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01-03-2013, 09.05.11 | #32 | |
Moderatore
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Riferimento: Il Bene e il Male: Scegliere si può?
Citazione:
Non ho ben capito quello che vuoi dire.. Certo, questa "libertà di scegliere" la nostra visione del mondo è limitata dalla nostra conoscenza e dalle nostre credenze. Essendo la nostra conoscenza sempre parziale e incompleta da essa scaturiscono più visioni del mondo razionalmente valide. Ci affideremo all' intuito per la scelta oppure semplicemente sceglieremo quella che più ci piace. |
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01-03-2013, 11.27.26 | #33 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 2,009
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Riferimento: Il Bene e il Male: Scegliere si può?
Citazione:
Non capisco cosa significa lavorare sul sentire, anche perché sentire fa riferimento ai sentimenti. Scegliamo per quello che sappiamo. Tu adombri sempre una conoscenza speciale alla quale tu sola accederesti. La libertà di scelta risiede nella coscienza di quei percorsi? Cosa significa? Cincordo con jeangene: non si capisce cosa vuoi dire. |
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01-03-2013, 14.09.58 | #34 | |||
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Riferimento: Il Bene e il Male: Scegliere si può?
Spero con ciò che segue di riuscire a chiarire un po' meglio il mio pensiero..
Citazione:
..e la nostra conoscenza delle nostre credenze è proporzionale a quanto questa conoscenza relativa alle nostre credenze sia anche coscienza effettiva. Citazione:
Penso che la conoscenza sia incompleta e parziale quando non radica sull’autocoscienza. Differentemente il conoscere resta una qualità che ci caratterizza e non un bene aggiunto pertanto completa in sé stessa. Citazione:
Non credo alla scelta ma al processo di maturazione e di stasi che si concretizza attraverso quello che ad un determinato livello intendiamo come scelta per piacere o soluzione per intuito. |
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02-03-2013, 13.27.11 | #35 | |
Moderatore
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Riferimento: Il Bene e il Male: Scegliere si può?
Citazione:
Credo di intuire quello che vuoi dire, ma comunque l' uomo non ha mai conoscenza assoluta, non ha conoscenza assoluta dell' essere. Come potrebbe? Se così non fosse l' uomo mai si chiederebbe se un azione è giusta o sbagliata (in senso assoluto), perchè avendo conoscenza assoluta lo saprebbe senza ombra di dubbio. Devo ammettere che tutti le mie ipotesi si fondano su una premessa, ossia l' esistenza di una realtà assoluta che ci trascende. |
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04-03-2013, 00.38.34 | #36 | ||
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Riferimento: Il Bene e il Male: Scegliere si può?
Citazione:
Ecco perché secondo il mio intendere la conoscenza dell’essere non solo è possibile ma diventa obbligata estrinsecazione nella coscienza della propria profonda identità. Una conoscenza apparentemente relativa eppure fondamentalmente unica (dico ‘unica’ poiché il termine ‘assoluta’ porta in un contesto dove il conosciuto e chi conosce restano comunque disgiunti). Citazione:
Certo con “semplicità” intendo una saggezza radicata alle fondamenta del movimento mentale. Non impossibile, dunque. Seppure all’apparenza semplice non facile.. |
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04-03-2013, 09.13.14 | #37 | |
Moderatore
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Riferimento: Il Bene e il Male: Scegliere si può?
Citazione:
Si, forse hai ragione, forse l' Assoluto, l' Essere o l' Uno (come si preferisce) è coglibile se non attraverso la conoscenza (che per essere tale necessita di esperienza) attraverso l' intuizione, tramite qualcosa che comunque va al di là della ragione. |
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04-03-2013, 15.35.01 | #38 |
Nuovo ospite
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Riferimento: Il Bene e il Male: Scegliere si può?
l'uomo fa ciò che ritiene giusto in base ad un giudizio di fondo. Questo comporta a tanti Sé, che costituiscono la concreta presenza esistenziale. Ovviamente tutte queste persone sono veicolate da un giudizio psichico che devia l'individuo dal vero Essere, in quanto agiscono attraverso uno strumento differente dall'intuizione (che è percezione estetica), cioè l'opinione (che è percezione ordinaria), perché sono soggette ad un illusione. Dal punto di vista buddista, ci si dovrebbe liberare da questa catena che costituisce la vacuità delle cose perché il mondo vive una biforcazione tra mente e corpo.
Gli esseri che comprendono che il bene è come il male trascendono la realtà e adottano un atteggiamento distaccato anche nei confronti del bene tramite la compassione e il disinteresse. Voglio dire che in realtà non c'è niente da salvare, se non l'allontanamento dall'Essere-in-quanto-essere. In alternativa il resto non è altro che una catena in cui gli esseri senzienti si incarnano, attraverso un'illusoria percezione psichica di alienazione. Il problema di scegliere ciò che è giusto o ciò che è sbagliato è da considerarsi come origine condizionata ma non è un'impossibilità. In questo caso è la differenza tra un essere postulato (che si allontana dall'Essere assoluto) e un Buddha (che trae la verità dall'intuizione anziché dall'opinione), ed è la stessa differenza tra felicità e beatitudine. |
04-03-2013, 17.58.27 | #39 | |
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Riferimento: Il Bene e il Male: Scegliere si può?
Citazione:
Nella mia esperienza è proprio grazie alla ragione che ogni volta che mi sorgono dubbi e sconforti posso ritrovare la chiarezza.. la visione della filosofia buddista e la visione della psicologia del profondo mi hanno aiutato molto nel forgiarmi una sorta di bussola.. L’analisi, l'indagine, la creatività dell’immaginazione quando illuminata dal potere della chiarezza donano strumenti importanti.. non fideismi ma fiducia che il ragionamento usato sino in fondo anche attraverso i suoi limiti apparentemente paradossali ti riconsegna sempre ad un’esperienza fresca e profonda capace di farci intuire quei salti che talvolta la razionalità troppo austera sembra non concedere.. Fondamentalmente è la cultura umanista la pietra filosofale capace di compiere il miracolo l’oro è la nostra mente.. la nostra intelligenza più profonda.. che parte talvolta da piccole repentine intuizioni e ci apre uno scenario illimitato del delicato potere che contiene.. Allora anche la comprensione così ostica (almeno per me) intorno alla presunta libertà al bene e al male assume contorni via via maggiormente accettabili.. Non rammento ora se fu Tolstoj o Dostoevskij a lamentarsi dell’impossibilità di poter pubblicare ciò che realmente era di suo interesse, la sua ricerca esistenziale, i suoi tormenti, stufo di doverli declinare per bocca dei suoi personaggi.. perché l’editore non glieli avrebbe pubblicati.. sob! Ma non fu proprio la sua ricerca interiore, le sue domande talvolta quasi blasfeme a portarlo faccia a faccia con la realtà che il bene non fosse altro che la voce nascosta dell’uomo che disperatamente cercava sé attraverso il senso? |
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04-03-2013, 18.16.44 | #40 | |
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Riferimento: Il Bene e il Male: Scegliere si può?
P.S:
Citazione:
ciò che è un fraintendimento classico intorno al messaggio della filosofia buddista.. Il disinteresse fa a botte con il sentimento buddista di compassione che è interesse profondo e non un ‘disperiamoci assieme’.. Il 'trascendere' buddista è comprensione profonda e non il portare sul medesimo piano morale e fattivo le forze del bene e le forze del male.. Si percorre quella strada capace di giungere alla comprensione delle cause radicali che stanno a fondamento dei comportamenti umani, sino ad osservare come ad esempio ciò che intendiamo comunemente con male sia frutto di una visione confusa e limitata di sé.. etc.. |
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