Citazione:
ulysse
La vita ha senso se noi glielo diamo...qualunque sia l'origine della vita stessa.
Se aspettiamo che altri dentro o fuori questo universo dia o abbia dato un senso a questa vita...abbiamo un bell'aspettare.
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A chi non accetta il "senso da noi inventato", che cosa gli diciamo? Per altro, non ho mai affermato che dobbiamo aspettare altri che lo facciano al nostro posto. Tutt'altro.
Citazione:
Quindi è la nostra etica, l'operare e impegnarci in conformità alla nostra etica che dà un senso alla vita...che poi dentro l'etica ci metto anche la lotta per vivere e le soddisfazioni o insoddisfazioni che possiamo cavarci.
Lotta significa essere svegli e darci da fare per raggiungere fini e scopi personali e/o sociali che ci prefiggiamo o che sono necessari o noi, alla società, alla specie.
Che se poi nessuna speranza ci sostiene tanto vale buttarci dal ponte.
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Perdonami ulysse ma, a quanto sembra, in questo caso le conversazioni si aprono e si chiudono in un solo senso: il tuo.
Allora porto un esempio: una volta che ho progettato, come tu affermi, un senso per la mia vita. Una volta che ho operato secondo tutti i canoni civili, etici e religiosi. Una volta che ho vissuto soddisfazioni e delusioni. Affrontato disagi battagliando per raggiungere lo scopo ecc. all’improvviso mi balena in testa un dubbio che è questo: ma alla fine, a che cosa è servito tutto questo? In pratica, è l’inutilità finale che ci sconcerta. Oppure: non conoscere i motivi di tutto il nostro lavoro.
Ecco! Le conversazioni, i confronti e gli scontri sul senso della vita, forse, hanno l’intento di comprendere meglio se vi sia veramente o no un senso.
Citazione:
Osservo però che, in genere, i ponti non sono così affollati: ...significa che l'evento del buttarsi non poi è così frequente...nonostante la disperazione lamentata e predicata dagli ignavi che poi non si buttano...ma che, forse, non si peritano o non sanno che diffondendo di tali lamentazioni e filosofie potrebbero indurre altri sconsiderati a farlo.
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Chi frequenta i forum tematici, sa perfettamente che i confronti su tali discussioni, potrebbero servire ad ampliare le proprie vedute, perciò, se fossi in te, non mi sostituirei all’intelligenza degli altri. E se i ponti, come tu affermi, non sono affollati, è per il semplice fatto che siamo muniti dell’istinto di conservazione: un altro mistero dell’umana ricerca. Infatti, non sembra strano che una vita inconsapevole abbia sviluppato quell’istinto? Non ti sembra una pulsione straordinariamente fuori luogo per “oggetti” nati per caso? Che ci sia lo zampino di qualcuno?
Citazione:
Non scopi sconosciuti...è proprio che nessuno scopo esiste al di fuori di noi...e nessun programma per noi...per lo meno dopo tre o cinque o dieci mila anni di ricerca nessun indizio ne è scaturito...
Anzi gli indizi, o creduti tali, sono via via scomparsi.
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Gli anni di ricerca “scientifica & filosofica” sono molti di meno, quindi, se fossi in te, non sarei così assolutistico; infatti, la scienza non si stanca mai di rincominciare.
Scusami ulysse, ma proprio per essere ancorati al sapere oggettivo, alla razionalità, alla concretezza delle necessità del vivere fisico e spirituale, insieme con la fantasia che, vogliamo saperne di più su noi stessi e, mi sembra che è quello che stiamo attuando. Mentre, col tuo…volemose bene, come si dice a Roma, tronchi una ricerca che è anche interiore, giacché, come sai tu e tutti noi, il disagio esistenziale è una grandissima realtà dell’umanità, prenderlo di petto anche con la fantasia, non lo trovo per niente fuori luogo. Per quanto riguarda la solidarietà, con me, sfondi una porta aperta.