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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere. |
15-09-2013, 21.39.14 | #2 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-11-2008
Messaggi: 1,234
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Riferimento: Un pensiero sul tempo.
Citazione:
Da vecchio razionalista trovo molto confortante quanto scrivi in premessa: benvenuto nel forum! Approvo decisamente la ricerca della verità (anche) attraverso un confronto di opinioni con altri. Per quanto mi riguarda il tempo è un’ aspetto del mutamento. Aspetto misurabile secondo rapporti esprimibili con numeri per quanto riguarda il mutamento della realtà materiale naturale; non misurabile in questo senso ma solo valutabile con molta vaghezza e elementi ineliminabili di incertezza e soggettività per quanto riguarda il succedersi dei pensieri, stati d’ animo, esperienze interiori o mentali. |
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16-09-2013, 09.23.06 | #3 | |
Moderatore
Data registrazione: 03-02-2013
Messaggi: 1,314
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Riferimento: Un pensiero sul tempo.
Citazione:
Il tempo è davvero una delle cose più misteriose emerse dal vuoto assoluto originario o dalla mente umana che costantemente cerca un senso per esistere. Benvenuto nel forum anche da parte mia |
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17-09-2013, 06.43.07 | #4 |
Ospite
Data registrazione: 20-08-2013
Messaggi: 67
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Riferimento: Un pensiero sul tempo.
E' un pensiero interessante il tuo. Ti potrebbe interessare questo video che ho trovato di recente: http://www.filosofia.rai.it/articoli...9/default.aspx
A cui riguardo penso che alla fine nelle equazioni "terrestri" il tempo dovrebbe essere incluso, ma non in una equazione che vuole descrivere la realtà in senso universale. Son d'accordo su cosa dice Rovelli, il tempo esiste solo in relazione all'osservatore, ma non è altro che cambiamento, non esiste l'invecchiamento per via del tempo, ma perchè si invecchia di per sè. Il tempo è relativo così come il cambiamento e se tempo=cambiamento perchè chiamarlo tempo e non semplicemente cambiamento? Con l'orologio misuriamo un movimento nel concreto, ma il tempo resta astratto. E le cose cambiano di per sè, non hanno bisogno del tempo. Comunque il tempo/cambiamento viene relativizzato dalla presenza della gravità. Più è grande la forza gravitazionale, più il tempo scorre lentamente. Ma per chi osserva dall'esterno e non per chi lo vive. |
18-09-2013, 18.52.48 | #5 | |
Moderatore
Data registrazione: 30-08-2012
Messaggi: 335
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Riferimento: Un pensiero sul tempo.
Citazione:
Allora la questione é: come fa ad esserci cambiamento se non c'é tempo? Come é possibile una successione di stati/configurazioni in assenza di tempo? Tutto dovrebbe essere adesso, in questo istante. Un cambiamento implica un prima e un dopo, ma prima e dopo hanno senso solo nella dimensione temporale. |
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19-09-2013, 17.50.35 | #6 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 15-09-2013
Messaggi: 5
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Riferimento: Un pensiero sul tempo.
Citazione:
Dal mio punto di vista tutto è adesso, appunto. Il prima e il dopo non ci sono, c'è solo il presente. Quello che è successo prima *non c'è più e quello che succederà non c'è ancora. In un certo senso il prima rimane nella nostra memoria e non solo, tramite i ricordi noi ci costruiamo un' idea di passato, riuscendo così, ragionando, a fare delle previsioni su quello che poi potrà essere in/il futuro. |
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20-09-2013, 06.14.36 | #7 | |
Ospite
Data registrazione: 20-08-2013
Messaggi: 67
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Riferimento: Un pensiero sul tempo.
Citazione:
Il cambiamento è cambiamento soltanto, perchè inserire il tempo? Che è un concetto che misura l'intervallo tra un cambiamento e l'altro. Ma non è creatore del cambiamento. Il tempo non è una dimensione sulla quale si poggiano delle successioni, il prima e il dopo sono solo percezioni e ideali umani, certo ci vuole un tempo per misurarle, si crea un tempo metafisicamente, ma non nel concreto. Non c'è prova della sua esistenza. Ma questo comunque è solo un mio umile pensiero, potrei pure sbagliarmi. |
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20-09-2013, 08.16.53 | #8 | ||
Moderatore
Data registrazione: 30-08-2012
Messaggi: 335
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Riferimento: Un pensiero sul tempo.
Citazione:
Citazione:
Secondo me non ha senso parlare di movimento/cambiamento in assenza del tempo. Tutti gli stati/configurazioni di un ente che diviene (di ciò che riteniamo essere lo stesso ente che cambia/muta) dovrebbero essere adesso, in questo istante, sovrapposti e allora non li considererei stati/configurazioni dello stesso ente, bensì enti diversi. A questo punto non avrebbe senso parlare di cambiamento/movimento, perché non ci sarebbe niente che cambia/muta, ci sarebbe solo un continuo apparire di enti diversi ed eterni (e giunti a questo punto dovrei dare ragione a Severino). Ultima modifica di jeangene : 20-09-2013 alle ore 09.22.59. |
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20-09-2013, 09.19.02 | #9 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-11-2008
Messaggi: 1,234
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Riferimento: Un pensiero sul tempo.
Citazione:
Se c' é mutamento (dunque se la memoria che ce lo dice é veritiera), allora in ogni istante é reale solo il presente (il passato non lo é più, il futuro non lo é ancora); però la realtà muta e dunque lo scorrere del tempo dal passato verso il futuro é reale (la realtà cambia, ha anche -seppure non sia reale nello stesso modo "attuale" del presente- un passato e un futuro). Il tempo é uno degli aspetti e delle dimensioni del cambiamento. In ambito naturale materiale (fisico) é una misura del cambiamento; altre sono le distanze (discutibile é se in campo fisico lo siano anche aspetti qualitativi che mutano anch' essi, come i colori e le forme degli oggetti, i suoni e rumori, gli odori, ecc.; generalmente essi sono comunque riconducibili a variazioni topografiche, di distanze fra oggetti "più fondamentali"). Tuttavia la scienza considera reali anche mutamenti non topografici, come la trasformazione di massa in energia e viceversa, che tuttavia avvengono anch' essi secondo proporzioni (misurabili) universali e costanti. Più complicata é la questione del tempo mentale (psicologoco, "interiore") come aspetto del mutamento (di quest' altro ambito della realtà) non misurabile secondo proporzioni esprimibili con numeri (e dunque non conoscibile scientificamente) ma solo valutabile vagamente e con ineliminabili elementi di soggettività. |
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20-09-2013, 14.25.30 | #10 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
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Riferimento: Un pensiero sul tempo.
Citazione:
Infatti nell'istante che lo percepisco come presente esso è già passato e nello stesso istante esso è anche futuro: come presente non esiste! In effetti, comunque, la cosa è complessa ed ognuno ha detto la sua in proposito: mi pare però che la Relatività Generale di Einstein ponga la cosa nelle giusta luce...oggettiva. Luce, però, difficilmente comprensibile...per lo meno da me dilettante! Mi provo a spigare...grosso modo: Sembra infatti che non solo il tempo passi...ma che passi o trascorra anche in maniera diversa a seconda della situazione fisica in cui ci troviamo o si trova il misuratore del tempo...l'orologio ad esempio...o le nostre stesse cellule! Sembra infatti che sia la massa che la velocità/accelerazione determinino mutazioni oggettive nel trascorrere del tempo...anzi il tempo rallenta con l'intensificarsi delle forza di gravità: entro un buco nero il tempo sarebbe zero. Ma anche noi, se siamo a 20.000 metri di altezza vediamo le cose a terra (ammesso che le vediamo) muoversi più lentamente. Una conseguenza moderna è che i satelliti per telecomunicazioni, trovandosi su orbite di 30 o 40 km devono essere coordinati col tempo a terra in modo da trasmettere al momento giusto e non essere sfasati. Ma la cosa vale anche per la biologia del vivente: gli uomini a terra invecchiano più lentamente degli uomini in orbita rispetto alla terra. Non si tratta di impressione soggettiva, ma sono le stesse cellule che degradano più lentamente... (il tempo passa più lentamente)...tanto più lentamente quanto maggiore è la massa più prossima...cioè quanto più intensa è la forza di gravità cui sono soggette: in teoria un Tibetano che vive a 3 o 4 mila metri...dovrebbe essere più longevo di un abitante delle Maldive...al livello del mare.. E' qualcosa di analogo (ma in scala assai minore) al famoso paradosso dei gemelli della fantascienza: il gemello astronauta, sempre soggetto alle accelerazioni della curvatura dello spazio-tempo, cui l'astronave è soggetta... resta sempre più giovane...rispetto a quello che resta a terra! Credo però che qui ci sia qualcosa che non và...di cui l'autore fantascientifico non ha tenuto conto. Infatti con le curvature dello spazio-tempo ci sono le accelerazioni, ma ci sono anche le decelerazioni che dovrebbero, in qualche modo, compensare...a meno che il gemello astronauta non si disperda nelle spazio! ...in accelerazione prevalente! Quindi il trascorrere del tempo per il vivente, per l'uomo in particolare, non è solo una impressione ...che non sarebbe soggetta a misura oggettiva, ma anche un fatto fisico relativo all'invecchiamento delle cellule ...e quindi potrebbe essere anche per noi misurabile oggettivamente. Credo comunque che non sia possibile, per lo meno non su questa terra, porre una relazione oggettiva fra l'invecchiamento delle cellule stesse con l'impressine soggettiva dello scorrere più o meno veloce del tempo. |
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