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17-05-2008, 07.41.56 | #22 | |||
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Data registrazione: 02-02-2003
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Citazione:
Penso di comprendere quello che vuoi dire, ma sentirei la necessità di sottolineare che "l'idea di Dio" viene, penso, subito dopo a quella spinta dal sentimento di Mistero (=Stupore) che avvolge tutta la vita che ci circonda e che risiede in noi.. Forse l'idea di Dio che venga dopo il sentimento di morale è da intendersi verso quel credo che già parte elaborato dalla concezione di un Dio "fine", di un Dio che porta in sé il concetto di finalità e quindi ovviamente, in relazione al sentimento di vita, non potrà che essere inteso anche come "buono", come Dio-Buono. Citazione:
Sono d'accordo! Solo partendo da un senso individuale, da un senso di individuale responsabilità si può accedere in modo sano all'esplorazione del proprio sentire, all'indagine sulla propria coscienza e coi piedi saldi alla propria esperienza porre le basi per una ricerca sempre maggiormente approfondita, mirata, di ciò che sentiamo ed immaginiamo, deduciamo, essere quella coscienza, quel sentire di noi e del mondo. Di sicuro sì: << Senza "io" tutto è possibile >> ! [Mirror] Ma il cammino va fatto. Citazione:
Tutto è una nostra "proiezione", tutto per forza di cose è "soggettivo" e soprattutto, tutto si avvale di un linguaggio che vede attraverso i nostri sensi.. Compresa questa lente, non è detto che la visione sia totalmente priva di fondamento, ma senz'altro interpretazione.. obbligata! E' vero molte fedi (dalle quali anch'io ho tratto spesso ispirazione) lasciano quasi in disparte il concetto di Dio mirando prima d'ogni altra cosa alla strada di realizzazione di una coscienza in grado di aprirsi a visioni maggiormente integranti, meno unilaterali! E mi sembra sia un'ottima base di partenza! La strada cosiddetta "devozionale" esiste pur sempre perché giustamente ogni individuo ha il suo particolare carattere, la sua particolare inclinazione verso il "mistero", verso la visione dell'esperienza di essere, verso l'esperienza della vita! Forse dovremmo prendere anche in considerazione che il sentimento specifico di Dio-concetto diventa necessario di una cultura allorché venga a mancare alla base dell'esistenza quella qualità del vivere che renda Sacra sino ogni più piccola azione del vivere stesso! Gyta |
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17-05-2008, 08.42.17 | #23 |
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Data registrazione: 02-02-2003
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A proposito trovo quest'articolo decisamente interessante:
http://www.innernet.it/neuroscienze-...a/#comment-923 [“Neural Buddhism” di David Brooks dal New York Times -> tradotto(!) da "Eckhart"] Inerente al problema del senso di Assoluto.. Un po' a far pulizia di "dogmi" spesso.. fuorvianti! Gyta |
17-05-2008, 09.22.10 | #24 | |
Ospite di se stesso
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Riferimento: Senza Dio tutto è permesso
Citazione:
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17-05-2008, 09.37.39 | #25 | ||
Ospite abituale
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Riferimento: Senza Dio tutto è permesso
Citazione:
Citazione:
RAMESH BALSEKAR per mè è più l’imitazione di un maestro, che un maestro compiuto, ma qui mi rendo conto che andiamo nel campo delle preferenze personali e che se volessi fare leva su questa affermazione tu stesso potresti dirmi che secondo te non è un maestro Nisargadatta o Ramana o altri che io cito. D’altro canto i mat shankariani hanno riconosciuto come grandi testimoni della tradizione, Ramana Maharishi, Raphael ma non Nisargadatta, per esempio questo a dimostrazione di quanto nel discorso incida la nostra valutazione personale. Detto questo spero di averti almeno un po’ convinto che si può essere atei e spirituali allo stesso tempo e che l’ateismo non esclude necessariamente la spiritualità. |
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17-05-2008, 11.17.28 | #26 | |
Ospite di se stesso
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Riferimento: Senza Dio tutto è permesso
Citazione:
La Devozione è semplicemente l'abbandono al ciò che E' ..è necessaria..perchè consente il vero Passo oltre l'ego.. Il punto è che l'Abbandono è frainteso,come ci fosse un soggetto e un oggetto (quindi il rapporto uomo-Dio) ma questa è solo una lettura della mente che proietta.. Per me,per la mia mente comunque l'ateismo ,che a questo punto è solo una parola, è sempre stato "altro", ma penso che poco importi a questo punto.. |
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17-05-2008, 11.45.21 | #27 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Senza Dio tutto è permesso
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17-05-2008, 16.42.46 | #28 | |
Perfettamente imperfetto
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Riferimento: Senza Dio tutto è permesso
Citazione:
Per me, Dio è il Tutto, non un colore o un attributo con il quale mi piace definirLo. Esso non è definibile da nessun concetto... è ineffabile. E' il Ciò che è, dunque: sinonimo di esistenza, la quale appartiene al Tutto. Perciò anche la negazione di Dio stesso è contenuto nella sua modalità d'Essere. Essere Atei è impossibile. Però è possibile pensarlo. |
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17-05-2008, 17.35.27 | #29 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Senza Dio tutto è permesso
Citazione:
Non ti sembra pericoloso cercare un sinonimo al “tutto” e all’”esistenza” a “ciò che è” ed usare proprio il termine Dio che purtroppo nella storia l’abbiamo visto schierato al fianco ora di questo ora di quell’esercito? |
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17-05-2008, 17.37.20 | #30 | |
Ospite di se stesso
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Riferimento: Senza Dio tutto è permesso
Citazione:
Può essere solo una negazione linguistica o mentale. O dell'ego. Non si può negare il Tutto. |
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