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18-02-2009, 11.50.54 | #52 | |||
Ospite abituale
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Riferimento: Grazie e corni.
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Ma, dirai, la malvagità dell'uomo è imputabile all'uomo stesso, per l'uso errato del libero arbitrio: ecco che torna in ballo il peccato originale, con tutto quello che segue e con tutte le riflessioni che già ho fatto e che non ripeterò adesso. |
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18-02-2009, 12.35.44 | #53 | |||
farabutta
Data registrazione: 05-02-2008
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Riferimento: Grazie e corni.
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Ultima modifica di ornella : 18-02-2009 alle ore 19.27.07. |
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18-02-2009, 13.09.35 | #54 |
Ospite abituale
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Essenze terrestri e salute universale.
Caro San Giorgio,
annoti: "Se togliamo i segni sacramentali dalla riflessione e guardiamo solo a ciò che vuole significare il battesimo, cioè l’immersione, esso non è importante come rito ma in quanto rende palese la disposizione di pentimento, cioè il riconoscimento del proprio stato umano diminuito dalle colpe , e l’umile richiesta di essere perdonato e salvato. Tant’è che la dottrina cattolica prevede anche il battesimo di desiderio, lo stesso vale per l’eucarestia che si chiama comunione spirituale." Checché sia, così questo come gli altri sono sacramenti, i quali significano qualche cosa su questa Terra, secondo lo stato e gli atti del genere umano, se pur vogliamo concedere un significato universale terrestre, che può pur essere posto in dubbio; ma che significato mai potrebbero essi avere in altri pianeti ovvero in altri universi, se non congetturando che gli abitanti di quelli siano in tutto simili a noi ?. M'opponi: "Dico questo per evitarti di immaginare che in altri mondi la storia della salvezza si debba ripetere in modo identico. Ma nella sostanza è la stessa nell’intero universo.". E veramente io ho tentato confutare ambedue le congetture: sia la salute ed il salvatore medesimi per tutti; sia la salute ed il salvatore moltiplicati per ciascun pianeta od universo. Se concediamo che l'essenza della salute e quella del salvatore siano le medesime per tutti gli universi, avremo una moltiplicazione di peccatori e di peccati eguali o simili ai nostri, perché i peccatori ed i peccati dipendono dallo stato proprio della nostra Terra e della nostra specie; quindi, per applicare universalmente la medesima salute ed il medesimo salvatore, dovremmo moltiplicare pari pari peccati e peccatori, o facendo noi duplicati degli abitanti esterni alla Terra o facendo essi duplicati di noi. Senza dubbio, come proponi, possiamo pur moltiplicare l'essenza del peccato e del peccatore, lasciando accidenti quali: la mela, il serpente, il fratricidio, la torre di Babilonia, la superbia, la lussuria, l'ira ed altro; ma ciò non toglie che anche l'essenza del peccato sia strettamente ed inestricabilmente connessa colla nostra natura terrestre: come possiamo congetturare che, per altre nature dell'universo, il peccato, posto che per loro sia un peccato, sia il medesimo che quello, per cui alcuni sperano che un dio abbia mandato suo figlio a nostra salute ?. Se l'essenza del peccato fosse la medesima in ogni tempo e luogo, tutte le nature dell'universo sarebbero duplicati nostri o noi loro: una congettura tanto più audace, se non temeraria, quanto meno conosciamo di che mai trattiamo. Considera anche che la dottrina dei Cristiani è irrimediabilmente costretta dalle narrazioni di libri e libelli sacri: si può pur interpretare molto o tutto per allegoria, come per altro la Chiesa Romana sa, quando vuole, magistralmente fare; ma son pur sempre allegorie terrestri adatte a nature terrestri e ad eventi terrestri; se purghi troppo l'essenza dagli accidenti terrestri, Ti domando che rimanga, in fine, di Cristo, della croce, della resurrezione, del popolo eletto, che non mi paiono propriamente meri accidenti, al meno per la dottrina dei Cristiani. Persiste poi sempre la difficoltà, che considerai nei commenti superiori, circa l'efficacia d'una salute e d'un salvatore, che, se non sono e non possono essere conosciuti da gran parte delle stirpi terrestri, a maggior ragione non sono e non possono essere conosciuti, al meno fino ad oggi, dalle stirpi esterne alla Terra: perché tanto privilegio per noi stirpi terrestri, anzi, per alcune solo delle stirpi terrestri ?; perché ad alcuni è concesso eleggere deliberatamente, con cognizione di causa, salute o dannazione, ma a gran parte degli altri, siano o non siano terresti, è negata la salute e, quindi, se si concede siano peccatori al pari degli altri, essi possono solo essere dannati ?. Forse sarebbe più razionale una moltiplicazione di salvatori e di saluti, ciascuno adatto alle nature cui sia destinato: ma anche in questo caso, daremmo per certa una necessità di salute e di salvatore che, per quel che sappiamo, è solo nostra. Mi pare, in somma, che ci compiacciamo di specchiare non solo noi stessi, i nostri peccati, le nostre speranze, i nostri timori, ma anche i nostri numi ed i nostri salvatori in tutti i pianeti, in tutti gli universi, non avendo neppure prima conosciuto per certo che un dio sia e che, se sia, si dia tanta pena di noi, che mandi la sua progenie a salute nostra. Non per nulla, affermi: "Sofferenza e dolore, a me sembra ovvio, sono presenti nella natura e non solo nella natura quale si è sviluppata sul pianeta Terra"; Possibile, anche probabile; ma perché dovrebbero essere sanate da un salvatore terrestre ?; ovvero perché supponi che sofferenza e dolore portino sempre e necessariamente seco un peccato a giudizio d’un dio ?; ovvero perché il peccato, apportato da sofferenza e dolore, dovrebb’essere il medesimo peccato, per espiare il quale noi terrestri abbiamo necessità d’un salvatore ?. Asserisci: “Ma anche supponendo che non sia così, che ci sia un pianeta o pianeti o stelle chiamati Eden, dove non si sia peccato e non si pecchi, gli abitanti di quei cieli non potrebbero essere perfettamente felici senza che la loro natura corpo-spirito raggiunga l’esito per cui sono stati creati, la loro divinizzazione. “ Ma, se sono già beati, che necessità hanno che siano salvati da un salvatore ?. Concludi scrivendo: "E questo è possibile solo per il dono dello Spirito.". Dunque, siamo a cavallo: abbiamo rimossa la necessità d’un salvatore universale; ma così, abbiamo tolta anche l’essenza del culto dei Cristiani; o no ?. Anakreon. |
18-02-2009, 15.41.24 | #56 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Essenze terrestri e salute universale.
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I segni fondamentali (sui quali gli altri si fondano e dai quali per vari motivi sono stati articolati) sono il battesimo e l’eucarestia. La funzione dell’acqua di dissetare, di lavare, la sua indispensabilità alla vita né fanno l’elemento più capace di “portare” ciò che il battesimo può significare per l’essere umano.. Il battesimo corrisponde, da parte dell’ essere umano, ad un atteggiamento o disposizione all’ umiltà, al riconoscimento della propria fragilità, al riconoscimento di un bisogno creaturale di rivolgersi a chi è prima e sopra, al riconoscimento della propria impossibilità nel raggiungere la felicità, e da parte del Cristo al perdono, alla riconciliazione, alla promessa di un regno di giustizia e di amore. Può darsi che ci siano forme di vita nell’universo che non hanno nell’acqua l’elemento essenziale per la vita stessa, anche se ne dubito, ma il significato del battesimo è intrinseco alla vita evoluta di esseri che abbiano raggiunto nella loro storia evolutiva la libertà. Basta, per me, l’analogia con l’esistenza umana nelle sue varie fasi di crescita, dall’infanzia alla pubertà, dall’adolescenza alla maturità per inferire che crescere nella libertà comporta l’errore , la colpa , la ribellione, l’angoscia e la paura della fine. Non ho prove di questa visione della vita nel cosmo ma ne ho l’intuizione e la certezza. Non c’è evoluzione senza sofferenza, l'adattamento è già sofferenza come ogni cambiamento. Quello del pane e del vino, è il segno della propria vita data per gli altri , in nutrimento spirituale agli altri, e significa che l’amore è solo sacrificale. E’ molto probabile che vi siano forme di vita dove il pane ed il vino sono sostanze sconosciute ma il voler bene nella sua essenza è sempre un donarsi. L’analogia dell’esperienza genitoriale, della inevitabile differenza dei livelli di coscienza per la quale chi ha una maggiore evoluzione o apertura, insegna che chiunque deve necessariamente , se ama, “darsi in pasto” a chi è meno cresciuto. Credo proprio che questi significati siano universali e cosmici.. L’ infinità fecondità di Dio fa presumere una infinità di forme viventi ed una infinità di ipostasi divine. Le vicende storiche di un Giusto, però, che nasca e viva per insegnare e comunicare la via della perfezione, cioè l’amore, anche nel punto più irraggiungibile del cosmo, saranno declinate con le stesse modalità anche se non identiche, sempre per le differenze di coscienza. Si potrebbe obiettare che questa è una trasposizione della vita su questa terra, della esperienza degli esseri umani. Può darsi. Ma in quale altro modo possiamo pensare se non antropologicamente? P.S. Poi risponderò alle altre parti del post. Ti pregherei di non rispondere prima che abbia terminato. Ultima modifica di Giorgiosan : 18-02-2009 alle ore 20.50.04. |
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18-02-2009, 16.41.08 | #57 |
farabutta
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Riferimento: Domande folli
Nella mia esperienza di Fede ho meno certezze di prima................possibile ?In realtà sono diminuite le risposte e sorprendentemente aumentate le domande.
Poi chiedo a tutti coloro che ritengono la Bibbia un libro scritto chi sa da chi come oppio dei popoli. Ma Voi lo avreste scritto così un libro per gestire gli uomini?Riflettete Adamo Eva, Caino e Abele?Lo avreste strutturato così? |
18-02-2009, 17.49.34 | #58 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Essenze terrestri e salute universale.
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I sensi della Sacra Scrittura sono diversi: quello letterale, il senso spirituale, il senso allegorico, il senso morale ed il senso anagogico. Certo il senso allegorico si presta all'invenzione poetica, e alla proiezione della dottrina sui testi ma permette anche di cercare i significati più profondi. Tutto dipende dall'uso che se ne fa. I testi non rappresentano una "riduzione" o una "costrizione" ma una sorgente continua di rivelazione. Il cristianesimo non è una religione del libro, nè Cristo una memoria del passato ma la religione del Cristo vivente. Mi rendo conto comunque che non puoi renderti conto di questo. Si conosce solo ciò di cui si fa esperienza e la conoscenza edotta e come il disegno di un paesaggio che puoi ammirare formalmente ma non puoi entrare e passeggiare in quel panorama. La felicità degli esseri creati può essere solo nella loro evoluzione divina. E chi ha detto che dovrebbero essere salvati da un terrestre? Dio può incarnarsi in ogni razza dell'universo, sarebbe sempre l'ipostasi del Figlio. E' per l'azione dello Spirito Santo che è dono del Padre e del Figlio che l'essere umano è sollevato alla natura di Dio. Non abbiamo rimosso niente. Ultima modifica di Giorgiosan : 18-02-2009 alle ore 20.10.19. |
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18-02-2009, 21.48.28 | #59 | ||
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Riferimento: Grazie e corni.
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18-02-2009, 23.02.04 | #60 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Grazie e corni.
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Vedi Giorgiosan, cattolico riaffermato, e quindi a buon diritto San Giorgio come deliziosamente ti chiama Anakreon, leggendo anche i tuoi ultimi messaggi credo di aver compreso la tua posizione; ma devo dire che resto molto perplesso e sospettoso di fronte alla nouvelle vague teologica a cui ti richiami. La rivisitazione della teologia cattolica mi ricorda tanto quelle operazioni di trasformismo partitico che si rendono necessarie per non rimanere sepolti dalla storia che avanza: come il Partito Democratico, che solo una faccia di bronzo potrebbe considerare erede della tradizione del "vecchio e nobile" PCI (infatti è Berlusconi il solo a dirlo), ma che evidentissimamente non ha più nulla a che vedere con esso: eppure molti uomini sono gli stessi, eppure una linea ininterrotta di leadership e congressi ha determinato passo passo quella trasformazione i cui mostruosi risultati neppure gli occhi di Veltroni (notizia fresca fresca) sono più in grado di tollerare... E' chiaro che la teologia cattolica, sotto pressione ad opera prima del pensiero illuminista e poi dall'incalzare delle scoperte scientifiche, dovesse fare qualcosa per uscire dall'angolo e liberarsi da posizioni divenute insostenibili. Ma a che prezzo? Anakreon lo ha già detto: il prezzo è quello di smaterializzare il cattolicesimo trasformando in puri accidenti quelli che storicamente sono i suoi tratti salienti: la coppia primordiale, il peccato originale, la punizione divina, l'immacolata concezione e la verginità di Maria, la croce e la resurrezione di Cristo, il trimundio ultraterreno... La teologia moderna, certo, non si è ancora sbarazzata di tutto questo; ma la via è tracciata, il percorso obbligato, il risultato sicuro: il cattolicesimo diventerà una sorta di minestrone new age, sterilizzato e anodino: bevibile, così sì, in ogni angolo dell'universo, perfino nell'indimenticabile baretto spaziale di Guerre Stellari... Non mi sorprenderei di ritrovarmi persino la dottrina della reincarnazione (che del resto era abbracciata da alcuni dei primi Padri della Chiesa, come Origene, prima di essere espulsa dall'ortodossia). Potesse vedere, Enrico Berlinguer, che fine ha fatto il suo PCI; potesse vedere, San Paolo (e forse da lassù lo farà senz'altro), che fine farà il suo cristianesimo! |
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