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14-02-2009, 15.04.22 | #32 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-06-2007
Messaggi: 297
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Domande e risposte.
Cara Ornella,
rispondendo a Loris, affermi: "Ma non è per svincolare alle tue domande, poni domande da cui pari aspettarti risposte che già sai incoerenti. In realtà nessuno può darti risposte certe, ma non mi sembra che questo dal punto di vista logico in questo caso, rappresenti la prova di nulla, ovvero la prova della non esistenza di Dio o Cristo." Alla domanda di Loris, considerati i principii posti dai Cristiani, è difficile rispondere, se pur sia possibile, come Tu stessa concedi, scrivendo: "in realtà nessuno può darti risposte certe". Ma se ogni possibile risposta già T'appare "incoerente", forse il vizio non sta nella domanda, ma nei principii che costringono, se pur si voglia rispondere, a risposte "incoerenti". Per certo, che altri pianeti siano abitati da specie simili a quelle terrene, non dimostra nulla contro l'opinione che un dio sia; ma è necessario essere molto benevoli verso le dottrine dei Cristiani, affinché si possa concedere che l'avvento in Palestina del figlio d'un dio, principe Ottaviano Augusto, abbia provveduta salute perpetua non solo al popolo Giudeo in quel secolo, ma anche agli abitanti di tutta l'immensità dell'universo in ogni tempo. Delle due l'una: o le genti che ebbero e che avranno notizia di Cristo e del verbo salubre di lui, hanno, per qualche ragione ignota, privilegio di salute entro l'eternità del nume creatore; oppure ed il nume creatore e Cristo e l'opera salutare di Cristo furono malamente elucubrati dai padri Cristiani, secondo principii che già allora non esplicavano che mai accadrebbe a quegli uomini probi, e probi a norma del nuovo nume, i quali fossero vissuti o vivrebbero ignari di Cristo. La risposta: "è un mistero del dio" può essere ascoltata con sodisfazione purché coloro, i quali la diano, s'astengano poi da ogni dottrina, anzi, da ogni opinione circa i numi, i figli semidivini dei numi, le madri umane dei numi, le predicazioni veridiche dei vati mandati dai numi, le resurrezioni dei morti, le vite delle anime dopo la morte, le saluti e le dannazioni perpetue. Perché mi pare assai difficile concedere che noi possiamo tal ora conoscere il consiglio e l'opera d'un dio e tal ora, massimamente quando le risposte razionali manchino, non possiamo: o dio è oltre la nostra ragione e dunque, ignorando, taciamo, ovvero può essere da noi intelletto ed allora, esplicando, rispondiamo. Anakreon. |
14-02-2009, 17.59.05 | #33 |
Utente bannato
Data registrazione: 11-02-2009
Messaggi: 7
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Riferimento: Domande folli
Da diverso tempo ho iniziato a leggere i messaggi sul forum proprio nella speranza di trovare risposte concrete alle tante domande che io come tutti si pongono ma purtoppo sono rimasta molto delusa, tante parole, tanti discorsi,
tante citazioni famose ma di risposte concrete nemmeno l'ombra. Nessuna dimostrazione, nessuno che dimostri quale sia la vera religione ecc. Ma da alcuni giorni mi sono ricreduta proprio nel leggere i post del "profeta1" proprio in questa discussione. Ho notato che a differenza di tutti parla per affermazioni e son rimasta quasi scioccata, non per quello che ho letto, ma per le riflessioni che mi sono scoppiate nella testa nel leggere quello che ha scritto. "L'uomo e la donna sono parte di Dio". Se quell'affermazione è vera vuol dire che il tradimento è impossibile perchè il cambiare partner sarebbe solo un'illusione dal momento che ogni uomo ed ogni donna sono sempre parte di Dio. Vivere un solo giorno o vivere 150 anni sarebbe la stessa cosa, come sarebbe la stessa cosa vivere sani o passare la vita su una sedia a rotelle se tutto è Dio. Non avrebbe senso nemmeno la reincarnazione tanto predicata se uomo e donna fossero parte di Dio, non vi pare? e la fede in Dio che senso avrebbe se noi siamo parte di Dio? Come vedete nascono tante domande per questo io, certa di interpretare la volontà di tanti, chiedo al "profeta1" di spiegare meglio quello che ha detto. |
14-02-2009, 19.38.45 | #35 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 13-06-2007
Messaggi: 529
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Riferimento: Domande folli
Citazione:
A questo punto occorre spiegare la "macelleria" che questo mondo sembra essere...Un'ipotesi potrebbe essere che se tutto è Dio le sue parti ne sono "frattali" e, in quanto tali, "percettori" di emozioni e sensazioni che afferiscono a una "unità centrale" per conferirle una sorta di coscienza collettiva, ma anche unitaria e separata dalle sue parti. Il male, allora, è necessario a percepire il bene e, comunque, la diversità degli stati nella gradazione di benessere e malessere è necessaria all'Essere per esistere....."Tutto è nulla non e". |
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14-02-2009, 20.18.12 | #36 |
Utente bannato
Data registrazione: 11-02-2009
Messaggi: 7
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Riferimento: Domande folli
GIORGIOSAN chiede: cosa vi impedisce di pensare che Dio sia un uomo?
Niente lo impedisce, ma il pensarlo non legittima nessuno ad affermarlo. Io posso pensare tutto ciò che voglio, per esempio posso pensare che Dio abbia la barba bianca ma per il solo fatto che lo penso, non sono legittimata ad affermarlo e nemmeno a cercare di convincere gli altri del mio pensiero. Nell'esprimere il mio pensiero direi che secondo me Dio potrebbe avere la barba bianca ma non farei mai una simile affermazione perchè sarebbe presunzione. Ilprofeta1 invece a differenza di tutti "afferma" che Dio è l'uomo e la donna, anzi che l'uomo e la donna sono parte di Dio. Mi sembra evidente che "ilprofeta1" non ha usato termini come forse, secondo me, io credo ecc. ha fatto delle "affermazioni" chiare e tonde che nessuno può fare ma che solo chi ha certezze può fare. Tutti coloro che hanno teorie non possono fare affermazioni. Tutti nei vostri post dite di volere chiarezza, verità ecc quindi volete "affermazioni" e non teorie. Secondo me ilprofeta1 ha certezze, lo si capisce dalle affermazioni che ha fatto, ecco perchè io ho invitato "ilprofeta1" a dare spiegazioni più chiare. Attraverso le spiegazioni che darà vedremo se è un presuntuoso o se invece ha veramente certezze. |
14-02-2009, 21.44.19 | #37 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 25-03-2008
Messaggi: 146
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Riferimento: Domande folli
Appoggio in pieno l'intervento di Anakreon, sempre acuto nel pensiero e impareggiabile nello stile, e di mio aggiungo solo quanto segue.
Citazione:
Citazione:
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15-02-2009, 08.05.49 | #38 | ||
Ospite abituale
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Messaggi: 2,009
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Citazione:
Non so se sia ostentata o meno la sicurezza, però è certo che non ci siano problemi teologici. O almeno non ne vedo. Se tu li hai visti potresti enunciarli. Di fronte a questa più che probabile ipotesi ( che esistano altri esseri viventi nell'universo, simili, per complessità evolutiva, agli esseri umani) che i teologi cerchino di analizzare se vi siano, eventualmente, delle contraddizioni con ciò che un cristiano crede, mi sembra del tutto implicito nella dinamica della conoscenza. La comprensione della Rivelazione è sempre in sviluppo. Citazione:
Beh, se niente impedisce alla ragione di pensarlo, la mia domanda non è poi così folle. In questo senso la tua risposta mi soddisfa. |
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15-02-2009, 10.55.31 | #39 |
Ospite abituale
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Messaggi: 2,009
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Riferimento: Domande folli
L’esistenza di altri esseri, nell'universo, è quasi unanimemente ammessa in campo cattolico e protestante, solo chi non ama le “novità” in quanto tali, è restio.
Nell’universo ci sono infinite ipostasi del figlio di Dio, legate sempre alla salvezza degli esseri viventi. Ogni essere vivente giunto a quel grado di complessità che permette alla sua volontà di non essere determinata, vale a dire libero nella sua crescita e nella sua evoluzione di coscienza, commetterà errori analoghi a quelli degli esseri umani sul pianeta Terra, è implicito nel concetto di evoluzione. Si è avanzata la necessità di una teologia cosmica che, come un fermento, è gia presente nella riflessione teologica. Scrive Paolo di Tarso: Sappiamo infatti che fino a ora tutta la creazione geme ed è in travaglio (Rm 8,22) saluti Ultima modifica di Giorgiosan : 15-02-2009 alle ore 13.01.25. |
15-02-2009, 16.07.29 | #40 |
Ospite abituale
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Messaggi: 297
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Grazie e corni.
Ti ringrazio, caro Loris, per le lodi, che tuttavia stimo più degne della benevolenza Tua, che dei meriti miei.
Alla risposta: "Nell’universo ci sono infinite ipostasi del figlio di Dio, legate sempre alla salvezza degli esseri viventi." Ogni essere vivente giunto a quel grado di complessità che permette alla sua volontà di non essere determinata, vale a dire libero nella sua crescita e nella sua evoluzione di coscienza, commetterà errori analoghi a quelli degli esseri umani sul pianeta Terra, è implicito nel concetto di evoluzione". data da San Giorgio alla questione posta da Loris, vorrei annotare alcune cose. In primo luogo, caro San Giorgio, la moltiplicazione dei figli di dio, a salute dei mortali peccatori, mi giunge inaudita: sono le ultime conquiste dei teologhi Cristiani ?. Non so se la moltiplicazione valga anche per le madri vergini, i processi, le crocifissioni, le resurrezioni, le chiese, i pontefici, gl'inferni, i paradisi e tutto il resto; ma anche qui abbiamo due corni d'un dilemma ed ambedue, a mio giudizio, incornano parimenti chi li stringa. O Cristo è venuto a salute di tutto l'universo, anzi, di tutti gli universi ed allora mi si deve spiegare com'egli abbia potuto salvare coloro, i quali, senza colpa, né lo poterono né lo potranno mai conoscere: che tali ignari del nume salvatore siano abitanti della nostra Terra, del nostro universo o di qual si voglia altro universo, in fine interessa poco quanto all'efficacia del corno. Ovvero Cristo è venuto a salute d'alcuni mortali solamente, cioè di coloro, Terrestri o Seleniti o Marziani od altri, i quali lo possano pur conoscere, ed allora non se ne faccia il dio della salute universale, ma lo si releghi ad una stirpe, ad una gente, ad un popolo, ad un pianeta solo; tale quindi, né più né meno, quale i Giudei predicavano sarebbe l'unto dal dio, mandato a salvare solamente il popolo prediletto: ed anche tale corno ferisce, perché i Cristiani fin dal principio proprio perciò pretendevano e pretendono distinguersi dai Giudei, non solo perché proferiscono una predicazione universale, ma anche perché offrono una salute universale. In secondo luogo, congetturare che gli abitanti d'altri pianeti o d'altri universi debbano, prima o poi, compire i nostri medesimi errori e ripetere i nostri medesimi peccati e, dunque, ricevere dal medesimo dio la medesima salute, che riceviamo noi, è congettura a dir poco temeraria, posto che neppur sappiamo se coloro così respirino, pensino, vivano come respiriamo, pensiamo, viviamo noi. A Tuo giudizio, tale evento è "implicito nel concetto di evoluzione"; sia pure, ma nel nostro concetto: chi dimostra che il nostro concetto, se pur convenga esattamente alla specie nostra, convenga anche alle specie altrui ?. In terzo ed ultimo luogo, perché i Cristiani, universalmente considerati, hanno sempre ostentata un'immensa e non raramente immodica fede nelle narrazioni dei suoi libri sacri, per ciò Ti domando se delle novità, che proponi, in quei libri sia un qualche indizio, sia pur evanescente, oppure se esse siano mere elucubrazioni di sacerdoti che tentano adattare malamente dottrine vetuste a congetture inaudite. Forse fan meglio coloro, i quali oppongono alle domande il silenzio del mistero divino: poco urbano, ma molto più comodo ad evitare i corni... Anakreon. |