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Vecchio 10-02-2009, 11.28.29   #1
emmeci
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Data registrazione: 10-06-2007
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Quale religione è la vera?

Ricordate il famoso dramma di Lessing “Nathan il saggio”? A Gerusalemme, città delle tre religioni monoteistiche, l’ebreo Nathan, noto per l’equità del suo comportamento, è invitato dal sultano a dire quale sia la vera religione, e – forse anche per non compromettersi – racconta di una casata reale nella quale ogni figlio maggiore riceveva in eredità un preziosissimo anello, capace di rendere il possessore gradito agli uomini e a Dio. Un re di quella stirpe, che non riusciva a decidere quale dei suoi tre figli fosse il più degno, fece preparare due finti anelli identici a quello vero e li trasmise per testamento, ma i figli, che aspiravano al "vero" anello chiesero, alla morte del padre, una sentenza del giudice, il quale ricordò che, come secondo le parole di Nathan non si poteva decidere sulle tre religioni, così egli non poteva decidere quale fosse l'autentico anello.
Sì, la morale, che gli spettatori illuministi del dramma di Lessing dovevano cogliere facilmente, era che non si può distinguere fra le religioni, ognuna delle quali giustificata dalla sua verità e degna di fede.
Ebbene, mi pare che nonostante siano passati secoli dai tempi di Nathan, la situazione sia press’a poco la stessa: quale delle tre religioni è la vera? C’è qualcuno fra noi che può dirlo? Anche se ho il sospetto che un Nathan un po’ meno ebreo o meglio un teologo cristiano particolarmente ferrato potrebbe far rilevare che la religione cristiana ha qualcosa che le altre due non hanno, essendo devota da secoli a un Dio "uno e trino", ciò che in qualche modo riunisce i tre anelli in uno, guadagnando punti a favore in un’eventuale gara fra le religioni. Una gara, però, che forse è più importante per i teologi e per i politici che si aggregano ad essi, che non per i semplici nello spirito, i quali preferirebbero avere, dopo secoli di confusione e spargimento di sangue, la facoltà di pregare un unico Dio, magari privo di nome, specie in momenti, come questi, di disorientamento e di devastate coscienze.
emmeci is offline  
Vecchio 10-02-2009, 13.51.18   #2
PLATARIS
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Data registrazione: 08-02-2009
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Riferimento: Quale religione è la vera?

Al di là della storia di Nathan il saggio che è il concretizzarsi di un eterno enigma, credo che non si possa così su due piedi decretare quale religione sia vera, perchè per farlo bisognerebbe prima esperire codesta verità!
Mi riferisco al fatto che solo la fede può darti una certezza, mentre la ragione può fornirti alcuni elementi incontrovertibili, ma sempre vacillanti.
Dal punto di vista storico, è evidente che l'Ebraismo sia molto più vicino al cristianesimo, mentre l'Islam negando addirittura la crocifissione di Cristo come fatto storico si pone decisamente su un piano totalmente differente.
La loro religione è impostata su di una storia che a noi sembra acronistica, quindi non può essere certo quella vera, pur avendo in se certamente elementi di verità morali ecc...
Si tratta quindi di porsi dinanzi all'evento Cristo è fare una scelta:

-Il rifiuto di Cristo come messia e figlio di Dio, comporta un avvicinamento all'Ebraismo.

-l'accettazione della messianicità di Cristo, ma il rifiuto della sua crocifissione(come fatto storico), e il rifiuto della sua Divinità( come fatto teologico), comporta un avvicinamento all'Islam.

_ L'accettazione della crocifissione della messianicità e della Divinità di Cristo, comporta una scelta per il Cristianesimo.

Trovare la vera religione, quindi, vuol dire scegliere davanti alla storia cio che ci sembra più ragionevole, e poi inevitabilmente dare assenso di fede a ciò che "sentiamo" essere vero!

Se vuoi un consiglio, potresti leggere il Corano, l'Antico Testamento E Il Vangelo in quest'ottica: cioè con il desiderio di trovare la verità e decidere quale posizione prendere davanti a Cristo!
ciao grazie
PLATARIS is offline  
Vecchio 10-02-2009, 19.49.41   #3
VanLag
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Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
Riferimento: Quale religione è la vera?

Citazione:
Originalmente inviato da emmeci
Ricordate il famoso dramma di Lessing “Nathan il saggio”? A Gerusalemme, città delle tre religioni monoteistiche, l’ebreo Nathan, noto per l’equità del suo comportamento, è invitato dal sultano a dire quale sia la vera religione, e – forse anche per non compromettersi – racconta di una casata reale nella quale ogni figlio maggiore riceveva in eredità un preziosissimo anello, capace di rendere il possessore gradito agli uomini e a Dio. Un re di quella stirpe, che non riusciva a decidere quale dei suoi tre figli fosse il più degno, fece preparare due finti anelli identici a quello vero e li trasmise per testamento, ma i figli, che aspiravano al "vero" anello chiesero, alla morte del padre, una sentenza del giudice, il quale ricordò che, come secondo le parole di Nathan non si poteva decidere sulle tre religioni, così egli non poteva decidere quale fosse l'autentico anello.
Sì, la morale, che gli spettatori illuministi del dramma di Lessing dovevano cogliere facilmente, era che non si può distinguere fra le religioni, ognuna delle quali giustificata dalla sua verità e degna di fede.
Ebbene, mi pare che nonostante siano passati secoli dai tempi di Nathan, la situazione sia press’a poco la stessa: quale delle tre religioni è la vera? C’è qualcuno fra noi che può dirlo? Anche se ho il sospetto che un Nathan un po’ meno ebreo o meglio un teologo cristiano particolarmente ferrato potrebbe far rilevare che la religione cristiana ha qualcosa che le altre due non hanno, essendo devota da secoli a un Dio "uno e trino", ciò che in qualche modo riunisce i tre anelli in uno, guadagnando punti a favore in un’eventuale gara fra le religioni.

A rischio di sconvolgere emmeci devo precisare che le religioni non sono solo tre, ma sono molte di più ed in essa va incluso anche il culto del Grande Spirito di quegli indiani pellerossa, così selvaggi e sanguinari, che dopo aver ucciso un animale, (esclusivamente), per cibarsene chiedevano perdono al suo spirito.

Comunque parlare di verità delle religioni mi sembra una contraddizione in termini in quanto le religioni non sono un fine bensì un mezzo per raggiungere una meta che, per necessità di sincretismo, chiamerò “trascendenza”. E’ come la vetta della montagna e le strade che portano ad essa. Possiamo disquisire in termini di quale sia la più veloce, la più facile, la più funzionale, la più interessante etc ma certamente non possiamo dubitare che alla vetta si acceda da una strada sola.

Citazione:
Originalmente inviato da emmeci
i semplici nello spirito, i quali preferirebbero avere, dopo secoli di confusione e spargimento di sangue, la facoltà di pregare un unico Dio, magari privo di nome, specie in momenti, come questi, di disorientamento e di devastate coscienze.
Sei pronto per il Tao o per il Braman impersonale.

VanLag is offline  
Vecchio 11-02-2009, 08.42.43   #4
emmeci
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Riferimento: Quale religione è la vera?

A Plataris. Certo le religioni, quando (ciò che avviene raramente) sono assunte in base a una scelta personale e non per tradizione, eredità familiare, interesse politico, decisione di gruppo, ecc, risentono di una forza o uno slancio che oltrepassa le argomentazioni razionali, prioritarie invece per gli illuministi fra cui, almeno in questo dramma, Lessing visibilmente si pone. E quindi è qui evidente una lacuna nella comprensione di Lessing, come in genere dell’illuminismo, che sarà ampiamente compensata coll’avvento del romanticismo.
Quanto alla tua susseguente valutazione delle tre religioni, è evidente che se tu dai per scontato che Cristo è al centro della storia cioè è l’assoluta verità, una vera scelta è impossibile e Nathan non è il saggio ma l’ignorante. Però è chiaro che la scelta l’hai fatta tu e che non dai chances ad eventuali contestazioni o argomenti degli interlocutori: che è, dopo tutto, il punto su cui si regge non solo la fede cristiana ma una fede qualunque sia…. Vedo però che in fondo neanche tu sei così tetragono nella tua fede perché ammetti che bisogna ragionare “e poi dare assenso alla fede”: col che un po’ di spirito illuministico dimostri anche tu.
Eh sì, è difficile oggi – davanti a tante sconcertanti dimostrazioni di ciò che può produrre un’irragionevole fede - espungere la saggezza di Nathan dalla nostra mente.

A Van Lag. Che ci siano più di tre religioni al mondo è noto agli incliti e al volgo, ma questo non toglie il problema affrontato da Nathan il saggio, solo lo complica.
Quanto al resto, certo le religioni sono mezzi per arrivare a una meta, ciò che era – mi pare - compreso nel finale del mio messaggio, là dove dico che all’uomo “semplice nello spirito” importa poco - se è sincero con sé stesso - il nome o l’effige di un Dio, ma solo andare incontro a ciò che in fondo non è né ragione né fede ma assoluta verità, fosse pure il tao o il brahman impersonale.
emmeci is offline  
Vecchio 11-02-2009, 11.22.22   #5
Anakreon
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Dei e religioni.

Caro Emme Ci,

forse è meglio domandarsi quale, tra gli dei congetturati dagli uomini, sia equale od al meno simile al dio che veramente è, ammesso, s'intende, che pur sia una natura divina e che noi possiamo averne conoscenza certa.

Per ciò correggo la Tua domanda, perché, se è vero che religione è culto pio d'un uomo verso il nume in cui egli confidi, nessuna religione umana, in sé e per sé, possiamo razionalmente stimare sia falsa, se non quella di colui, il quale sia conscio di coltivare un dio che non sia; ma un tale culto simulato non sarebbe proprio che appellassimo religione.

In somma, la questione di vero o falso, a rigor di ragione, si pone piuttosto circa la natura dei numi elucubrati dai mortali, che circa i modi, cioè le religioni, onde tali numi siano venerati.

Circa le religioni, reputo convenga piuttosto disputare se giovino o nocciano o siano indifferenti per la società civile o per il consorzio umano ovvero anche per la vita degli uomini singolarmente considerati.

Non pensi ?.

Anakreon.
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Vecchio 12-02-2009, 08.48.09   #6
emmeci
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Riferimento: Quale religione è la vera?

Caro Anakreon, tu dici che piuttosto che cercare qual è la religione vera ”è meglio domandarsi quale, tra gli dei congetturati dagli uomini, sia eguale o almeno simile al Dio che veramente è; ammesso, s'intende, che noi possiamo averne conoscenza certa”. E’ però qui il punto: possiamo noi attribuirci la capacità se non il diritto di avere conoscenza certa di un essere divino? Ho detto, e mi pare di poter qui ripetere, che il termine Dio richiama – almeno per i semplici nello spirito - un concetto o meglio l’intuizione di un’entità di valore assoluto, senza alcun altro bisogno di descrizione e commento, ciò che per le chiese non è sufficiente, quando si affermano come necessari strumenti di rivelazione e salvezza costruendo catechismi in cui Dio è corredato di una serie di attributi e le chiese sono presentate come titolari del diritto di tenere le chiavi della verità e del bene assoluto….E allora la differenza fra una e l’altra chiesa è solo questione di parole, tutte le religioni si equivalgono e il risultato è quello cui da migliaia di anni ci troviamo di fronte: lotta in nome di Dio (del proprio Dio) o compromessi che non incidano però sulla potestà delle chiese ad annunciare la verità, combattere le altre chiese ed emanare sentenze – materiali o spirituali - di condanna o di grazia.
Tu finisci col dire che è meglio vedere quale delle religioni è la più adatta a servire il consorzio umano: proposta degna di Nathan il saggio, ma con la quale ovviamente elimini il fondamento stesso delle chiese (non solo delle tre monoteistiche), cioè proprio quella certezza di essere in possesso dell’assoluto che le rende tutte fondamentaliste.
emmeci is offline  
Vecchio 12-02-2009, 13.45.04   #7
PLATARIS
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Riferimento: Quale religione è la vera?

Credo anche io che non sia corretto dire che tutte le religioni si equivalgono, perchè se è vero che tutte le religioni sono una ricerca di Dio, è vero anche che diverse sono le modalità di quest'incontro.
Per esempio mentre tutte le relig. sono tentativi di salire a Dio, nel cristianesimo è Dio stesso che scende a cercare l'uomo. Per capire questo concetto non c'è bisogno di fede, perchè basta leggere il vangelo con spirito critico per rendersene conto. La sola ragione basta a comprendere la differenza, la fede serve per crederla vera.
Anche peer quanto riguarda le varie chiese è giusto parlare al plurale, perchè se è vero che il panorama delle chiese è variegato, non è altrettanto vero che tutte stanno arroccate sulla propria verità...La verità, infatti, è un valore oggettivo da scoprire insieme e non da soggetivare a proprio piacimento!
Per finire ritengo poco corretto parlare di tre monoteismi( quasi fossero motivo di comunanza fra relig.) perchè se analizzati nel dettaglio, ci si rende conto che ognuna di queste tre relig. crede in un monoteismo teologicamente particolare.

A Van Lag, volevo dire che è verissimo che il panorama mondiale offre diverse soluzioni religiose, ma è vero che in quanto persone occidentali, non possiamo non prendere in considerazione Cristo!
Non dico questo per partito preso, ma perchè considerando che il nostro pensare, agire ecc... è tutto farcito di cultura greca-cristiana, non prendendo in considerazione questo binomio culturale finiamo per non prendere in considerazione neppure noi stessi!
grazie ciao.
PLATARIS is offline  
Vecchio 12-02-2009, 17.17.55   #8
emmeci
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Riferimento: Quale religione è la vera?

Caro Anakreon. Tu dici che piuttosto che cercare quale è la religione vera ”è meglio domandarsi quale, tra gli dei congetturati dagli uomini, sia eguale o almeno simile al Dio che veramente è, ammesso s'intende che noi possiamo averne conoscenza certa”. E’ però qui il punto: possiamo noi attribuirci la capacità se non il diritto di sapere qual è il Dio che veramente è? Ho detto, e mi pare di poter qui ripetere, che il termine Dio richiama – almeno per i semplici nello spirito - un concetto o meglio un’intuizione di un’entità di valore assoluto, senza altro bisogno di descrizione e commento, ciò che però per le chiese non è sufficiente, visto che esse si presentano come indispensabili strumenti di rivelazione, costruendo catechismi in cui Dio è corredato di una serie di attributi e le chiese stesse sono intese come titolari del diritto di tenere le chiavi della verità e del bene….E allora la differenza fra l’una e l’altra chiesa è solo questione di parole, tutte le religioni si equivalgono e il risultato è quello cui da milioni di anni ci troviamo di fronte: lotta in nome di Dio (del proprio Dio) o compromessi che non incidano sulla potestà delle chiese a tenere e chiavi, combattere le altre chiese ed emanare sentenze – materiali o spirituali - di condanna o di grazia.
Tu finisci col dire che è meglio vedere “quale delle religioni è la più adatta a servire il consorzio umano”: proposta degna di Nathan il saggio, ma con la quale ovviamente elimini il fondamento stesso delle chiese (non solo delle tre monoteistiche), cioè proprio quella certezza di essere in possesso dell’assoluto che le rende tutte “fondamentaliste”.

Caro Plataris: forse il cristianesimo era all’origine una religiosità che, staccandosi dal ceppo ebraico, intendeva distinguersi come legge d’amore tra cielo e terra e terra e cielo: ma è chiaro che è prevalso il potere duro di una religione che si è affrettata a elaborare rigide verità e una dogmatica ortodossia che, specialmente ora, si chiude piuttosto che aprirsi, e peste a quelli che cercano di arrivare alla verità attraverso la loro coscienza e non la coscienza papale o cardinalizia: sono relativisti, punto e basta.
E’ quindi il nocciolo duro che prevale anche nella religione cristiana, quello che l’ha condotta, come ben sai, a spaventosi massacri in secoli che speriamo siano passati per sempre. Eppure i guerrieri chiamati a combattere avevano presumibilmente letto i vangeli e magari li agitavano come parola d’ordine.
Alla fine: lo so che non basta citare i tre monoteismi per farsi un’idea delle religioni, ma il tema partiva di lì e bisogna stare al gioco, mentre se vogliamo estendere il ragionamento dovremmo andare in cerca di un saggio più saggio di Nathan, che credo sia alquanto difficile da trovare.
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emmeci is offline  
Vecchio 12-02-2009, 18.04.13   #9
Anakreon
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Valere e volare.

Caro Plataride,

annoti:

"Credo anche io che non sia corretto dire che tutte le religioni si equivalgono, perchè se è vero che tutte le religioni sono una ricerca di Dio, è vero anche che diverse sono le modalità di quest'incontro."

Affermare che non valgano tutte egualmente è una cosa;
affermare che una sola o più, che una, siano vere e le altre false è un'altra cosa.

D'altronde la religione è essenzialmente il culto d'un nume:
quindi si può concedere che essa coltivi un nume falso, ma mi pare difficile affermare che sia essa stessa falsa.

Se alcuno sogna che, cresciute a sé le ali, potrà volare, l'evento è falso se quegli sia uomo, vero se sia uccello; ma se è falso, ciò non confuta ch'egli abbia veramente sognato.

Non altrimenti, denunziare che il sogno sia falso porta seco necessariamente che il sognante non abbia sognato ovvero che abbia sognato altro, che il suo volo, ma non dimostra alcunché circa la verità del suo volo.

Anakreon.
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Vecchio 12-02-2009, 18.21.12   #10
Anakreon
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Messaggi: 297
Scettici e chiese.

Caro Emme Ci,

domandi:
"E’ però qui il punto: possiamo noi attribuirci la capacità se non il diritto di avere conoscenza certa di un essere divino?"

E lo domandi ad uno scettico ?:
io dubito che un dio sia al meno tanto, quanto dubito non sia, pronto pure a dubitare anche del dubbio.

Affermi:
"Tu finisci col dire che è meglio vedere quale delle religioni è la più adatta a servire il consorzio umano: proposta degna di Nathan il saggio, ma con la quale ovviamente elimini il fondamento stesso delle chiese (non solo delle tre monoteistiche), cioè proprio quella certezza di essere in possesso dell’assoluto che le rende tutte fondamentaliste.".

Be' sai, non essendo io sacerdote né figlio di sacerdoti, benché in famiglia abbiamo avuto un cardinale nel quindicesimo secolo dell'età volgare, se tolgo il fondamento stesso delle chiese, non me ne dolgo più di tanto.

Per altro, dubito che le chiese, quali che siano, rovinino per così poco.

D'altronde, l'esempio dei Greci e dei Romani dimostra che possono essere religioni, cerimonie, sacerdoti, templi, pur senza chiese e, di contro, l'esempio di certe fazioni degli ultimi secoli certifica che possono nascere chiese pur senza numi, al meno senza numi celesti.

Anakreon.
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