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19-02-2007, 16.04.31 | #12 |
Zenobia63
Data registrazione: 09-01-2007
Messaggi: 2
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Riferimento: Capire la vita
Sono pienamente d'accordo con queste parole scritte e dette dal Che "Non bisogna indottrinare. Bisogna insegnare a pensare e ad analizzare. Non bisogna ammettere che si possa credere a una cosa senza prima averla compresa. Altrimenti non si fa che creare dei fanatici e dei dogmatici." Infatti, la libertà si conquista proprio con il libero pensiero, con l'attenta analisi delle singole situazioni che vivo quotidianamente, da queste comprendo, traggo le mie conclusioni, ma non mi arrogo alcun diritto di costringere le altre persone ad avere la mia visione, perchè, allora non esisterebbe confronto o ascolto...il bello della vita è di viverla si vuole viverla, in piena libertà, pur essendo diversi. Io vivo come voglio vivere e rispetto il modo di vivere delle altre persone, certo non accetto gli abusi, le intolleranze, le insofferenze o tutte quelle manifestazioni di ignoranza e cafoneria che padroneggiano nel nostro mondo...eppur ci vivo....ma evito di mescolarmi a tanta m..... che gira....preferisco la mia solitudine che sporcarmi con persone prive delle basi primarie, che sono la dignità che va riconosciuta ad ogni essere umano e la libertà di essere...e di vivere anche oltre le barricate....Io cogito, io analizzo, quindi vivo la mia vita indipendentemente da quello che mi viene presentato, mi piace vedere oltre e se non lo si fa si rischia di non capire e di conformarci esclusivamente a questo stile di vita basato sulla bassezza,l'ignoranza e arroganza che tanto domina oggi il nostro contesto.....
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19-02-2007, 17.42.26 | #13 | |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Riferimento: Capire la vita
Citazione:
Odos, io ho un parere molto simile a quello di intentio. So come usare in modo appropriato le parole "senso" e "vita" durante le discussioni d'ogni giorno. Sono, quindi, parole lecite, come ogni altra parola. Ma in alcuni contesti, tali concetti, è come se stonassero. Quello che voglio dire è che il parlante, in questi contesi particolari, è come se caricasse le parole di un significato non ben preciso, un significato sconosciuto anche al parlante stesso. Come seguire l'estetica, l'orecchiabilità di ciò che diciamo, senza curarci troppo del senso. Se osserviamo bene questo genere di domande, ci accorgiamo che possono essere interpretate in svariati modi -- possiamo, cioè, presentare diverse parafrasi con significati anche molto differenti tra loro -- e che se cerchiamo di dare risposta ad ogni domanda interpretata (e parafrasata), ora la domanda sarà stata spogliata dall'aura di mistero, cesserà d'essere interessante (come prima). |
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19-02-2007, 19.09.36 | #14 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 367
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Riferimento: Capire la vita
Citazione:
Io invece continuo a credere che ci sia del significato che supera la semplice estetica o una pseudo-profondità formale. Le parole di Flow richiamano una riflessione comune ben determinabile. Flow, lungi dall’ incorrere in confusioni linguistiche, non fa altro che nominare un modo del nostro intendere il concetto di vita. E precisamente quello che la guarda dall’esterno come un tutto, e cerca di inserirla in un progetto o un ordine che trascenda la vita individuale stessa (non per forza religioso come faceva notare Lucy con l’esempio dell’artista). La constatazione di Flow, tramite la sua metafora, è quella che si rassegna all’idea di un disegno o ordine che rendano la vita, vista come un tutto, ragionevole e comprensibile. La risposta non può che muoversi tra le argomentazioni di questi due estremi: c’è un ordine (Budda, Cristo, Immortalità artistica) o non c’è, viviamola e non capiamola, (come pare si stesse già facendo). Domanda che non si può liquidare certo con ingenuità filosofica, dato che non ha mai risparmiato nessuno nella storia dell’umanità. |
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19-02-2007, 19.19.22 | #15 |
Ospite
Data registrazione: 10-02-2007
Messaggi: 14
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Riferimento: Capire la vita
Mah, sinceramente vedo molte parole vuote, come capita spesso in facoltà.
Ci sono domande che non hanno risposta semplicemente perchè la loro formulazione linguistica non ha nessun corrispettivo concettuale. Semplicemente, puoi pensarti come "non-vivente"? No? E dunque la vita è semplicemente l' orizzonte di possibilità di ogni determinazione? O ancor più, l' orizzonte formale della possibilità stessa della singolarizzazione? Vita, dunque, è un concetto originariamente fondante, in quanto orizzonte del tuo essere-qui non è possibile parlarne. E' come parlare di un sovrainsieme senza farne parte, ti fermi ad una semplice formazione linguistica che non può render conto delle sue semplici condizioni di possibilità. Su su, la metafisica lasciamola ai preti. Siamo filosofi. O meglio, io son fenomenologo, voi ancora non lo so |
20-02-2007, 00.01.41 | #16 | ||
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Riferimento: Capire la vita
Citazione:
Piacere sono uno studente di informatica Più o meno arriviamo alle stesse conclusioni, però per motivazioni diverse. Infatti le tue motivazioni non lo condivido: com'è che non potrei parlare di "vita" (e di "senso")? Non sappiamo usare questi termini? Sei sicuro? Io non credo proprio, in un contesto non filosofico li usiamo spesso e appropriatamente. Se è per quello, io non sono né un ponte né un aereo (e non riesco a pensarmi come ponte o come aereo), ma per fortuna riusciamo a dire molte cose sui ponti e gli aerei. Citazione:
C'è un ordine superiore? Ad esempio, c'è dio (quello cattolico)? Ok, allora riconosco alla domanda una sensatezza, perché esposta così sembra ben chiara. Ma ha ancora il fascino di prima. Ragioniamo. Se cerchiamo il senso del tutto, ci sarà lecito chiedere il senso del veramente tutto, quindi dio compreso. Anche perché, se dio (cattolico) esistesse, perché mai dovrebbe essere metafisicamente fondamentale conoscere il suo disegno. Se dio ha un progetto su di me, a me interessa relativamente poco, proprio come mi interesserebbe poco se sapessi che un tizio qualsiasi ha un progetto su di me. Capite? La domanda è stata spogliata, non è più bella come prima pareva. Se poi si vuole cercare il senso in cose diverse da dio (e divinità varie), la cosa si fa sempre più oscura. |
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20-02-2007, 18.26.50 | #17 |
Ospite
Data registrazione: 10-02-2007
Messaggi: 14
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Riferimento: Capire la vita
Prima di risponderti ripetendomi, vorrei che tu rileggessi il mio reply attentamente, senza "tagliarlo"
Ho precisato subito dopo cosa significa. Ricordati: mi puoi parlare di oggetti intenzionali , di un qualsivoglia oggetto nel limite dell' esser-suo così e così. Puoi parlarmi di tutto ciò che è possibile "esperire", e puoi parlarmi delle idealità logiche. Ma il nominare un concetto, o anche definirlo, significa conoscerlo? Significa aver assunto l' orizzonte entro cui si muove? |
20-02-2007, 21.48.22 | #18 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 367
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Riferimento: Capire la vita
Citazione:
Brevemente Off Topic A me non sembra che la tua sia fenomenologia. E' ancora positivismo coll'aggiunta dell'espressione "coscienza di". Dai un'occhio alla fenomenologia come la intende Heidegger, e non ancorarti a quella del primo Husserl. Scorri le prime pagine di Essere e Tempo, e guarda la fenomenologia che fa ad esempio del concetto di "mondo" (sì perchè la fenomenologia si fa anche e soprattutto di concetti) Fine Off Topic Il concetto di Vita usato da Flow, non è IL concetto di vita, ma uno di quelli che tu chiami "così". E secondo me è più che chiaro. Io sospetto che le parole che tu ritieni vuote sentite in facolta, in realtà siano "non comprese"...ma è solo un sospetto che mi viene dalle poche parole che ti ho sentito dire. La vita è tutto quello che dici tu, se vuoi, e anzi sono pure d'accordo, ma ciò che dice Flow va compreso, altrimenti che fenomenologo sei? Quanto ad Epicurus, ancora una volta ci devo pensare. |
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22-02-2007, 19.20.21 | #19 |
Ospite
Data registrazione: 10-02-2007
Messaggi: 14
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Riferimento: Capire la vita
Ehm, se Heidegger è un fenomenologo io sono un catamarano :P
Sein und Zeit l' ho letto, l' ho studiato, ed è semplicemente una grande beffa. Se mi parli di mondo, non posso che citrarti le Meditazioni cartesiane, La Crisi delle scienze europee, ma soprattutto la sesta meditazione (c'è un bel libro di Van Kerchoven) purtroppo non c'è in edizione italiana, ma la trovi in tedesco e, forse, inglese. Così come ti consiglio, dalla Husserliana, le lezioni sull' intersoggettività. Ma anche le lezioni sulla sintesi passiva. Attenzione, perchè Heidegger è un bel fake. Fa parte di quei filosofi "vaghi e ammiccanti" che proprio non sopporto. Mi sembra tu sia inscritto in quella sfera di persone che non hanno compreso la continuità tra le "Logische Untersuchungen" e "Ideen", Heidegger compreso, e che vedono una "svolta" trascendentale, svolta che in realtà non vi è e non può esservi, poichè in tale orizzonte si staglia già gran parte delle ricerche, sesta prima di tutte. Ti consiglio, se hai tempo, la postfazione del Barale a "Kant e l' idea di filosofia trascendentale". Poi ne riparliamo, non son pagato per insegnare :P |
23-02-2007, 01.07.17 | #20 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-06-2004
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Riferimento: Capire la vita
Citazione:
Intentio...che dire, rischierei di andare off Topic. Il discorso è lungo, e dire la verità, se è ad espressioni quali "Heidegger è un bel fake" che devo rispondere, non ho neanche troppa voglia. Non è che non abbia letto tutto ciò elenchi (tra l'altro in parte in tedesco dal momento che in Germania ci ho vissuto e studiato), solo che ne ho esperito tutti i limiti (così come ne ho stimato infinitamente la genialità). Che dire, vai avanti a studiare e segui la tua strada. |
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