ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
25-12-2012, 18.30.02 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-08-2012
Messaggi: 128
|
Riferimento: Kratos del demos e kratos del merito
Vorrei solo evidenziare alcuni aspetti.
La nostra è una democrazia parlamentare. Ciò dovrebbe essere sufficiente a dissipare ogni dubbio sulla legittimità di un governo che ha la fiducia del parlamento. Riguardo al merito, davvero non riesco a comprendere come possa una società prescindere dal merito senza cadere nella più bassa massificazione, dove ogni individualità è umiliata. Che la dignità della persona sia un “dover essere” mi sembra evidente. Anche perché la politica tutta consiste in un “dover essere”. Queste considerazioni non sono astratte ma di principio. Almeno che pure la nostra Costituzione sia da considerarsi cosa astratta, avulsa dalla concreta politica... Una tale differenza di vedute mi fa ritenere improbabile, seppur con dispiacere, che questa comunicazione possa essere fruttuosa. Ricambio gli auguri. |
26-12-2012, 00.36.55 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-12-2012
Messaggi: 381
|
Riferimento: Kratos del demos e kratos del merito
@ Il Dubbio
Considero centrale, ai fini della comprensione del concetto che cerco di esprimere, la visione di Aristotele. Aristotele esprime chiaramente quello che è il concetto di "merito" ("è ingiusto trattare da uguali i disuguali"). Soprattutto, distingue chiaramente l'ambito economico ("oikonomia") dall'ambito politico, facendo intendere che ciò che vale all'interno dell'"oikos" (che vuol dire "casa"; "famiglia") non può valere nella "polis". Tutto ciò è di elementare comprensione, e basta guardare a ciò che viene scritto nelle aule di tribunale per rendersene conto ("la legge è uguale per tutti"): nelle aule di tribunale, che fino a prova contraria sono parte della "polis" e non dell'"oikos", non vale e non può valere nessun "merito". Allo stesso tempo, il merito non vale neppure nel momento "istituzionante" per eccellenza della democrazia, ovvero il momento del voto, visto che il voto di ognuno vale, appunto, per un voto. Un altro appunto basilare riguarda la dimensione del "kratos", cioè del potere. Nella dimensione della "oikos" i rapporti di forza sono prestabiliti dalla natura (comanda il capofamiglia); non così nella dimensione della "polis", ove secondo Aristotele il "kratos" viene distribuito in base alla cittadinanza. Anche questo è di elementare constatazione, visto quel che dicevo sopra sul voto. Senonchè oggi sta succedendo che si ignorano (volontariamente per alcuni, mentre altri li hanno sempre ignorati...) gli elementi fondamentali della democrazia, e si parla assurdamente di "kratos" del merito, confondendo davvero in una maniera semplicistica una sacrosanta rivendicazione di giustizia (come in Aristotele) con la gestione del potere politico. Viste le premesse, c'è da stare sicuri che prima o poi arriverà (o è già arrivato?) qualcuno che dirà: "il meritevole sono io" (auto-nominandosi tale, ovvero instaurando quella che in filosofia politica e in politologia si chiama oggi "autocrazia" - e che Machiavelli chiamava invece "principato", contrapponendolo alla "repubblica"). Quanto alla tua riflessione su quella che chiami "dignità di vita dipendente dalla questione meritocratica", sono sostanzialmente d'accordo. Io credo che ciò succeda appunto a causa di questa indebita ed enorme estensione del concetto di "merito". Una estensione che sembra non avere ormai più nessun limite. ciao |
26-12-2012, 11.09.33 | #9 | ||
fuori dal branco è bello
Data registrazione: 10-08-2011
Messaggi: 101
|
Riferimento: Kratos del demos e kratos del merito
Citazione:
Dubbio, di quali selezionatori parli ? L'elettorato che seleziona la classe dirigente dovrebbe meritarsi il voto ? Citazione:
Se non ci mettiamo daccordo su cosa sia dignitevole, la discussione rimane statica, perlomeno penso. Ultima modifica di variabile + fisso : 26-12-2012 alle ore 18.55.04. |
||
26-12-2012, 14.18.37 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-12-2012
Messaggi: 381
|
Riferimento: Kratos del demos e kratos del merito
@ Bobgo
Non sto sostenendo che l'attuale (ormai il passato) governo sia illegittimo (il Presidente della Repubblica si è mosso nel pieno rispetto delle sue prerogative costituzionali). Ma sto semplicemente facendo notare che, di fatto, il precedente Presidente del Consiglio è stato "indotto" alle dimissioni a causa di pressioni provenienti da ambienti ed istituzioni che con la democrazia c'entrano ben poco (c'è, a mio avviso, ben poco da dubitare che i giochi siano stati torbidi assai, visto che "quel" presidente non si muoveva neanche a cannonate...). Dal momento delle dimissioni tutto è stato limpido e regolare, ma prima? A mio parere non puoi pretendere di sostenere che tutto è stato "democraticamente trasparente"; né che quel cui abbiamo assistito non sia stato un vero e proprio "vulnus" democratico. Sul "merito": io invece non riesco a capire come tu non distingua fra merito e meritocrazia, visto che la mia condanna (sia chiaro) è per quest'ultima, e non certo per il primo (vedi anche la mia risposta a: "Il Dubbio"). Mi piacerebbe, inoltre, parlare della Costituzione ("bella e poetica", come dice Benigni, ma anche assai poco rigorosa), confrontando le mie idee con le tue. Quanto alle differenze di vedute, il dialogo serve appunto a cercare di appianarle (per quel che mi riguarda, mi troverai sempre apertissimo alla discussione). con simpatia mauro |