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04-04-2010, 20.26.21 | #12 | |
weird dreams
Data registrazione: 22-05-2005
Messaggi: 483
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Riferimento: Gli oggetti naturali e lo spazio-tempo
Citazione:
Se dovessi dare un parere al resto del tuo messaggio mi limiterei a dire che non ci ho capito molto. |
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05-04-2010, 12.35.26 | #13 | ||
Ospite abituale
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Riferimento: Gli oggetti naturali e lo spazio-tempo
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Citazione:
Intanto che è rossa è un dato oggettivo: le caratteristiche della luce sono espresse da parametri: capacità della luce di provocare la sensazione di luminosità, la sensazione cromatica percepita dal sistema visivo ed espressa dalla lunghezza d'onda dominante e dalla purezza del colore. L'insieme di questi parametri costituisce ciò che chiamiamo "attributi del colore". La sensazione di "colori" è relativa alla frequenza o lunghezza d'onda della luce che colpisce la retina:la lunghezza d’onda della luce rossa va da 621 a 680 nm. La sensazione è correlata a qualcosa di oggettivo e possiamo ragionevolmente supporre che anche la sensazione sia la stessa in ogni individuo, cioè sia essa stessa oggettiva in linea di massima. Capisco che a questo discorso si potranno opporre miriadi di argomentazioni filosofiche, di sofismi in verità, ma nessuno di essi sarà convincente per alcuno anche per chi non lo ammetterà. Se avessi, per ipotesi, le dimensioni di un atomo ed osservassi la struttura di molecole appartenenti alla “palla rossa” potrei distinguere bilioni di “oggetti” componenti la palla rossa, effettivamente distinti ed oggettivi che non toglierebbero alcunché di realtà, ovviamente, all’oggetto aggregante “palla rossa”. Oggettivazione indica un processo che ha per scopo di mostrare qualche cosa a qualcuno. Per mostrare qualunque oggetto a qualcuno ci serviamo di mezzi semiotici di oggettivazione. La attività di oggettivazione si allontana dall’uso personale, privato, individuale dei mezzi semiotici, si diversifica necessariamente perché il fine dell’oggettivazione è la comunicazione. Sarà dunque ovvio servirsi di quei mezzi semiotici che l’uso rende convenzionalmente accettabili dalla comunità scientifica e dalla cultura in generale. Escono da questo “protocollo” tutte le bizzarrie filosofiche, sembra che in filosofia si possa dire qualunque baggianata, e le bizzarrie scientifiche... sembra, quasi, che più una teoria è borderline e sballata, più sia scientifica. Un esempio davanti agli occhi di tutti è l’uso che si sta facendo della fisica quantistica: qui il fumo della mistificazione forse involontaria, della mitizzazione, della fantascienza ha trasformato questo metodo necessario per ora in una specie di fisica magica entro la quale si può dire di tutto…senza tema di smentite. Sono perciò d’accordo con lo spirito del post di Nexus, se l’ho ben interpretato, che invita a tener i piedi per terra ed a parlare di ciò che conosciamo. Citazione:
Ultima modifica di Giorgiosan : 05-04-2010 alle ore 16.36.28. |
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05-04-2010, 20.07.30 | #14 |
Ospite abituale
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Riferimento: Gli oggetti naturali e lo spazio-tempo
Le palle rosse. Benedette palle rosse.
Siccome quando parlo io sembra che dica baggianate (per alcuni) allora mi sono andato a cercare su internet un articolo sui colori e la fisica. Ciò che si sostiene nell'articolo è esattamente (con una proprietà di linguaggio chiaramente migliore della mia) ciò che ho detto qui e in altri argomenti affini. Non c'entra nulla la lunghezza d'onda o altre sciocchezze varie che ho letto sopra di me. I colori non sono una proprietà degli oggetti fisici. Spero che abbiate la volontà di leggerlo tutto... se avete voglia davvero di conoscere le "cose" come il sottoscritto, altrimenti amen, continuate pure a rimanere nella vostra ignoranza. http://www.pd.infn.it/~pascolin/oper...particelle.pdf Scrivo soltanto una piccola parte per i più pigri: La teoria corpuscolare della luce verrà ripresa da Einstein nel 1905 con i suoi quanti di luce, i “fotoni”, caratterizzati da una precisa frequenza. Poiché le sensazioni luminose dipendono dalla frequenza della radiazione, in base alla definizione di Cartesio-Locke, potremmo dire che i fotoni di frequenze comprese nello spettro visibile hanno i colori corrispondenti (invece tutti gli altri fotoni sarebbero privi di colore). In realtà, però, i colori si distinguono solo se la luce è abbastanza intensa, per cui solo impulsi composti da un numero sufficiente di fotoni riescono a produrre sensazioni di colore: pertanto il singolo fotone non può essere considerato colorato. buona continuazione |
06-04-2010, 07.59.23 | #15 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Gli oggetti naturali e lo spazio-tempo
Citazione:
Non ti rendi conto di quello che dici, non hai capito né il mio post né quello che hai citato da internet. Non è una proprietà dei corpi a determinare la percezione del colore, ma è la lunghezza d'onda della luce che colpisce la retina. Quando hai la percezione di assenza di colore, cioè il nero, guardando un oggetto hai tale percezione perchè la luce che ha colpito quell'oggetto è stata completamente assorbita e trasformata in energia termica. Se invece vedi un oggetto rosso significa che sono state "sottratte" , cioè assorbite dalla materia di quell'oggetto le altri componenti cromatiche. La palla ci appare rossa perchè la sua materia assorbe le radiazioni del verde e del blu, rimandando sulla retina dell'osservatore esclusivamente le radiazioni del rosso. La lunghezza d'onda della radiazione che viene percepita come "rossa" è un dato oggettivo, misurabile, costante. L'oggetto, per riflettere la lunghezza d'onda che viene percepita dalla retina come un colore deve essere capace di assorbire le altre lunghezze d'onda della luce e questo è ovviamente relazionato alla struttura della materia di quell'oggetto o allo strato superficiale, per esempio vernice, che riveste quell'oggetto. Dunque anche l'oggetto, o lo strato superficiale di quello deve avere determinate caratteristiche, oggettive. La luce non è altro che energia elettromagnetica visibile solamente nel momento in cui si imbatte in una qualsiasi materia: è quindi un’energia resa visibile dal suo differente modo di essere nuovamente emessa dopo aver interagito con la materia. Nella luce possiamo distinguere una unità energetica che chiamiamo fotone. Una fonte luminosa emette fotoni in quantità variabile e questi fotoni possono oscillare in maniera più o meno ampia a seconda che la loro carica magnetica sia maggiore o minore. Possiamo quindi affermare che i fotoni viaggiano sempre alla stessa velocità ma con differenti frequenze di oscillazione.Un fotone che oscilla con maggiore frequenza descriverà un movimento sinusoidale più fitto: si dice quindi che la sua lunghezza d'onda è corta. Quando un oggetto viene illuminato, nel nostro esempio la palla rossa, i fotoni che lo investono cominciano ad interagire con gli elettroni che compongono la sua materia. Gli elettroni cercano di "scuotersi di dosso" l'energia che hanno ricevuto dai fotoni emettendo altri fotoni che viaggeranno a determinate lunghezze d'onda. In quanto ad oggettività della percezione: è ovvio che non ci potrà essere una percezione del colore identica (e neppure si potrebbe dimostrare) nei vari soggetti percipienti ma entro un certo intervallo la percezione deve essere necessariamente dello stesso tipo. Questo è ciò che ci dice la scienza oggi. E se vai a leggere il link che tu hai indicato dice esattamente le stesse cose che ho detto, semplificandole. Ultima modifica di Giorgiosan : 06-04-2010 alle ore 15.41.24. |
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06-04-2010, 13.15.07 | #16 |
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Riferimento: Gli oggetti naturali e lo spazio-tempo
Per quanto riguarda le baggianate che avrei scritto sulla meccanica quantistica (anche perchè in quest'argomento sono il solo ad averle scritte a proposito di oggetti fisici) sfido chiunque a portarmi una sola prova che confuti ciò che ho riportato. Se qualcuno crede, poi, che la fisica quantistica sia una "fisica magica" sta sbagliando indirizzo.
Leggetevi, se volete avere un quadro un po' più dettagliato dei problemi, Gian Carlo Ghirardi "Un'occhiata alle carte di Dio". Ognuno poi parla a seconda delle sue conoscenze. Anch'io ho sudato per sapere, anzi, per capire, una piccola parte di ciò che so. Per fortuna internet ti da anche la possibilità di parlare direttamente con i fisici. Io, i miei dubbi a riguardo, le mie domande, le ho fatte direttamente a loro... senza dimenticare che alle spalle c'è bisogno sempre di studiare e di aggiornarsi. Quindi lo ripeto, se qualcuno ha da dire qualcosa su ciò che ho detto in questo argomento riguardo alla m.q. in relazione agli oggetti fisici, parli ora o taccia per sempre. |
06-04-2010, 23.15.46 | #17 | |
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Riferimento: Gli oggetti naturali e lo spazio-tempo
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07-04-2010, 09.45.00 | #18 | ||
Ospite abituale
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Riferimento: Gli oggetti naturali e lo spazio-tempo
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Ora sarei io quello che non ha capito il discorso fatto nel file? Ciò che ho sostenuto e che tu palesemente mi contesti è questa frase: I colori non sono una proprietà degli oggetti fisici. Ora ti riscrivo qualche frase del file e vediamo se sono significativamente diversi da ciò che ho sempre sostenuto e che ho qui ripetuto: pertanto il singolo fotone non può essere considerato colorato. La meccanica quantistica, che fissa il quadro concettuale del microcosmo, associa ad ogni particella una descrizione ondulatoria con una precisa lunghezza d’onda: tali onde sono di frequenza estremamente alta, lontana dallo spettro visibile, per cui, in base sempre alla definizione di Cartesio-Locke, nessuno di tali sistemi possiede colore. La norma di Lucrezio rimane inesorabilmente valida per ogni possibile particella di dimensioni atomiche o inferiori. Era saggio seguire la prescrizione di Lucrezio: E dunque evita di contaminare con un colore i germi delle cose Le particelle non hanno colore...non ha senso pensare che le particelle fisiche abbiano colore. Dimmi tu: è possibile discutere con chi vuole a tutti i costi darmi dello stupido? Tu mi dici che io non mi rendo conto di quello che dico! E che cosa avrei detto di sbagliato? I colori non sono una proprietà degli oggetti fisici. E' esattamente ciò che vien detto nel file. E' esattamente ciò di cui qui si sta discutendo. E' esattamente la stessa cosa che ti ho già detto altre volte e tutte le altre volte mi hai dato del presuntuoso o peggio dello stupido. Quindi cosa vogliamo fare? Vogliamo continuare a discutere sui fatti oppure vuoi continuare solo ad offendere arbitrariamente? Citazione:
Il link l'ho postato io, quindi è ovvio che l'ho già letto |
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07-04-2010, 12.00.48 | #19 | |||
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Riferimento: Gli oggetti naturali e lo spazio-tempo
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Condivido questo discorso. Non possiamo decostruire il concetto ordinario di oggetto fisico solo perché abbiamo scoperto cose fantastiche nel microscopico. Anzi, non ha proprio senso, perché i fisici, per fare i loro esperimenti, utilizzano strumenti macroscopici, cioè oggetti fisici che appartengono al nostro modo ordinario di concettualizzare il mondo. Ma non avrebbe senso ugualmente. Infatti, riprendendo l'esempio della palla rossa, che senso avrebbe dire che quella palla, malgrado appaia a tutti rossa, in realtà non è rossa? Ok, le particelle elementari non sono colorate, ma che rilevanza ha quest'osservazione? Le particelle elementari non sono appiccicose, umide, ruvide, spigolose, ma questo non toglie che esistano oggetti fisici appiccicosi, umidi, ruvidi e spigolosi. Citazione:
Come ho scritto sopra, anch'io penso che le scoperte della fisica delle particelle non scalfiggono minimamente il nostro concetto ordinario di oggetto fisico. Però non è corretto dire che il nostro modo di 'ritagliare' il mondo non sta cambiando, non è mai cambiato e mai cambierà. Cambia, eccome, è solo che il concetto di oggetto fisico si estende a nuovi ed inaspettati usi. Si estende, cioè si considerano oggetti fisici cose che prima non concettualizzavamo, ma non eliminiamo cose che prima consideravamo oggetti fisici. Diciamo che è un processo di inglobamento. Citazione:
Ad eccezione per la natura algoritmica del processo di concettualizzazione del mondo (che non discuto perché OT), mi sembra di condividere a pieno il tuo intervento. |
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07-04-2010, 16.18.30 | #20 | |
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Riferimento: Gli oggetti naturali e lo spazio-tempo
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A questa domanda, che è del tutto pertinente, io risponderei così: ci sono gli oggetti fisici esterni e c'è un oggetto fisico interno nella nostra testa. Gli oggetti fisici esterni non hanno proprietà tipo colori, suoni, liscezze o ruvidezze, mentre il nostro organo interno (il cervello: che è sempre un oggetto fisico),adibito al controllo e all'analisi del mondo esterno, per distinguere gli oggetti fisici esterni, tenta di elaborare un prodotto che dia la sensazione di colore, suono, liscezza e ruvidezza ecc. Questo non significa che gli oggetti abbiano la proprietà che il nostro cervello accosta ad ogni oggetto. E nemmeno che il cervello si colori (tipo neuroni rossi) quando sta elaborando il concetto di un oggetto colorato. Rimane da stabilire quindi soltanto che tipo di oggetto sia il nostro cervello. Se per esempio pensiamo che per elaborare un colore in modo tale che noi se ne abbia coscienza, per esempio il colore rosso della palla, c'è bisogno soltanto di neuroni e scariche elettriche, organizzate secondo un meccanismo naturale, un complesso algoritmo, allora abbiamo pressoché tutti gli ingredienti per distinguere ciò che appartiene al mondo degli oggetti naturali esterni e quelli che sono di competenza degli oggetti interni. In sostanza, come dicevo qui: https://www.riflessioni.it/forum/la-r...erenziale.html se ammettiamo che possa esistere un oggetto fisico autoreferenziale, allora non ci sarebbe più bisogno di comprendere altro e tutto diverrebbe chiaro. Il fatto che non esista, o che non è concettualizzatile, un oggetto cosi fatto, deve rimandare la questione, su cosa cosa sia un colore o un suono... ed io dico anche il tempo... più in la, quando avremo capito come è fatto un oggetto autoreferenziale e se mai possa esistere un oggetto del genere. |
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