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04-03-2012, 14.16.57 | #4 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-05-2008
Messaggi: 61
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Riferimento: Autocontradditorietà del "rasoio di Occam"
Citazione:
Se consideriamo il rdo come un principio, e se consideriamo i principii come entità, allora il rdo si contraddice se e solo se la sua introduzione è superflua. "Mbe', e mo'?" Niente, era solo per rendere espliciti alcuni punti che potrebbero essere considerati problematici da qualcuno. Tali punti sono preceduti dal "se". Io considero problematica soltanto la conclusione, forse. Nel senso che l'introduzione del rdo non mi sembra superflua, visto che ci sono dei casi in cui esso viene effettivamente violato, no? Cioé, visto che viene violato spesso e volentieri, è utile ribadirlo e assumerlo come principio. Dove sbaglio? Ad esempio, l'introduzione di entità sovrannaturali causalmente potenti, operata nel tentativo di spiegare eventi naturali è, secondo me, una violazione del rdo. Certamente noi in generale funzioniamo seguendo il rdo, ma a livello di teorizzazione spesso non è così, lo violiamo. Assumiamo come principio una nostra tendenza naturale per rafforzarla e cercare quindi di prevenire deviazioni da tale tendenza. |
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05-03-2012, 07.35.48 | #5 | |
Moderatore
Data registrazione: 30-08-2007
Messaggi: 689
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Riferimento: Autocontradditorietà del "rasoio di Occam"
Citazione:
Beh, c'è anche gente che si butta sotto i treni della metropolitana, ma nelle stazioni non c'è scritto "non ci si deve buttare sotto i treni", perché è una cosa evidente. Così dovrebbe essere evidente che "non si devono introdurre enti senza necessità". Eppure, effettivamente, spesso ripeterlo è utile. Secondo me c'è qualche altro aspetto da cogliere. |
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05-03-2012, 11.23.00 | #6 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
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Riferimento: Autocontradditorietà del "rasoio di Occam"
Citazione:
Gli enti inutili sono un tormentone politico e la loro soppressione è condivisa da tutta l'opinione pubblica ... certo sono diversi dagli enti che Ockham intendeva tagliare con il suo rasoio per non immettere nell’universo reale fra le cose esistenti enti linguistici creati dalla nostra mente, o meglio voleva tagliare delle distinzioni come essenza e potenza, natura e sostanza. Non ha avuto molto successo come non ne hanno avuto gli auspicati tagli degli enti inutili da parte della politica. Ultima modifica di Giorgiosan : 05-03-2012 alle ore 15.16.05. |
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05-03-2012, 13.22.11 | #7 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-05-2008
Messaggi: 61
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Riferimento: Autocontradditorietà del "rasoio di Occam"
Citazione:
Infatti, è utile ripeterlo. Ma perché? Se è utile significa che non è inutile, quindi non superfluo. Noi tendiamo a violare anche i principii evidentemente convenienti a volte. Magari perché nella nostra situazione pensiamo ci convenga di più violarli. Ho un forte bisogno di credere in un ente innaturale ecc, tanto peggio per il rdo. Io posso andare da questo tizio e dirgli che dovrebbe applicare il rdo, lui non accetta. Magari un altro accetterebbe. Io, ad esempio, penso di essere disposto ad abbandonare il postulato dell'esistenza di qualche entità se qualcuno ne dimostrasse l'inutilità.. Una tale dimostrazione sarebbe utile, mi ricorderebbe di applicare un principio in cui credo. C'è qualcosa che non mi torna nella tua analogia del suicidio.. Vediamo: è evidente che non ci si deve buttare sotto i treni. Quindi ribadirlo è superfluo. Però, se ci pensi, potrebbe invece essere utile anche qui. Immagina un tizio che voglia suicidarsi, tu vai li e gli dici "non ci si butta sotto i treni". Questo tizio si sarebbe buttato eh, però non aspettava altro che qualcuno lo scoraggiasse. Risultato: non si butta più, ossia è stato utile ribadire una cosa ovvia. |
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05-03-2012, 20.53.06 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-07-2010
Messaggi: 405
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Riferimento: Autocontradditorietà del "rasoio di Occam"
Non dire una verità equivale a non esperirla, e dunque non possederla.
Posso pensare una verità e allora la dico a me stesso, o posso dirlo ad un altro che sentendola la dirà a se stesso. “Non si devono introdurre entità senza necessità”, ora questa verità esiste per noi e non più per se stessa, il che è ovviamente utile. Anche i giudizi analitici non ci dicono altro se non ciò che è implicito nel soggetto, ma ciò equivale a conoscere il soggetto. Il rasoio di Occam è qualcosa di non banale in un modo in cui si crede alla contingenza e questo per me è un aspetto molto interessante del comportamento umano, perché come dice lei, albert: a rigore non ci sarebbe bisogno di dire una cosa tanto ovvia come il “rasoio”. |
06-03-2012, 12.12.33 | #9 | |
Ospite
Data registrazione: 07-04-2010
Messaggi: 38
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Riferimento: Autocontradditorietà del "rasoio di Occam"
Citazione:
Qual'è questo altro aspetto da cogliere? Il testo di apertura della discussione sull'argomento si concludeva con la seguente affermazione: "Eppure la sua immensa popolarità è causata, secondo me, da un aspetto molto importante del comportamento umano." Per la seconda volta si fa riferimento a questo ipotetico aspetto, senza specificare quale. La finalità è quello di invitarci alla riflessione per individuare questo aspetto ? In merito alla discussione. Guglielmo di Ockham non è rientrato, fino ad oggi, tra le mie letture, per cui mi limito a poche riflessioni. 1) Il "Rasoio di Occam" è utile da ricordare a tutti coloro che, pur conoscendo in modo approssimativo gli argomenti delle discussioni, si dilungano in considerazioni che hanno solo il primato della vaghezza o dell'incomprensibilità. Possibilmente, ricordandogli di usare il"rasoio" ,darebbero una sfoltita ai loro discorsi, evitando così all'ignaro lettore di entrare in totale "confusione" 2) L'essenzialità non è una prerogativa molto diffusa sia nel presente che nel passato, per cui gioverebbe ricordare, talvolta, che l' andare al sodo gioverebbe all'economia del proprio pensiero e faciliterebbe la lettura o l'ascolto dell'altro. 3) A mio parere bisognerebbe fare l'esercizio di scindere i problemi complessi in altri più semplici, per imparare, nel momento in cui si pone un problema, a dare una impostazione, allo stesso, la più semplice possibile ma non la meno risolutiva. 4) In molti ed in svariati campi, oggi vedo usare il "rasoio" ma non credo sia quello di Occam. Deduco questo da una mia constatazione: non si toglie il superfluo ma l'essenziale, per cui si cade nella superficialità più perniciosa e nel distruttivo pressapochismo |
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06-03-2012, 15.30.56 | #10 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-12-2011
Messaggi: 899
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Riferimento: Autocontradditorietà del "rasoio di Occam"
Citazione:
Premesso che Ockam era un nominalista, volontarista e pure logico. Prendo spunto dalle considerazioni di Lightly. E' vero, spesso si rischia la ripetitività, l'iterazione dei " cicli nidificati" senza fine. Si rischia di essere prolissi e di perdere di vista il nocciolo di un discorso . Quindi il risultato a volte può essere che comunichiamo agli altri altrettanto male, la nostra confusione. Si rischia in altre parole la ridondanza. Il rasoio di Ockam penso che più che in sede di analisi di un problema possa servire nella fase di una possibile soluzione di più scenari che questo problema può portare e cioè scegliere la via più corta. Il rischio e la penso come Lightly è che il semplice non debba equivalere al superficiale, ma debba cogliere l'essenziale. |
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