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23-03-2008, 13.07.11 | #22 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 04-11-2002
Messaggi: 2,110
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Riferimento: Cos'è il Nulla?
Beh, allora dobbiamo distinguere vari piani..ontologico-reale, mentale-psicologico, linguistico-filologico..è ovvio che se mi invento una parola od un pensiero per quanto bizzarro smette in quell'istante di essere nulla, ma come nella realtà c'è stato di mezzo un atto creativo, anche se più immediato, quindi il discorso è falsato. Forse il problema è che la nostra mente ma anche noi in generale siamo proprio nel mezzo tra ciò che c'è e ciò che non c'è, e volendo siamo anche un tramite. Quindi il definire una parola, come ad esempio "nulla" è già di per sè un atto creativo..
Hegel non mi ricordo cosa diceva, non sono fresco di filosofia, mi sembra che parlava di un limite che viene ogni vota superato..un concetto interessante.. |
24-03-2008, 10.34.37 | #23 | |
Ospite
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Messaggi: 10
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Riferimento: Cos'è il Nulla?
Citazione:
Si ma la dialettica nn è dialettica dell'essere in quanto è, è dialettica dell'essere in quanto appare |
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24-03-2008, 13.09.22 | #24 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 192
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Riferimento: Cos'è il Nulla?
Citazione:
Ma su quale fondamento Hegel afferma che il nulla è in relazione dialettica con l'essere (e l'esserci è unità di essere e nulla) se il nulla non appare (d'altronde non potrebbe apparire e nemmeno essere pensato) e non è? Questo non riesco a concepire. Poi tra apparire ed essere non v'è differenza abissale, in quanto l'apparire è anch'esso un qualcosa che è, e dunque è nell'essere. |
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24-03-2008, 13.28.32 | #25 |
Ospite abituale
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Messaggi: 1,363
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Riferimento: Cos'è il Nulla?
non mi pare si debbano fare tante elucubrazione dialettiche...
Intanto di "nulla" ce ne sono di due tipi: quello relativo e quello assoluto. Del nulla relativo parliamo ogni giorno..e quicvale pereticamente al vuoto. Che cos'ha quello nella testa? il vuoto! il nulla. Il nulla assoluto invece è cio' che c'era o, piutosto, non c'era prima dell'universo... Forse per i credenti il nulla non è mai esistito dato che la bibbia dice che prima c'era il verbo..cioè Dio che ad un certo punto ebbe la bella pensata. O forse per i credenti il nulla corrisponsde ad eternità! per i non credenti i casi sono ancora due: o l'universo è sempre esistito, ab aeterno!... ed allora il nulla non c'è mai stato...oppure c'è stato un inizio e prima dell'inizo..il famoso big-bang... c'era il nulla ssoluto..che noi chiamiamo così per convenzione dato che il nulla, essendo mancanza di spazio-tempo ...è inconcepibile. Ad esempio, oggi l'universo , e da sempre, è in continua espansione: le galassie fuggono,. ma dove? ...a conquistare lo spazio-tempo...cioè a trasformare il nulla in spazio-tempo crescente alle piu' estreme regioni dell'universo...al di là c'è il nulla: hic sunt leones! ciao. |
24-03-2008, 14.55.14 | #26 |
Ospite abituale
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Messaggi: 297
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Vuoti e funghi.
Caro Artigiano della Filosofia,
domandi: "Il nulla non potrebbe essere anche il vuoto?" Un vuoto perfettamente vuoto sarebbe il nulla: ma la questione non muterebbe, mutando solamente la voce usata. D'altronde, quello che volgarmente appelliamo vuoto, propriamente vuoto non appare, essendo esso, come al meno insegna la scienza fisica, se non da altro, percorso da onde di varia natura: possiamo definire convenientemente vuoto ciò, che tale non è, al meno nel momento in cui non è ?. Certo si potrebbe porre la questione: è perfettamente vuoto e quindi può essere comparato col nulla, quel vuoto che ora sia vuoto, ancorché prima non sia stato tale o poi non sarà più tale ?. In somma, il vuoto, affinché possa essere definito perfettamente vuoto e quindi equiparato al nulla, dev'essere anche eternamente vuoto ?. Ma, per evitare d'intricarci per altre ambagi, in una selva già intricata, direi che convenga tenere il vuoto lungi dal nulla ovvero appellare il nulla quale vuoto perfetto ed eterno. Concludi: "Il buono o cattivo sono due concetti ideali che non trovano riscontro nella realtà quotidiana, se non quelli aderenti alle nostre aspettative gratificanti." Dunque, secondo Te, è fallace la distinzione tra un boleto satana ed un boleto edule: sono ambedue indifferenti per il nostro stomaco e colui, che morisse gustando il primo, morirebbe per altro, che per le virtù venefiche del fungo malo, ovvero colui, che sopravvivesse gustando il secondo, sopravvivrebbe per altro, che per aver eletto quello buono ?. Anakreon. |
24-03-2008, 15.25.05 | #27 |
Ospite abituale
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Messaggi: 1,272
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Riferimento: Cos'è il Nulla?
Non so, Dasein, se può servire a te e agli altri interlocutori il mio contributo a chiarire la posizione di Hegel.
Il nulla è da Hegel (Logica del 1812-16) messo in relazione coll’essere e il divenire: termini nessuno dei quali rappresenta una determinatezza tale da consentire una definizione. I due termini estremi (essere e nulla) hanno infatti senso solo nel loro “svanire” nel divenire. Si arriva cioè a un concetto di nulla che non indica la nullità assoluta di ciò che si nega ma la sua conservazione o elevazione su un piano più alto mentre ne sopprime l’astrattezza (messa in evidenza fin dal principio della logica) e giustifica essere e nulla come momenti di un processo che include i due opposti: cioè il divenire. Esteso alla totalità dell’esperienza Hegel parla della “sfrenata inquietudine del divenire”, risolto per così dire nella quieta semplicità di una vera determinazione. Si tratta di un concetto basilare di Hegel, che animerà tutto il seguito della sua filosofia fino alle grandi concezioni “storicistiche” di Berlino. Importante, anche perché non rimane verbalmente astratto ma arricchito di espressioni, come quella della sfrenata inquietudine del divenire, che ricordano la libertà “romantica” che per anni Hegel aveva dimostrato di conservare, prima di lasciarsi in qualche modo imprigionare nel sistema. |
24-03-2008, 17.01.00 | #28 | ||
φιλε&
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Messaggi: 19
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Riferimento: Cos'è il Nulla?
Citazione:
Hegel dice che la verità nn può che rispecchiare la totalità, ogni parzialità e ogni parte è nn verità, così cm anche la totalità cm semplice somma di parti nn è verità perchè nn tiene conto della relazione tra le parti (abbiamo rispettivamente pensiero astratto dell'astratto e astratto del concreto). Questa visione - sulla quale influiscono sicuramente aspetti del romanticismo - ha parte rilevante nella logica dialettica, che considera l'io-tesi cm posto indipendentemente dal ogni altra cosa (astratto dell'astratto) che è pensiero falso, poi l'alienzazione-contraddizione-antitesi, cioè il non io, il restante, e la loro sintesi nel pensiero concreto del concreto che ne contempla somma e relazione. Quindi il nulla al secondo momento è nulla relativo dell'io, cmq pur sempre negazione dell'io che abbiamo posto cm essente...la contraddizione è motore necessario e la storia è la miglior espressione di questo pensiero. Ovviamente Severino nn può accettare tutto ciò. Citazione:
E questa è una delle critiche mosse a Severino alla quale ha risposto in modo coerente: anche l'apparire è, cm potrei negarlo, ma tanto è evidente che è tanto è evidente che nn è quando gli eterni scompaiono dall'orizzonte dell'esperienza, e allora? allora l'apparire di cui abbiamo esperienza è apparire empirico che in quanto essente è e nn può nn essere ed anch'esso entra ed esce dal cerchio di un'apparire trascendentale. In questo senso concordo quando è stato detto che " la dialettica nn è dialettica dell'essere in quanto è ma in quanto appare": cioè il processo logico di Hegel spiega ciò che appare degli eterni nel momento in cui essi entrano nel cerchio dell'apparire sino a quando ne fuoriescono, nn spiega ciò che essi sono per necessità e nn possono nn essere |
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24-03-2008, 17.20.08 | #29 | |
φιλε&
Data registrazione: 08-11-2007
Messaggi: 19
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Riferimento: Cos'è il Nulla?
Citazione:
solo una precisazione: il nulla del secondo momento è relativo: al primo abbiamo la parte che è posta cm verità (astratto dell'astratto) che è pensiero falso in quanto nn tiene conto delle altre parti: al secondo il suo non essere, cioè le parti restanti, quindi cn il primo e il secondo abbiamo la totalità ma senza la relazione tra le parti, la sintesi comporta la relazione, ma la contraddizione è necessaria, è motore del divenire storico, e questa necessità logica si riflette in necessità storica: ciò che accade è necessario a raggiungere il pensiero concreto concreto finale, la realizzazione dello spirito, la manifestazione totale e perfetta della ragione in grado di cogliere tutto - ragione dialettica, nn scientifica, e anche qui l'influenza romantica fa sentire il suo peso |
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24-03-2008, 18.24.47 | #30 |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
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Riferimento: Cos'è il Nulla?
Dire che il nulla si concepisce come dialetticamente contrapposto all'essere come pare affermino i filosofi di questo 3d richiamandosi anche ad Hegel, mi pare un pò riduttivo.
Io non so niente di filosofia, ma mi pare che non si prescinda dal'essere umano o dalla sua logica che col nulla ci ha ben poco a che fare. Forse i filosofi di cui si parla sapevano ben poco di fisica o di costituzione dell'universo per cui si rifugiavano nelle logica. ...oppure sono io a saper così poco di logica ...da rifugiarmi nelle fisica. Qualcuno che mi ha preceduto ha affermato che nemmeno il vuoto è il nulla. Infatti ammesso che in un qualche spazio o zona di questo universo, o anche solo del nostro laboratorio, manchi assolutamente ogni particella di materia potrebbe pur sempre essere pervaso di campi di energia...e comunque sarebbe pur sempre immerso nello spazio-tempo: sarebbe un nulla relativo. Il nulla assoluto invece possiamo concepirlo, ammesso che ci riusciamo, come concetto astratto al di fuori dello spazio-tempo...extra universo...ammesso che l'universo pur illimitato non sia infinito! Se poi vogliamo concepire questo nulla come contrapposizione dialettica all'essere nelle nostre espressioni di pensiero...facciamo pure...ma mi pare vano esercizio logico: cui prodest?...che senso ha? ciao. |