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18-03-2008, 07.32.29 | #7 | |
Moderatore
Data registrazione: 17-11-2007
Messaggi: 405
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Riferimento: A quale scuola di pensiero appartieni?
Citazione:
Strano che una considerazione del genere venga proprio da te. Usare il principio elenctico in questo caso significa non comprendere a pieno la radicalità del pensiero contemporaneo. Da un lato è vero che il pensiero debole non lo è e non può non esserlo, in quanto pretende di imporsi come veritiero. Dall'altro però ha capito che ogni concezione totalizzante o quasi (visto che Vattimo è credente) non ha motivo di porsi perchè non più credibile. |
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18-03-2008, 10.24.07 | #8 |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Riferimento: A quale scuola di pensiero appartieni?
Come gia` detto da altri, anche per me e` estremamente difficile collocarmi in una corrente filosofica, avendo delle posizioni molto personali su una grande varieta` di temi.
Sicuramente, pero`, mi colloco nella meta-corrente filosofica della filosofia analitica. Comunque ci tengo sottolineare che la distinzione analitico-continentale e` una distinzione ad un livello piu` superiore rispetto alle varie scuole filosofiche. |
18-03-2008, 11.43.50 | #9 | |
il ramo rubato
Data registrazione: 19-10-2007
Messaggi: 41
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Riferimento: A quale scuola di pensiero appartieni?
Citazione:
Da un punto di vista pratico, nessuna. Da un punto di vista ideale, sicuramente a qualche scuola ellenistica. Credo in modo particolare allo stoicismo di Seneca, che è un po' una mediazione con l'Epicureismo meno edonistico. |
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18-03-2008, 12.15.57 | #10 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-11-2007
Messaggi: 192
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Riferimento: A quale scuola di pensiero appartieni?
Citazione:
Si comprende la radicalità del pensiero contemporaneo, la coerenza, nella misura in cui se ne vede l'assurdità. Il principio elenctico serve a rilevarla, se non ha motivo di porsi una concezione totalizzante non si può nemmeno porre il pensiero debole come dotato di una veridicità, in quanto, appunto, esso ammette che nulla (e quindi nemmeno se stesso) può avallare una veridicità maggiore rispetto alla corrente "forte" del pensiero. Ovviamente l'analisi è più complessa, non ho purtroppo il tempo materiale e quindi devo ridurmi alle considerazioni più immediate. Poi, dire, "non più credibile" significa presupporre che il metro di giudizio sia la credibilità in termini di fede, e allora non ho capito perchè Vattimo creda di credere, visto che nemmeno Dio (che è una concezione forte) può imporsi come totalizzante. A presto. |
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