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05-02-2008, 17.53.42 | #12 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: Il Dubbio E' L'onnipotente
Guarda che vespaio hai suscitato, katerpillar, col tuo richiamo alla memoria! Prima ero io che non le davo importanza, ora ne discutono altri (almeno mi pare, perché con tanti post che si intrecciano ho paura di non ricordarli tutti e non saperli contare….o forse è la memoria mia che si vendica?)
Comunque, io vedo il problema (da filosofo, non da scienziato) così: Dio, se c’è, non ha memoria perché è tutto. La memoria è patrimonio non di uno spirito eterno, e neanche di un esserino fugace come un’effimera, ma di un essere come l’uomo che, se non è stato partorito prima della 24^ settimana, dovrebbe avere davanti a sé un certo tempo da vivere. Cioè la memoria è consustanziale a chi vive nel tempo e ha la facoltà di pensare (e Il Dubbio ci ricorda l’ego sum cartesiano). Sì, ma una volta morti, che ci può servire d’aver avuto questa memoria? La memoria è passata a coloro che restano, però solo per un certo tempo, cioè finché qualcuno si ricorderà dei defunti, dopo di che…Qui, se io fossi un vero filosofo, direi che ci dobbiamo ricordare di Hegel o degli storicisti del secolo scorso cercando di fare uno sforzo di fantasia e appellarci non alla memoria di un individuo ma alla memoria del genere umano, ossia alla grande memoria dei popoli, quella che si conserva nei libri di storia anche se qualche potente vorrebbe bruciare quei libri. Però vorrei consigliare agli storici un ricostituente della memoria: perché, effettivamente, non sembra si sforzino come si deve, cioè non sanno dove iniziare la storia: dalla nascita di Gesù? Dalla fondazione di Roma? Dall’età della pietra? O più indietro, dalla mummia di Lucy? O da quella singolarità di cui si accontentano gli astrofisici quando cercano di ricordare l’inizio e forse sono un po’intimoriti da ciò che dice la Bibbia a proposito di un fiat creatore tanto potente da restare nella memoria dell’universo come una radiazione fossile e, naturalmente, anche nella memoria dei figli di Eva, che non hanno cercato, almeno finora, se non la via che li riporti - come dice koan - alle perdute origini? |
05-02-2008, 18.04.59 | #13 | ||
Ospite abituale
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Riferimento: Il Dubbio E' L'onnipotente
Citazione:
Che tu non condivida qualcosa senza nemmeno leggere e sputare sentenze credo sia scortese. Si possono prima comprenderle, se ci si riesce, e poi riferire tesi contrapposte. C'è una larga filosofia riguardante la libertà di agire (ho anche dato da leggere un interessante pdf che forse non hai letto) per cui sicuramente è riduttivo non condividere senza capire. Citazione:
Cercherò di essere semplice. Mi sai spiegare che c'entra la memoria con l'onnipotenza del dubbio? Tu qui parti dall'età della pietra per arrivare ai grattacieli di Manhattan con un salto acrobatico senza spiegare cos'è quel pensiero che sorge dalla "pietra". Perché dovrebbe essere la memoria alla base del pensiero? Ma poi quanta memoria ci vuole per veicolare un pensiero? Perchè una pietra non pensa? Oppure sta già pensando? Hai detto che la pietra ha una memoria, ed allora perché non pensa? Qui mi sembra di capire che tu abbia l'idea che la mente pensante si è costruita da sola come un disegno intelligente della materia. E' così? Ed io ti chiedo(se fosse così): cosa differisce l'informazione elementare della materia dal pensiero cosciente? Non vedo differenze tra la memoria di una pietra da quella di un uomo, se così stanno le cose. Poi, non so se te ne accorgi, anche tu poni da una parte una memoria e da un'altra il pensiero(in una forma dualistica tra sostanza ed essere, tra oggetto e soggetto). Ma se hai detto che il cervello è uno perché dividerlo (lo hai nel 3d cerv. cosc.)? Non dovrebbe esserci nessun <<io che pensa >>nel cervello; è lo stesso cervello che pensa (lo hai detto tu). Anche una pietra dovrebbe pensare al pari del cervello. Se tutto è memoria (come dici tu) il pensiero dovrebbe essere la stessa memoria. Perché distinguere il pensiero dalla memoria? O ci sono memorie di serie A e memorie di serie B? Memorie di serie A hanno un pensiero, quelle di serie B non ce l'hanno? E cosa le distingue? Scusami per le troppe domande. Spero che almeno siano state chiare |
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05-02-2008, 18.10.09 | #14 | |||||
Utente bannato
Data registrazione: 19-09-2007
Messaggi: 522
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Riferimento: Il Dubbio E' L'onnipotente
Citazione:
Sarò sintetico perché ho poco tempo. Citazione:
Per il mondo del computer questo coincide, in termini informatici o logici, esattamente con la memoria ROM di un dato sistema. Vi è un principio però a monte del fenomeno che permette ad una vita di auto-imparare dalle esperienze dell'esistenza, ossia quello della "sopravvivenza". Questo "istinto", se vogliamo intenderlo in tali termini, non può essere però esteso a livello di materia inorganica, che va distinta da qualla organica, diversamente da quanto sostieni di seguito: Citazione:
Citazione:
non escludo, anzi lo sostengo, che da una enorme quantità di energia possa innescarsi il processo della vita, ma questo non dipende certamente dalle proprietà - pure e semplici - della materia inorganica; sebbene esse possano, ma solo in un secondo tempo, essere impiegate per le relative reazioni causate dal processo della vita, rispetto ad una materia che è però organica. Citazione:
Ad ogni modo sarà sempre l'io, l'ente cosciente di sé che gestisce il proprio pensiero, a decidere che cosa prendere e che cosa lasciare rispetto alla propria esperienza che viene volta per volta vissuta. E dove lasciamo la capacità di ragionare e comprendere su quanto non può essere assunto per esperienza diretta o immanente ? Inoltre l'Io può decidere anche di donare la propria vita o persino di suicidarsi, andando contro il principio di sopravvivenza. Credo che la memoria di cui parli sia essenzialmente quella "fisica", mentre il pensiero abbia ben altre caratteristiche e finalità .. L'istinto naturale diverge essenzialmente dal pensiero cosciente di sé e delle cose che sono, come da quello della ricerca di cui il dubbio - non lo scetticismo - ne è il timone quando unito al senso di comprensione profonda della realtà ( sapendo andare oltre all'apparenza esterna .. ). Saluti. |
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05-02-2008, 22.04.47 | #15 | |
Ogni tanto siate gentili.
Data registrazione: 14-03-2007
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Riferimento: Il Dubbio E' L'onnipotente
emmeci
Citazione:
Naturalmente la memoria dei popoli, "o memoria collettiva", come afferma la Filosofia, la sociologia e la Psicologia, è una memoria che guarda più in grande, come le tradizioni, i costumi, il fare comune, la collettività; ed io credo sia importante quanto la prima, poiché ci ricorda chi siamo, da dove veniamo e cosa facciamo in quella società, e credo che questo sia indispensabile per racchiudere in noi quella sicurezza "necessaria" che ci dona la nostra identità. Come vedi, caro emmeci, ogni ragionamento che facciamo ci riporta sempre alla singola memoria; infatti, tutto quello che vediamo, ascoltiamo ed apprendiamo, anche se dovesse essere la memoria collettiva, ci riporta sempre a casa: sempre nella nostra singola memoria. In ogni modo non illuderti, perché ancora non mi hai corrotto abbastanza con i tuoi discorsi fumosi, ma se dovesse accadere, visto che viviamo in un mondo di corrotti, proverò a farmi corrompere del tutto anch'io, ma con piacere e senza rimorsi d'animo. Saluti. Giancarlo. |
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06-02-2008, 07.32.23 | #16 | |||||
Ogni tanto siate gentili.
Data registrazione: 14-03-2007
Messaggi: 665
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Riferimento: Il Dubbio E' L'onnipotente
katerpillar
Citazione:
Citazione:
Vedi koan, anche io ho parlato di "istinto", quando ho parlato, più chiaramente di "condizioni Indotte dall'ambiente", e certamente mi riferivo alla materia organica, cioè alla vita già nata. Inoltre, quando affermo che anche una pietra ha una memoria fisica, lo dimostra il fatto che se sottoposta ad una temperatura, da solida diventa liquida e da liquida diventa gassosa. A questo punto chiedo aiuto alla filosofia e aggiungo: perché la vita e non il nulla? Ovvero: perché proprio quelle caratteristiche e non altre? Pe ottenere sempre e comunque gli stessi aspetti fisici, a determinate temperature, mi piace pensare che la materia abbia già in se una memoria. Ma nella pratica, però, se accettiamo questo assunto, dobbiamo accettare che tutto l'universo, per forza di cose, debba avere una memoria, anche se, come affermi tu, la materia non puù avere una memoria, confondendo la memoria fisica con la nostra memoria. Inoltre, quando si parla di materia organica ed inorganica, ci dobbiamo mettere d'accordo, perché se accettiamo che sia la materia la fonte della vita, non riesco a trovare tutta questa suo inorganicità. koan Citazione:
Quindi, a parte l'IO, accetti che il pensiero vada a prelevare le esperienze che sono nella memoria. koan Citazione:
Questa domanda me la sono posta anch'io, soprattutto con riguardo alle scoperte fatte dall'uomo. Infatti mi sono chiesto: come ha fatto l'uomo ad intuire tutto quello che è invisibile e che la storia conferma che tali esperienze non facevano parte del bagaglio di esperienze dei nostri antenati, e quindi non vi poteva essere la trasmissibilità? Come per esempio: le radiazioni, il magnetismo, l'elettricità, le onde radio, la fusione nucleare ecc. Poi mi sono ricordarto che tutti qesti fenomeni, queste "invenzioni", gia avvengono nell'universo, per cui non è affatto escluso che gia erano in noi, nella materia con cui siamo fatti. E anche in questo caso l'IO non centra nulla. koan Citazione:
Perdonami koan, ma io comprendo perfettamente dove vuoi arrivare, come credo l'abbiano compreso la maggior parte dei forumisti che seguono ed intervengono nella discussione; allora, per essere più chiari, spiegaci quelle "ben altre caratteristiche del pensiero e le ben altre finalità", purché nel discorso non vi entri Dio, altrimenti saremo trasferiti in blocco sul forum della spiritualità, che, in questo caso, centrerebbe come i cavoli a merenda. Saluti Giancarlo. |
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06-02-2008, 10.27.44 | #17 | |
Ospite
Data registrazione: 14-02-2007
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Riferimento: Il Dubbio E' L'onnipotente
Citazione:
Perché tu allora non dubiti anche di questa affermazione? Se è vero quello che dici dovresti far parte degli uomini non pensanti . |
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07-02-2008, 14.02.28 | #18 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2008
Messaggi: 92
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Riferimento: Il Dubbio E' L'onnipotente
Citazione:
io penso che il dubbio nasca dall'esistenza dall'infinito, un uomo davanti all'infinito si trova disarmato. se un uomo percepisce l'infinito ha smesso di avere dubbi, capisce che è parte della natura, dell'universo, del tutto...di dio. |
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08-02-2008, 15.30.14 | #19 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: Il Dubbio E' L'onnipotente
Caro Marco, l’infinito potrebbe essere il concetto più deludente e insieme il più confortante per noi – quello che può spingere alla disperazione o alla salvezza, alla negazione che si possa mai raggiungere la verità o alla certezza che la luce è là, in fondo alla strada, anche se questa non ha confine e potrà farci sanguinare i piedi e le mani…. A me pare che esso sia il solo pensiero che possa in qualche modo spiegare quella difficoltà o meglio impossibilità di guardare in noi stessi, di percepire che cosa è il nostro io, quel tremito, quella sensazione d’abisso, mentre chi più si apre al pensiero o anche solo all’anelito dell’infinito, più si avvicina all’immortalità, perché infinito significa credere che il cosmo si affermi al di là delle stelle di cui esso pullula, al di là delle forme in cui la vita sembra prendere corpo, al di là di tutto quello che la morte sembra falciare: non c’è altra immortalità possibile all’uomo che il pensiero dell’infinito – una verità o una presunzione? Ed è questo che, verità o presunzione, diviene quasi un dono o una grazia, quando il nostro scendere nella terra ci impedisce di chiuderci in noi e ci apre a un più largo orizzonte, che alla fine è lo stesso orizzonte di Dio.
A me pare che solo la parola infinito possa rispecchiare la parola assoluto, e che noi siamo sospesi fra quelle parole, che forse sono da sostituire a quelle di principio e fine, cioè di nascita e morte. Ed è un tempo infinito, anche se è simile a un lampo, che non sai più se è il lampo della nascita o della morte. |
09-02-2008, 13.36.50 | #20 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Il Dubbio E' L'onnipotente
Citazione:
il problema principale dell'essere umano è che pretende di essere osservatore e fautore nello stesso momento ma l'agire è fuori dal nostro controllo. possiamo vivere un'esperienza divina ma non possiamo osservare noi stessi in quel momento perchè in quell'istante noi siamo noi stessi al cento per cento nulla di noi può essere fuori ad osservare. quello di cui parlo è uno stato di totalita e di unione estrema al tutto, alla natura, all'universo in definitiva a dio. concordo nel dire che l'infinito coincida con l'assoluto. |
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