fuori dall'essere. E fuori dall'essere non c'è niente. |
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22-02-2014, 13.07.27 | #27 | |
Moderatore
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Riferimento: Heidegger: l' essere e l' uomo
Citazione:
Non fa una grinza. Come afferma anche Angelo "la tentazione di pensare metafisicamente è sempre dietro l'angolo", devo imparare a resistere a questa tentazione. |
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22-02-2014, 21.06.15 | #28 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Heidegger: l' essere e l' uomo
Citazione:
Bisogna ricordare che Heidegger è anzitutto allievo di Husserl, il tema del corpo è praticamente assente nell'opera heideggeriana, e lo stesso Heidegger rispose sull'argomento in lezioni private, ora disponibili su jakabook. Se intendiamo il corpo come oggettivazione dell'essere ovviamente sono d'accordo con Angelo e David, ma se invece ti riferisci proprio al corpo allora la tua intuizione mi piace. Ovviamente non dobbiamo intendere il corpo come le neuroscienze si illudono di fare. La posizione del corpo è la posizione sensista di derivazione Husserliana. In essa il concetto di spazio viene problematizzato proprio in riferimento a quello preteso universale da Kant. Anche lo spazio diventa spazio trasformato dall'osservatore. In questo caso psicologico. Ma la tua intuizione mi pare sensata, infatti lo spazio che è oggi qualcosa di determinato da altro (chi parla di materia oscura, chi di gravitoni), è esattamente esso stesso una peculiarità della gettatezza. Il corpo inteso come somma delle sensazioni (oggi qualcuno parla anche della sensazione di spazio) è allora anch'esso oggettivato dall'Essere, da Dio. L'oggettivazione è però sempre gettatezza, bella intuizione! (sempre che non l'abbia fatta troppo mia) by green |
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23-02-2014, 18.52.24 | #29 | |
Moderatore
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Riferimento: Heidegger: l' essere e l' uomo
Citazione:
Forse ho sbagliato ad usare il termine "oggettivizzazione", provo ad essere più chiaro: ho pensato il corpo fisico come una percezione che l' esserci, l' uomo ha della apertura in cui è gettato (questa percezione naturalmente avviene sempre e comunque attraverso le modalità della apertura stessa), come se l' apertura "si facesse" ente per l' esserci. La tua interpretazione forse si discosta dalla mia idea originale, ma sicuramente è più sensata. |
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02-03-2014, 19.31.25 | #30 | |
Nuovo ospite
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Riferimento: Heidegger: l' essere e l' uomo
Citazione:
Heidegger non parla mai di consapevolezza, ma di confidenza, o fidatezza fidata. L'esserci non è consapevole: si fida di se senza sapersi fino in fondo. |
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