ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
22-03-2013, 18.09.35 | #32 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
|
Riferimento: Giuro, nonostante tutto?
Citazione:
Gyta il tuo post è autocontradditorio, infarcito di improvvisazioni, che rivelano la mancanza di nozioni basilari intorno alla morale. Niente di male in questo, solo che mi riesce faticoso e mi sembra inutile fare una analisi del tuo post, cercare di decifrare quello che vuoi dire e poi, anche, ribattere a certe risposte che mi sembrano frutto di un orgoglio che si rifugia in sofismi. Tu parli di una introspezione speciale, di uno specchio interiore luminoso e di tante altre cose che per te significano certamente qualcosa ... bene, mettila in atto questa tua introspezione e vedi se ti si rivela qualcosa riguardo alla morale ... poi me la comunicherai eventualmente. Nel frattempo potresti leggere qualcosa riguardo la morale che è una scienza vecchia quanto il mondo: il Rosmini ne vede l'inizio nelle massime e nei proverbi. Potresti cominciare da Aristotele e poi su su fin a Kant e ancora fino ai tempi nostri. Non è che si possa cominciare da zero come se il pensiero del genere umano fosse trascurabile; che te ne renda conto o meno, ogni tua parola, ogni categoria che usi, l'aver appreso a leggere scrivere e far di conto ti è giunto dal passato Non è che si può partire da zero, e che possiamo rifondare tutto lo scibile umano. La storia è la memoria della umanità senza la quale il presente sarebbe indecifrabile. Ultima modifica di Giorgiosan : 23-03-2013 alle ore 10.22.35. |
|
22-03-2013, 23.23.41 | #33 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-04-2011
Messaggi: 630
|
Riferimento: Giuro, nonostante tutto?
Citazione:
|
|
23-03-2013, 10.08.44 | #34 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
|
Riferimento: Giuro, nonostante tutto?
Citazione:
I fondamentali della morale quale la coscienza morale come ultimo criterio dell'azione e che la ragione debba valutare la moralità dell'azione comparandola alla norma è un dinamismo evidente da sempre. Ed era questo l'oggetto della discussione. E' vero invece che le acquisizioni psicologiche relative alla colpabilità morale hanno fatto enormi progressi ed è vero che che i costumi morali ( pleonasmo) si modificano nel tempo e la velocità con la quale mutano va accelerando, ma questo è un altro discorso. Ultima modifica di Giorgiosan : 23-03-2013 alle ore 14.01.03. |
|
23-03-2013, 13.00.12 | #35 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 12-04-2011
Messaggi: 630
|
Riferimento: Giuro, nonostante tutto?
Citazione:
Citazione:
Per altro, non comprendo che cosa significano le acquisizioni psicologiche relative alla colpa; caso mai vi è una evoluzione sociale e culturale che migliora la visione della morale. Di fatto, come tu stesso affermi, con il tempo la stessa è notevolmente migliorata; tant'è che oggi, per un laico sarebbe impensabile la lapidazione. Infatti: io aggiungo che la morale laica è migliorata a tal punto, d'aver superato grandemente quella religiosa. In pratica, quest'ultimo era il tema della discussione e, secondo me, va visto in modo abbinato come un unico pensiero; perciò non un altro discorso. |
||
23-03-2013, 14.33.21 | #36 | |||||
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
|
Riferimento: Giuro, nonostante tutto?
Citazione:
I fondamentali della morale non possono cambiare e per augurarsi che cambino bisognerebbe argomentare. Bisognerebbe cambiare il posto che occupa la ragione? O bisognerebbe cambiare il "funzionamento" della coscienza, che è il funzionamento della mente? Citazione:
Citazione:
In molti codici morali la lapidazione esiste tutt'ora anzi per il fenomeno del fondamentalismo mussulmano negli ultimi 50 anni si è avuto un ritorno di fiamma. Citazione:
Questa affermazione generica non significa alcunché: - le morali religiose sono molte e diverse - le morali laiche sono molte e diverse Quindi devi specificare a quale morale laica ti riferisci ed a quale morale religiosa, se vuoi essere compreso. (Alla stessa domanda hai risposto in un post precedente con qualcosa che riguardava le scimmie. I sistemi morali o le morali sono molteplici e diversi tra di loro ... sarebbe bene non ignorarlo) Citazione:
Non era affatto quest’ultimo ma il giuramento relativamente alla chiesa cattolica e se pronunciarlo fosse motivo di perdita di dignità o segno di riprovazione per chi lo esigeva. Se poi fosse stata la comparazione fra la morale laica ( quale poi?) e quella cattolica riguardo al giuramento, la questione dibattuta ... ebbene il giuramento laico è molto più praticato nella società civile, da tutte le società civili, che nella cattolicità. L’insegnamento cattolico pone delle gravi riserve sul giuramento come quella che non si deve prestare ad una autorità illegittima né per futili motivi. Ultima modifica di Giorgiosan : 23-03-2013 alle ore 16.57.05. |
|||||
24-03-2013, 08.28.18 | #37 | |||
______
Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
|
Riferimento: Giuro, nonostante tutto?
Citazione:
Citazione:
La comprensione (‘la moralità priva di moralità’) è virtù dei saggi non dei sapienti; chi anela alla più alta fra le virtù dovrebbe rammentarlo. Citazione:
Obiettiva miro ad esserlo.. (ma nel distacco non colgo alcun pregio e di certo ben poco mi appartiene.. ) Secondo Giorgiosan.. la moralità la impariamo leggendo i libri dei filosofi (alcuni!) quelli di teologia (cattolica) e dai concili ecumenici! Eppure non mi risulta che chi combattè per i principi umanitari della luce della ragione e della consapevolezza, quelli libertari dell’anarchia umanista e della liberazione dalle manipolazioni e dagli indottrinamenti avesse prima attentamente studiato quanto asserivano in materia i testi dei nostri filosofi (ammesso asseriscano) ! Chi scrisse il Tao te ching, chi ispirato i Veda, la spiritualità degli indiani d’america, il risveglio buddista, la lotta partigiana, quella contro la realtà dei desaparecidos (dove non brilla certo il nostro caro Francesco non di Assisi), i mistici cristiani nemmeno mi risulta avessero prima confrontato il loro sentire con gli scritti di Shopenauer e Aristotele! Né la moralità che ispirò Che Guevara e Gandhi giungesse rispettivamente dalla biblioteca dell’università di medicina e di legge!! Andiamo!! Ah, dimenticavo Gesù.. o non fa testo?! Meno male che quella moralità dell’accademia non demotivò il caro Freud dal proseguire il suo cammino!! (Sigmund, non quello della clava!) La conoscenza della storia del pensiero umano attraverso i simbolismi, miti, riti e compagnia bella ci dona quella ricchezza in più che possiamo respirare assaporando uno scritto di Elemire Zollà, Tolkien, Holderlin, Rilke. Eppure lo scritto di Lao Tzu (sopra citato) sintesi del Simbolo per eccellenza e della più profonda conoscenza delle leggi che regolano il cosmo e l’interiorità umana risulta sia stato frutto null’altro che del suo acume e di ispirazioni tratte dall’osservazione della politica dei suoi tempi. Ben altro scritto che non quello del Machiavelli, no? Tempo2011 se scrivessi il mio pensiero privandolo del filtro della costruttività primo verrebbe censurato dai nostri cari ‘pulitori’ del sito, secondo andrei contro la mia stessa necessità di portare avanti un pensiero radicato sulla chiarezza della ragione non quella accademica tanto, sembra, adulata da Giorgiosan. Gli scritti di Schopenhauer e Spinoza avevano carta rigida, quelli di Marx e Nietzsche di edizione più economica troppo impolverati cossicché in tempi duri mi fu maggiormente utile l’uso dell’acqua, caro Giorgiosan protettore delle scartoffie e dei concili. Talvolta trovo più moralità cristiana nei testi dei sabba metallari che negli scritti di alcuni cattolici ma logico, la mia visione è di parte. Chi non vuol sentire dovrà sperimentare. ammonì qualcuno. Un forum di filosofia dovrebbe mantenersi come luogo di incontro fra pensieri viventi mai rimessa di sterili ortodossie. La moralità (non il bigottismo) è frutto di un pensiero libero e critico capace di mirare ai valori vivi dell’interiorità umana e della luce della ragione, non si acquisisce come un avere, brama e si esprime attraverso l’autoliberazione da sovrastrutture dannose al pensare ed all’azione. Chi vuol giurare è libero di farlo, chi vuole comprendere è libero di farlo; chi vuole abiurare anche. E chi ama su nulla discutere a discutere di nulla si troverà. In un mondo eccedente di parole dove troppo spesso fa difetto la comunicazione la diretta evidente semplice chiarezza sintetica di un solo pensiero sperimentato dona alla mente ciò che le occorre: la capacità del pensiero razionale appartiene alla mente ed a chi ne vuol fare uso diretto. Penso e mi auguro di essere riuscita trasparentemente nel mio intento di chiarire la mia posizione in merito.. |
|||
24-03-2013, 22.43.50 | #38 | |||||||
Ospite abituale
Data registrazione: 12-04-2011
Messaggi: 630
|
Riferimento: Giuro, nonostante tutto?
Citazione:
Citazione:
Citazione:
Citazione:
Citazione:
Citazione:
Citazione:
Ultima modifica di Tempo2011 : 25-03-2013 alle ore 19.24.28. |
|||||||
25-03-2013, 08.27.37 | #39 | ||||
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
|
Riferimento: Giuro, nonostante tutto?
Citazione:
l’uso pratico (non parlo di morale) e disinibito delle biblioteche, almeno di quei volumi stampati in carta morbida. Citazione:
Citazione:
Il resto del tuo post è, ahimè, troppo erudito perché possa coglierne le allusioni letterarie, storiche, filosofiche, religiose e fin’anche politiche. Pensa, per la mia beota semplicità o sempliciotteria ha la parvenza di una grande soupe. Citazione:
|
||||
26-03-2013, 05.26.41 | #40 | |||
______
Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
|
Riferimento: Giuro, nonostante tutto?
Citazione:
Perché non ti limiti alla comprensione del testo ancor prima delle eventuali allusive implicazioni? Citazione:
ma riferimenti all’uso di ciò che intendo con moralità. Citazione:
Sennò ripetiamo come pappagalli concetti che non ci appartengono minimamente e nella peggiore delle ipotesi concorreranno a fare di noi delle persone incapaci di sentire e di pensare per davvero. Perché non ci parli del tuo punto di vista riguardo alle motivazioni che impongono l’uso del giuramento in ambito della chiesa cattolica? Che poi mi citi il Rosmini, Kant o Aristotele al fine di comprendere cosa sia la morale, trovo d’obbligo una risposta come quella che ti ho dato. Perché non rispondi a Tempo2011 che ti domanda una spiegazione al tuo dire sulle “molte e differenti morali laiche e religiose”, per ora mi sembra tu risponda riferendoti esclusivamente a codici religiosi, sarebbero queste le uniche concezioni intorno alla morale? O quelle di Kant (che non mi pare proprio delucidi un granché in materia..)? O usi Kant per asserire che un’azione è secondo intenzione? Mi sembrerebbe solo un tergiversare ed un travisare ingenuo al fine di evitare il porti direttamente in discussione, come cattolico se vuoi, di fronte ad una lecita domanda che il 3d pone. Se vuoi parlare di conoscenza dell’interiorità umana forse faresti meglio ad indirizzare ed indirizzarti verso ben altri ricercatori, non trovi? (domanda inutile, forse..) |
|||