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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 08-07-2003, 21.42.26   #21
caharun
Ospite
 
Data registrazione: 07-07-2003
Messaggi: 18
spiegazioni

Il soggetto(oggetto) esistente che si manifesta attraverso un atto della sua volotnà, se soggetto, o che è conosciuto come esistente per mezzo di un atto di volontà del soggetto conoscente, se oggetto.
E' la volonta che rivela l'esistenza, ma non la determina.
caharun is offline  
Vecchio 10-07-2003, 03.17.43   #22
Antonio Franco
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Data registrazione: 23-04-2003
Messaggi: 150
Cool si, vabbuò!!!

Ma questo è quello che hai detto prima.
Cos'è che determina l'esistenza?
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Vecchio 07-09-2003, 19.59.34   #23
leibnicht
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Data registrazione: 06-09-2003
Messaggi: 486
Credo che la proprietà dell'esistenza possa essere attribuita a tutto ciò che può essere oggetto di una esperienza sensibile. Ma questa determinazione, necessaria, non è sufficiente a caratterizzare un evento come oggetto esistente.
Occorre, a mio parere, che tale esperienza abbia in sè la caratteristica essenziale di poter essere anche "altra" da ciò che esprime, senza, tuttavia, essere per questo "altra in sè".
Così, l'immaginare un cavallo, in quanto "atto" dell'immaginare esiste, poichè può avere infiniti contenuti altri dal cavallo. Il cavallo immaginato, invece, nell'atto di essere immaginato con una certa forma e fisionomia non può che essere "quello" e dunque non esiste di fatto.
Un'emozione provata esiste, dato che può mutare od essere differente in un altro contesto, non invece un'emozione descritta, che infatti non esiste: esiste però la descrizione, che può essere anche di altro da ciò che descrive.
Infine, un blocco di marmo, che può contenere in se stesso una statua ha la determinazione sufficiente all'esistenza (della statua), ma non quella necessaria, cioè di poter essere oggetto di un'esperienza sensibile (della statua).
leibnicht is offline  
Vecchio 07-09-2003, 22.02.57   #24
Sté-detonator
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Unhappy

Te, Franco, cosa intendi per 'esistenza'? Abbiamo per forza già tutti la nostra idea preconfezionataci dalla cultura su tutto, a maggior ragione su queste cose incomprensibili, tipo 'l'esistenza'. Ogni risposta che possiamo dare è condizionata da quello che altri hanno detto prima di noi e a noi, ahimé, è pervenuto anche a nonvolere. Beh, qualcosa la riconosciamo come esistente quando possiamo dargli quel marchio (nominarla) come ho detto prima. Però, esistenza in questo senso non vuol dire che quella 'cosa' sia così come noi la facciamo esistere, anche se questo non vuol dire che sia illusione etc etc.; l'albero esiste, come albero per noi, ma può essere chissàché, e questo non vuol dire che si trasforma in pecora o 'ueyeyhfgh'; e forse in questo senso non ha esistenza un albero, ma una Fattualità (notare come già siamo persi nei termini ). E senza far intervenire queste domande di senso, (appunto di esistsenso? notare come allora di può giocare coi termini) avremmo con quella fattualità un rapporto VIVO, senza bisogno di etichettarlo secondo il pensiero (la nostra risposta morta della memoria su una cosa).
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Vecchio 08-09-2003, 14.55.39   #25
bluemax
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Data registrazione: 04-09-2003
Messaggi: 766
una cosa credo che esista se puo interagire con altre cose.

Una cosa che influenza inqualsiasi modo il nostro universo esiste.
Sia che si parli di Dio, Sentimento, Oggetto fisico o forza fisica.

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Vecchio 08-09-2003, 15.10.16   #26
Mindcrawler
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Salve a tutti, sono un nuovo iscritto e non potevo fare a meno di dire la mia sull'argomento.
Credo sinceramente che ci stiamo perdendo in problematiche di natura esistenzialista, ripetendo l'"errore" (se così vogliamo chiamarlo) del vecchio Martin. Il senso dell'essere non va ricercato ontologicamente, in quanto la parola stessa non presenta un riferimento preciso. Onde evitare di cadere in discussioni aporetiche, che ci porterebbero a scrivere tonnellate di parole senza senso ricavando ben poco di soddisfacente, io credo che dovremmo analizzare la problematica dal punto di vista del linguaggio.
Rifacendomi alla tradizione logico-linguistica da Frege ad oggi, vi dico che "essere" è quella parolina che serve a connettere una sostanza ad un suo attributo. Voglio citare un po' di gente che mi sta a cuore, tanto per chiarire:
Russell ci diceva di tradurre gli enunciati descrittivi in quelli assertivi, per poter meglio comprenderne il valore di verità o falsità.
Carnap, parlando di Hidegger, ci diceva: <il nulla viene da questi assunto come un oggetto, mentre in realtà il nulla non è il nome di un oggetto, ma semplicemente la negazione di una proposizione possibile, come quando si dice "fuori non c'è nulla" intendendo negare "fuori c'è qualcosa">
Ancora Carnap, ne "La filosofia della scienza" ci dice: <poichè non si può mai rigorosamente inferire dall'esperienza al trascendente, le inferenze metafisiche necessariamente trascurano passaggi essenziali. E da ciò deriva la parvenza di trascendenza. Si introducono concetti che sono irriducibili sia al dato, sia a ciò che è fisico.[...] Sono parole senza senso, qualunque sia il grado in cui sono santificate dalla tradizione o impregnate di sentimento>.
Credetemi, vorrei citare tanta di quella gente, il vecchio Gilbert Ryle, il grande Quine, ma adesso non ho più voglia di stare a sfogliare tomi da sollevamento pesi, quindi spero che vi accontentiate.
Non andiamo ad incartarci in problemi che possono essere sradicati alla base, dopotutto, ce lo dice Ludwig...(la firma sotto...)
Ciao a tutti dal vostro scrutatore...
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Vecchio 09-09-2003, 02.24.17   #27
Sté-detonator
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Thumbs up

Certo, Esiste, ma non vuol dire che abbia un rapporto vivo! VIVERE o Esistere…? Dis is de problem! O ancora : Se hai trascorso qui la tua esistenza, non vuol dire che tu l’abbia vissuta !
E allora, Artigliomentale, com’è che te e gli altri tuoi miti non avete saputo tacere? N.B.: neanche i Taoisti hanno saputo tacere dovendo metter a parole e per iscritto che il Tao di cui si può parlare ……insomma, quello!
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Vecchio 09-09-2003, 08.36.58   #28
bluemax
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Perche e' sbagliato dire che una cosa, una qualsiasi cosa, sia questa un essere vivente o entità astratta, ESISTE solo se condiziona in qualsiasi modo un altra cosa in questo universo ?

anche l'atomo piu' lontano da noi in questo universo influenza noi stessi ed ogni cosa che ci circonda.. quinid possiamo affermare che ESISTE.
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Vecchio 09-09-2003, 14.37.23   #29
Mindcrawler
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Non vuol dire artiglio mentale...
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Vecchio 09-09-2003, 18.25.27   #30
Mindcrawler
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Messaggio originale inviato da Sté-detonator
Certo, Esiste, ma non vuol dire che abbia un rapporto vivo! VIVERE o Esistere…? Dis is de problem! O ancora : Se hai trascorso qui la tua esistenza, non vuol dire che tu l’abbia vissuta !
E allora, Artigliomentale, com’è che te e gli altri tuoi miti non avete saputo tacere? N.B.: neanche i Taoisti hanno saputo tacere dovendo metter a parole e per iscritto che il Tao di cui si può parlare ……insomma, quello!
La tua osservazione è ingenua, senza offesa naturalmente. Si deve tacere soltanto su ciò che non può essere analizzato logicamente o è logicamente contraddittorio. La domanda "quand'è che qualcosa esiste?" solleva soltanto uno pseudo-problema, un garbuglio linguistico nato da una confusione tra riferimento e designazione.
Il fatto che io e i miei "miti", come li chiami tu, parliamo in modo che ciò che diciamo abbia un significato logico rigoroso, questo non vuol dire che dobbiamo astenerci dal parlare. Se la metafisica si fonda prima di tutto su un errore linguistico, perchè voler ricercare l'intensione degli enunciati metafisici?

Ultima modifica di Mindcrawler : 09-09-2003 alle ore 18.28.49.
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