Riferimento: Capire la vita
Per me la vita è simile ad una rappresentazione teatrale.
Ci sono gli attori (lo spirito) che interpretano un personaggio, recitano una parte (la nostra forma, carattere, eventi, corpo).
Perchè lo facciamo? non lo so. Per imparare, per apprendere, per sperimentare, per divertirci?! Chi può saperlo?
Di certo stiamo vivendo una realtà che non è reale. E' solo una illusione.
Ma quando l'attore recita la propria parte in quel momento è verità e realtà.
L'attore è il personaggio anche se è solo finzione, illusione.
C'è una parte che è già stata scritta e non puoi sottrarti se sei stato scritturato. Da qui penso la spiegazione degli episodi di preveggenza.
Ma la storia già scritta non è sufficiente a spiegare le nostre vite. Vi è l'interpretazione. E quella tocca a noi. Come viviamo gli eventi e come aiutiamo tutta la storia ad evolversi. Se facciamo bene la nostra parte forse non dovremmo essere costretti a ripetere la stessa scena in questa o in un'altra vita.
La differenza la fa la nostra capacità di riuscire a "recitare" interpretare al meglio la nostra parte.
A volte ci prendiamo talmente gusto in quello che stiamo facendo da non riuscire più a staccarci. Come un disco incantato che ripete sempre lo stesso verso. E restiamo intrappolati nella parte che ci procura un piacere che diventa dipendenza.
Il fatto è che ho imparato che la dipendenza dal piacere non sta esclusivamente nelle cose che noi riteniamo piacevoli ma principalmente in ciò che ci fa soffrire o ci procura rabbia o risentimento. C'è un piacere sottile ma potentissimo che ci avvolge tra spire mortali.
L'importante è non attaccarsi a niente, vivere, recitare, sperimentare, imparare, cambiare, trasformarsi. Sapendo che tutto è impermanente e illusorio. Ed è proprio questo il bello della vita.
Capire la vita vuol dire lasciarla libera, vuol dire non imprigionarla nella nostra comprensione razionale. Comprendiamola nella consapevolezza che non potremo mai comprenderla nella sua interezza.
Come può un cieco comprendere il mare? può ascoltarne il canto, il fragore, può nuotarci dentro, può toccarlo ma non potrà mai comprenderlo.
Così noi possiamo ascoltare la vita, toccarla ma non comprenderla nella sua totalità.
Mary
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